Tra il novembre del 2021 ed il marzo del 2022 Parsons, assieme ai membri della sua band, ha registrato presso il ParSonics i brani per il nuovo album che è stato poi pubblicato dalla Frontiers Records il 15 luglio.
Nella realizzazione di From the New World sono coinvolti Todd Cooper, Guy Erez, Danny Thompson, Tom Brooks, Jeff Kollman, Dan Tracey e P.J. Olsson, che fanno parte dell'Alan Parsons Live Project. Come guest star sono convocati il cantante Mark Mikel, il chitarrista Joe Bonamassa, il cantante degli StyxTommy Shaw, l'ex cantante degli AmbrosiaDavid Pack e James Durbin. Parsons oltre che il produttore è coautore di tutti i brani, ingegnere del suono, cantante e corista.
Nei due mesi precedenti la pubblicazione del disco vengono rilasciati due singoli: Uroboros[5] il 25 maggio e I Won't Be Led Astray[6] il 23 giugno. In contemporanea con la pubblicazione dell'album, il 15 luglio 2022, viene rilasciato il terzo singolo Give 'Em My Love[7]
All'interno dell'album viene inserita anche la cover del famoso brano delle Ronettes intitolato Be My Baby, fortemente voluto da Parsons, quale esempio perfetto del cosiddetto Wall of Sound inventato negli anni '60 dal produttore Phil Spector. Il brano viene cantato da Tabitha Fair[8].
(EN)
«A new acquaintance, Tabitha Fair, did a fantastic job on our remake of The Ronettes hit, Be My Baby which has fulfilled a career-long desire of mine to acknowledge the work of Phil Spector, who despite his poor reputation in later life, had a huge influence on American pop.»
(IT)
«una nuova conoscenza, Tabitha Fair, ha fatto un lavoro fantastico nel nostro remake del successo di The Ronettes, Be My Baby, che ha soddisfatto il mio desiderio di tutta la carriera di riconoscere il lavoro di Phil Spector, che nonostante la sua scarsa reputazione in età avanzata, aveva una grande influenza sul pop americano.»
(Alan Parsons, dal booklet del CD From the New World, 2022)
La grafica dell'album è curata dalla Dangerous Age del designer e art director greco Ioannis, altamente specializzato nella realizzazione di grafiche per album discografici.[10]. La copertina rappresenta un uomo di spalle, evidentemente Parsons stesso, nel classico abito elegante utilizzato dai prestigiatori, su di un sentiero che si affaccia su di un corso d'acqua, che ad un'analisi attenta risulta essere il selciato del gigante che si trova nella contea di Antrim, sulla costa dell'Irlanda del Nord che affaccia sull'Atlantico. Al di là del corso d'acqua, che risulta quindi essere l'oceano Atlantico, vi è lo skyline di New York, a rappresentare il nuovo mondo cercato da Antonin Dvorak, una piramide tecnologica che richiama il passato[11] di Parsons che si fa futuro, ed una serie di pianeti e mondi che rappresentano la ricerca odierna del nuovo mondo.
Tracce
Edizioni musicali Frontiers Records.
