Gabriel DelmasGabriel Delmas (Carcassonne, 1973) è un pittore e fumettista francese. BiografiaDopo essersi laureato in Lettere e all'École nationale supérieure des arts décoratifs, inizia una carriera di disegnatore anatomico e in parallelo quella di artista multimediale. Si aggira nei musei di storia naturale e nei loro magazzini, nei musei di anatomia e nelle stanze di dissezione. Ci riempie di disegni i suoi "quaderni neri", sei in tutto, dei quali gli rubano l'ultimo. Realizza opere di videoarte, fotografie, cd-rom artistici ("Disparitions") e dipinti. La sua videoinstallazione X gira in Francia, in Europa e in Asia. Realizza inoltre diversi lavori di grafica e alcune fotografie per le copertine dei romanzi delle edizioni Viviane Hamy. Per la creazione del libro-oggetto "Je crache sur le Christ inné" delle edizioni Abstèmes & Bobance realizza una xilografia e dei disegni. Nel 2001 la galleria La Hune Brennero presenta una mostra dei suoi disegni ed incisioni[1]. Profondamente segnato da "Métal Hurlant", appassionato di Corben, Tanino Liberatore e Druillet, decide di fare fumetti perché la pratica è considerata volgare e popolare[2]. Dal 2002 in poi elabora senza tregua la propria visione anticonformista del media, basata su una narrazione subordinata alla visione, e sulla necessità di alcuni disegni come fondazioni di questa visione[3]. Dalle atmosfere glam rock punk gotiche, il suo primo libro, "Le psychopompe", viene pubblicato dalle edizioni Delcourt. Si tratta di un'opera libera, ai confini del manga, dei comics e del fumetto underground francese, che si riprende l'eredità della controcultura in modo scuro, romantico e poetico [4]. "Le psychopompe" è diventato un albo di culto tra gli appassionati di satanismo e vampirismo [5]. Con "Vampyr Draco Maleficus Imperator" si serve della sua esperienza del video sperimentale per mettere in risalto una narrazione libera, un ritmo forte e spezzato e un disegno focalizzato sull'emozione[6]. Salutato dalla critica[7], il suo lavoro viene apprezzato da molti artisti[8]. Nel febbraio del 2005 esce da Carabas "Le Mouton-chien manchot", un racconto macabro e burlesco in bianco e nero. Segue poi una direzione più sperimentale e poetica, definita dallo stesso autore "mushroomic art" e che trova il suo culmine nei fumetti "Grangousiers" e "Orycteropus"[9]. Scrive inoltre sceneggiature per altri disegnatori, ricche di visioni e realtà distorte, e collabora con Patrick Pion su "Moloch Jupiter Superstar", un albo particolarmente innovativo e stravagante. Ironico e provocatorio, ama la sua indipendenza e si tiene lontano dalle mode[10]. In parallelo ai suoi fumetti continua i suoi lavori di fotografia, di video e la sua opera di pittore. Nel 2006 pubblica nella collana "Révolution" dell'editore Carabas "L'Extravagant Monsieur Pimus", illustrato di nuovo da Patrick Pion[11]. Dal suo incontro con Yacine Elghorri, con il quale condivide numerosi riferimenti, nasce "Gunman"[12]. Questi due volumi mostrano elementi più comici e paradossali rispetto al suo lavoro precedente. Nel 2007 realizza come autore completo tre volumi ancora più surreali[8], sempre nella serie "Révolution": "Elagabal", "Orycteropus" e "Superfunky". Il testo di "Orycteropus" è un sonetto classico i cui versi sono disseminati nelle diverse pagine del libro [13]. Su uno sfondo viola un oritteropo rosa salta su piante allucinogene e sorvola funghi giganti[14]. "Elagabal" e "Orycteropus" sono entrambi nella stessa linea stilistica del "Mouton-chien manchot", che ritroveremo di nuovo in "Vorax" del 2010[15]. Pubblicazioni
Scenari e scritti
Video Arte
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
|