Germain PoirierDom Germain Poirier (Parigi, 8 gennaio 1724 – Parigi, 3 febbraio 1803) è stato un religioso francese, benedettino dell'abbazia di Saint-Denis, custode degli archivi delle abbazie di Saint-Denis e Saint-Germain-des-Près, membro dell'Académie des inscriptions et belles-lettres. BibliografiaGermain Poirier studiò nel collegio della parrocchia di Saint-Germain-l'Auxerrois presso il noviziato di Saint-Faron de Meaux nel 1739, dove fece professione di fede nell'ordine benedettino il 10 marzo 1740, e fu ammesso nella congregazione di San Mauro. Terminati gli studi ordinari, fu giudicato troppo giovane per ricevere gli ordini e fu inviato all'abbazia di Ferrières per insegnare le discipline umanistiche agli studenti esterni. Ricevette l'ordinazione sacerdotale dall'arcivescovo di Parigi nel 1748. Fu poi ammesso a insegnare per dieci anni filosofia e teologia nelle principali abbazie di Francia e di Borgogna[1]. Nelle dispute tra giansenismo e molinismo che seminavano scompiglio in tutti gli organismi ecclesiastici, pubblicò, appena ventenne, un trattato in cui chiedeva ai suoi studenti di sottomettersi all'autorità della Chiesa, senza insultare e condannare gli avversari. Uscì rapidamente da queste liti diventando segretario del visitatore generale della provincia di Francia. Questa attività gli permise di ricercare nelle carte le biblioteche dei vari monasteri visitati. Lavorando come segretario del visitatore generale, chiese di essere nominato custode dell'archivio dell'abbazia di Saint-Denis, incarico che tenne tra il 1745 e il 1765. Poté così estrarre e inventariare un grandissimo numero di atti di ogni genere e classificarli in maniera più razionale. Questo lavoro gli permise di contribuire al Recueil des historiens des Gaules et de la France, intorno al 1762, presso l'abbazia di Saint-Germain-des-Prés. La raccolta, iniziata da dom Martin Bouquet e pubblicata nei primi nove volumi, permise di riunire in un unico corpo tutti i titoli originali sulla storia di Francia presenti negli archivi e nelle biblioteche. Poirier poté lavorare al decimo e all'undicesimo volume, pubblicato nel 1767. Nel 1763, il cancelliere Lamavoine lo associò alla collezione degli storici di Francia[2]. Nel 1765 fu tra i firmatari di una petizione presentata al re[3] nella quale molti monaci dell'abbazia di Saint-Germain-des-Près chiedevano un cambiamento di regime, il che avrebbe fatto perdere alla congregazione, a vantaggio degli autori dei disordini, parte dei ricchi benefici che possedeva. Questa richiesta venne respinta dal re e tutti gli autori della richiesta furono dispersi nelle diverse case della congregazione[4]. In considerazione del suo lavoro, dom Poirier ebbe la possibilità di restare presso l'abbazia di Saint-Germain-des-Près, ma preferì lasciare la congregazione nel 1767 e ottenne delle bolle di abate in partibus, poi lo spostamento nella congregazione dei Benedettini d'Alsazia. Voleva portare con sé i documenti che aveva raccolto ma il superiore generale si oppose, e li affidò invece a Dom François Clément, l'autore di L'Art de vérifier les dates, che aiutato da Dom Joseph Brial pubblicò il dodicesimo e il tredicesimo volume del Recueil nel 1786. Dom Joseph Brial continuò la pubblicazione di questi volumi su ordine del governo dopo il 1793 e pubblicò i volumi da quattordici a diciotto dal 1806 al 1822. La pubblicazione del Recueil terminò nel 1876 con il volume XXIII[5]. Germain Poirier si pentì presto del suo nuovo stato e chiese la reintegrazione nel 1772, poi riprese l'abito benedettino nell'abbazia Saint-Faron di Meaux, poi ad Argenteuil, dove