Dopo un periodo di apprendistato a Moncalvo[1], suo paese natale, in provincia di Asti, Capello si trasferisce a Torino, dove nel 1827 fonda una bottega artigianale con il falegname Felice Facta. Si farà subito notare per la sua maestria nell'arte dell'ebanisteria. La regina Maria Teresa d'Asburgo-Lorena moglie di re Carlo Alberto, sarà una sua cliente. A quel punto gli si apriranno le porte della corte e delle residenze sabaude, dove interverrà profondamente, in particolar modo al Palazzo Reale di Torino ed al Castello di Racconigi.
Tra il 1833 e il 1864 si occupa di costruire mobili e altri elementi di arredamento per conto dei Re di Sardegna, operando nelle principali dimore sabaude del Piemonte e della Liguria.
Nel 1850Vittorio Emanuele II lo insignisce delle titolo di Cavaliere dell'Ordine Mauriziano.
Progetta e realizza 5 convogli del Real Treno da Torino a Genova[2].
Nell'ambito dell'Esposizione Universale di Londra, nel 1851 viene premiato con la medaglia d'oro per la categoria delle arti applicate all'industria.
Collabora alla fondazione delle Scuole Operaie San Carlo di Torino, e a lui ancora oggi è dedicata una sede dell'Istituto[3].
Cessa la sua attività nel 1864, continuando a ricevere onori e premi e ricoprendo più volte il ruolo di giurato nelle esposizioni internazionali come nel 1867 a Parigi.
Le opere
Nei trentun anni della sua attività Capello svolge numerosi incarichi presso la corte di Torino. Le sue opere, sparse nelle diverse residenze sabaude, sono ancora oggi visibili nei seguenti musei:
Castello di Racconigi: mobili del Gabinetto Etrusco (1834). Infissi ed arredi in stile neogotico nel Reposoir della Regina della Margaria (1839). Appartamenti di Vittorio Emanuele Duca di Savoia e Maria Adelaide (1841).
Castello di Moncalieri: appartamenti di Vittorio Emanuele II della principessa Maria Clotilde (1852).
Palazzo Corbetta Bellini di Lessolo, ora sede dell'Accademia di agricoltura di Torino: pavimentazione della sala delle Adunanze realizzata dalla ditta Moncalvo, quando già in mano a Giuseppe Bongioannini ebanista e successore di Capello (1879-1885).