George Nathan

George Nathan
NascitaIrlanda, 1895
MorteGuadarrama, 16 luglio 1937
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George Montague Nathan (Irlanda, 1895Guadarrama, 16 luglio 1937) è stato un militare irlandese, attivista dell'Esercito repubblicano irlandese e comandante, in successione, di vari battaglioni internazionali durante la guerra civile spagnola.

L'uomo e il militare

Volontario in Spagna

Stella delle Brigate Internazionali

Arruolatosi nelle Brigate Internazionali nell'autunno del 1936, diviene Capo di Stato Maggiore della XV brigata e comandante in successione del battaglione marsigliese, del battaglione Lincoln, del battaglione Washington e del battaglione inglese. Noto per il suo valore durante gli assalti agli avamposti fascisti, come "arma" porta il tipico frustino dei graduati inglesi e guida gli uomini all'assalto al grido di «Adelante señoras!» per rincuorarli.

La battaglia del Jarama

Il comportamento di Nathan nel difficile e prolungato scontro del Jarama è esemplare nonostante le enormi difficoltà.

«… efficiente, capace, dotato di gran coraggio; soprattutto, un ufficiale britannico tipico… chi quando dà gli ordini non lascia illusioni a quelli che li ricevono sulle difficoltà dello scontro e sulla necessità di combattere... inizialmente l'ho pensato uno snob, tuttavia io non posso dimenticare mai il terzo giorno di Jarama, fra il caos ed il macello, è stato l'ufficiale più abile[1]»

Il giorno 13 febbraio 1937 nella battaglia del Jarama, iniziata il 6 febbraio precedente, le forze in campo sono costituite da oltre trentamila nazionalisti cui si oppongono sedici brigate repubblicane, di cui quattro internazionali: l'XI, la XII, la XIV e la XV. La XV Brigata Internazionale è stata recentemente riorganizzata nelle seguenti unità:

  • Georgi Dimitrov, battaglione jugoslavo rinforzato da una compagnia italiana e da un contingente di ebrei di Palestina[2].
  • Lincoln, battaglione nordamericano comandato da un uomo di colore, ovvero il militante sindacalista e dirigente di movimenti per i diritti civili dei negri Law Oliver. Precedentemente arrestato più volte negli USA per la sua attività, è il primo caso in cui un uomo di colore al comando di un contingente con gran numero di americani bianchi. Dei cinquecento uomini del Lincoln solo centoventi sopravviveranno alla battaglia.
  • Il 6 febbraio (battaglione franco-belga).
  • L'Inglese, con scozzesi, gallesi e irlandesi; dei 600 uomini del battaglione inglese che difende la cosiddetta Collina del Suicidio. A sera rimangono in vita solo 225 miliziani antifascisti[3].

Riorganizzazione della XV Brigata Internazionale e morte in combattimento

Le perdite della XV Brigata Internazionale sono ingenti e la sua ricostituzione viene delegata, nell'immediato prosieguo, all'ungherese Janos Galicz. Questi a sua volta affida il compito specifico di riorganizzare i ranghi e le strutture di comando dell'unità a George Nathan. La XV Brigata così ricostituita è forte di milleduecento uomini suddivisi in due reggimenti e la nuova struttura risulterà militarmente efficace nella successiva battaglia di Brunete, scatenatasi sul fronte del Guadarrama, nell'estate del 1937.

Nathan, ferito a morte il 16 luglio 1937 nel corso della battaglia di Brunete, in cui sia comandante che soldati si coprono di gloria, si fa portare in una macchia di ulivi e ascolta i suoi uomini cantare prima di spirare.

«Alla conclusione della battaglia, l'elegante maggiore inglese è stato ucciso. Nei suoi ultimi momenti, ha ordinato a quelli intorno di cantare. Al tramonto è stato sepolto in una bara interrata in una macchia di olivi, vicino al fiume Guadarrama… "Gallone" ed Al Jock Cunningham, due uomini duri che erano stati gli attendenti di Nathan, sono in piedi e le lacrime scorrono copiose sulle loro guance mentre ascoltano l'orazione funebre[4]»

Note

  1. ^ .Fred Copeman, Reason in Revolt, 1948, pag. 82,(traduzione non letterale)
  2. ^ ebrei nella guerra di Spagna Archiviato il 15 agosto 2007 in Internet Archive.(circa settemilacinquecentocinquanta militanti antifascisti, dato di fonte ebraica)
  3. ^ da ANPI Archiviato il 7 giugno 2007 in Internet Archive.
  4. ^ *Hugh Thomas, The Spanish Civil War, 1961, 1st ed. 1 °, 2° ed., The Spanish Civil War, 2003 pag. 463 (traduzione non letterale)

Bibliografia

  • Hugh Thomas, The Spanish Civil War , 1961. 1st ed., 1ª ed.
  • Hugh Thomas, The Spanish Civil War , 2003. 2nd revised ed., 2ª ed. riveduta
  • Antony Beevor, Battle for Spain, 2007
  • Joe Monks, With the Reds in Andalusia, 1985
  • Cecil Eby, Comrades and Commissars, 2007
  • Jason Gurney, Crusade in Spain, 1974
  • Fred Copeman, Reason in Revolt, 1948

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