si interessò alla botanica. Intorno al 1780, fu nominato custode degli archivi dell'abbazia di Saint-Germain-des-Près. Su richiesta del Guardasigilli Lamoignon, Dom Poirier redasse alla fine del 1787 l'elenco delle «principali opere relative alla storia della Francia composte dai religiosi della congregazione di San Mauro». Fu tra i primi otto membri associati liberi residenti presso l' Académie des inscriptions et belles-lettres nel 1785 e alla fine del 1786 il re gli concesse il diritto di voto alle elezioni[6]. Il 13 ottobre 1790 l'Assemblea nazionale costituente soppresse la congregazione di San Mauro[7]. Poirier fu particolarmente incaricato, insieme a Louis-Georges de Bréquigny, di garantire la costituzione degli archivi distrettuali e di redigere un rapporto su questo argomento, cosa che fece il 30 gennaio 1792. Nel giugno dello stesso anno, dovette lasciare la congregazione e l'abbazia di Saint-Germain-des-Près per recarsi alla casa di riunione di Saint-Denis dove i monaci dovettero attendere le decisioni dell'Assemblea nazionale legislativa che li riguardavano. Gli fu quindi affidata la missione di custodire gli stampati e i manoscritti recuperati nell'abbazia di Saint-Germain-des-Près, abbandonati e in pericolo durante i massacri di settembre. Il 20 agosto 1794, i forni per salnitro installati nell'abbazia di Saint-Germain-des-Près provocarono un incendio. La biblioteca ne venne completamente consumata e Poirier trascorse il suo tempo a mettere al sicuro i manoscritti affidati alle sue cure e a scriverne un catalogo. Sebbene tutti gli stampati andarono bruciati, i manoscritti furono risparmiati. Li fece trasferire alla Biblioteca Nazionale alla fine del 1795 e nei primi mesi del 1796[8]. L'Assemblea Costituente creò una commissione per la conservazione dei monumenti incaricata di garantire la conservazione dei beni culturali. Germain Poirier ne fu membro e vigilò sulla conservazione dell'antica chiesa abbaziale. Prima della demolizione dell'abbazia di Royaumont, partecipò al trasferimento delle tombe della famiglia di San Luigi da questa alla basilica di Saint-Denis. Il 27 febbraio 1795, il cittadino Mousset, commissario del demanio nazionale, gli consegnò le chiavi della biblioteca dell'emigrato Charles-Philippe Capet, ex conte d'Artois. Quest'ultimo aveva acquistato questa biblioteca da Antoine-René d'Argenson, marchese di Paulmy, con un atto del 20 giugno 1785 Questa biblioteca, divenuta pubblica, costituì il nucleo della Bibliothèque de l'Arsenal. Poirier compare come sottobibliotecario all'Arsenal dall'anno Fruttidoro IV (agosto 1796); la nomina viene confermata da un decreto del Direttorio del 9 floreale Anno IV (28 aprile 1797) dove compare Hubert-Pascal Ameilhon come bibliotecario, e sotto-bibliotecari i cittadini Poirier e Ameilhon Jeune. Fu curatore della Biblioteca nazionale. Nella biblioteca dell'Arsenal separò le stampe dai manoscritti, raggruppò i documenti per classi e scrisse brevi notizie. Fu eletto, il 24 febbraio 1801, membro della classe di scienze morali e politiche (sezione di storia) dell'Institut de France, poi, con decreto del 25 gennaio 1803, membro della classe di storia e letterature antiche (seggio XV). Nella sua nota sulla vita di Germain Poirier, Bon-Joseph Dacier scrive di averlo introdotto alla conoscenza della diplomazia e dei monumenti della storia francese. Pubblicazioni
Collaborò al volume XI della Histoire des Gaules, al Recueil des chartes et diplômes du royaume e a L'art de vérifier les dates. Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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