Morì a Firenze nel 1962, lasciando più di un centinaio di opere, compreso il celebre Disegno storico della letteratura greca, manuale molto usato nei licei classici. I suoi numerosi studi sui lirici e tragici greci si sono rivelati indispensabili per la comprensione della metrica classica, inoltre a detta di taluni professori universitari cambiarono il modo di sentire non solo le opere degli antichi, ma anche - per mezzo di esse - l'intero mondo greco, così come le sue numerose traduzioni di Saffo e di Alceo.
Omaggi
Il liceo classico della sua città natale, Termoli, è intitolato a lui e gli dedica ogni anno un agone internazionale di traduzione dal greco antico di un'opera di Sofocle.
Il comune di Termoli gli ha anche intitolato una via.
Opere principali
Studi di cronologia teocritea, Firenze, Carnesecchi, 1924.
I tragici greci, Bari, Laterza, 1931.
Saffo e Pindaro, Bari, Laterza, 1935.
Sofocle, Messina - Milano, Principato, 1935.
Storia della letteratura greca, in tre volumi, Milano, Principato, 1940-1946.
Eschilo, Prometeo, traduzione dal greco, in Autori vari, Tutto il teatro di tutti i tempi, Roma, Casini, 1953.
Polinnia - Poesia greca arcaica, con Bruno Gentili (antologia di lirici in originale, con note linguistiche, grammaticali, metriche; a lungo in uso nei licei classici), Messina - Firenze, D'Anna, 1953.
Lirici greci (antologia di traduzioni con testo greco a fronte), Firenze, Le Monnier, 1953.
Alle sopraelencate opere in volume si aggiungono vari articoli, pubblicati nelle riviste «Atene e Roma», «Athenaeum», «Maia», «Studi italiani di filologia classica» e dedicati ad autori classici delle letterature greca e latina.
Bibliografia
Ettore Paratore, “Gennaro Perrotta”, in AA.VV., Letteratura italiana. I critici, vol. IV, Milano, Marzorati, 1987, pp. 2591–2601.