La gens Anicia fu una gensromana attiva sulla scena politica sin dalla fine del IV secolo a.C., ma particolarmente fiorente tra il IV e il VI secolo quando raggiunse l'apogeo delle sue fortune. Il primo membro illustre della gens fu Lucio Anicio Gallo, console nel 160 a.C. Questa gens annovera tra i suoi membri anche tre pontefici, Felice III (II), Agapito I e Gregorio I.
I tria nomina usati dalla gens
Gli Anicii usarono regolarmente i praenomina «Lucius», «Amnius», «Quintus», «Sextus», «Marcus», «Gnaeus», «Titus», «Gaius», «Aurelius», «Petronius» e «Flavius» per gli uomini e «Tyrrenia» e «Demetrias» per le donne. I cognomina utilizzati dalla gens Anicia furono «Praenestinus», «Gallus», «Faustus», «Paulinus», «Auchenius», «Bassus», «Proba», «Faltonia», «Iulianus», «Hermogenianus», «Olybrius», «Maximus», «Boëthius» e «Albinus».
Benedetto da Norcia; fondatore dell'ordine benedettino. Non si conosce il suo nome esatto, ma si sa che suo nonno era Anicius Iustinianus Probus.
Scolastica da Norcia: sorella gemella di Benedetto, visse anch'essa a cavallo del V e VI secolo. Secondo il resoconto di papa Gregorio I, pure membro della famiglia Anicia, fu fondatrice dell'ordine delle Monache benedettine.
Severino Boezio (Anicius Manlius Torquatus Severinus Boethius) vissuto a cavallo del V e VI secolo
Placido, Roma 515 - Messina 541, monaco benedettino, fondatore del primo monastero benedettino di Sicilia, martire a Messina il 5 ottobre del 541.