Nato da Gaspero Savi, di Scarperia, e da Maria Rogai, fiorentina, fu iniziato agli studi botanici da Antonio Cocchi, medico e filosofo mugellano. A Firenze, presso i padri della Badia, studiò belle lettere e frequentò poi l'Università di Pisa dove si interessò principalmente di chimica, fisica e storia naturale. Addottoratosi nel 1795 in medicina, nel 1802 insegnò Fisica e Botanica all'Università di Pisa, e a partire dal 1814 ne diresse l'Orto Botanico dove ancor oggi c'è una lapide commemorativa del primo congresso scientifico nel contesto della prima delle Riunioni degli scienziati italiani, cui egli stesso presenziò.
Scrisse l'opera Flora pisana (1798) e, nel 1801, la prima edizione del Trattato degli alberi della Toscana; nel 1808 pubblicò il Botanicon Etruscum e nel 1818 la Flora Italiana.
Suoi figli furono il naturalista Paolo Savi e il botanico Pietro Savi. Morì a Pisa il 28 aprile del 1844.