Fare Thee Well – 4:33 (Todd Cooper, Doug Powell, Alan Parsons) – Voce, sassofono, tastiere e cori: Todd Cooper • Tastiere, chitarre e cori: Doug Powell • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Chitarre: Jeff Kollman, Dan Tracey • Arrangiamento orchestrale e direzione d'orchestra: Tom Brooks
The Secret – 4:13 (Mark Mikel, Guy Erez, Jeff Kollman, Alan Parsons) – Voce, swarmandel e cori: Mark Mikel • Cori: Chris Shutters • Basso: Guy Erez • Batteria e percussioni: Danny Thompson • Tastiere: Tom Brooks • Chitarre: Jeff Kollman
Uroboros – 4:05 (Todd Cooper, Doug Powell, Alan Parsons) – Voce e cori: Tommy Shaw • Tastiere, chitarre e cori: Doug Powell • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Tastiere: Tom Brooks • Chitarre: Jeff Kollman
Don't Fade Now – 4:12 (Guy Erez, Andy Ellis, Alan Parsons) – Voce: Alan Parsons • Voce e cori: P.J. Olsson • Cori: Todd Cooper • Chitarre e cori: Dan Tracey • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Tastiere: Tom Brooks e Andy Ellis • Chitarre: Jeff Kollman
Give 'Em My Love – 3:17 (James Durbin, Julian Colbeck, Alan Parsons) – Voce, chitarre e cori: James Durbin • Chitarra solista: Joe Bonamassa • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Tastiere: Tom Brooks • Chitarre: Jeff Marshall
Obstacles – 3:32 (Mark Mikel, Jeff Kollman, Alan Parsons) – Voce e cori: Mark Mikel • Cori: Scott Hunt • Basso: Guy Erez • Percussioni: Danny Thompson • Tastiere: Tom Brooks • Chitarre: Jeff Kollman
You Are The Light – 4:22 (Dan Tracey, Keith Howland, Alan Parsons) – Voce: Alan Parsons • Voce, chitarre e cori: Dan Tracey • Cori: Todd Cooper • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Tastiere: Tom Brooks • Chitarre: Jeff Kollman e Doug Powell
Halos – 4:14 (P.J. Olsson, Dan Tracey, Alan Parsons) – Voce, basso, tastiere, programmazione e cori: P.J. Olsson • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Chitarre: Dan Tracey e Jeff Kollman
Goin' Home – 4:45 (Antonin Dvorak, William Arms Fisher - reinventato da Tom Brooks, Alan Parsons) – Voce: Alan Parsons • Basso: Guy Erez • Batteria: Danny Thompson • Tastiere: Matt McCarrin • Chitarre: Jeff Kollman • Arrangiamento e direzione orchestrale: Tom Brooks
Be My Baby – 2:42 (Jeff Barry, Ellie Greenwich, Phil Spector) – Voce e cori: Tabitha Fair • Basso: Guy Erez • Batteria e percussioni: Danny Thompson • Tastiere, arrangiamento e direzione orchestrale: Tom Brooks • Chitarre: Jeff Kollman e Dan Tracey
Brano di apertura dell'album con un incipit elettronico strumentale con cui Parsons presenta le sue credenziali. Il brano, cantato da Todd Cooper, prosegue nel puro stile progressive con cambi di tempo e melodia, assoli di sassofono, interventi orchestrali e reminiscenze floydiane[13]. Il brano è un vero e proprio saluto ad Eric Woolfson, compagno di Parsons in tante avventure e socio nel fondare il The Alan Parsons Project. Il testo del cantato è infarcito di titoli, anche solo parziali, di brani del repertorio del The Alan Parsons Project.
(EN)
«Fare thee well
Time and tide will carry me
From the last goodbye
I can hear don't answer me
With the sky in your eye
When the raven tapped upon your door
He was singing your own tune
Son of wolf
And father of words
The curtains closed too soon
Fare thee well»
(IT)
«Addio
Il tempo e la marea mi porteranno
Dall'ultimo addio
Posso sentire, non rispondermi
Con il cielo negli occhi
Quando il corvo bussò alla tua porta
Stava cantando la tua melodia
Figlio del lupo
E padre delle parole
Le tende si sono chiuse troppo presto
Addio»
(Alan Parsons luglio 2022. Ultime strofe del brano Fare Thee Well, dal booklet del cd From the New World - Deluxe Collector's Edition Box Set, 2022)
Rilasciato in anteprima, il 25 maggio 2022, come singolo con un video clip che esprime appieno il senso del titolo e del cantato. Il brano è cantato da Tommy Shaw degli Styx e manifesta tutta la perfezione maniacale che Parsons ha dedicato nell'album per la fase di ingegneria del suono. Il brano è pervaso da un ritmo rock ed ipnotico che si intreccia agli assoli di chitarra elettrica. L'uroboro, che dà il titolo al brano, è il serpente che si mangia la coda formando un cerchio senza inizio e senza fine. Rappresenta l'energia universale che si consuma e si rigenera di continuo, simboleggiando quindi l'infinito e l'eternità. Un uroboro era comparso sulla copertina dell'album Vulture Culture del The Alan Parsons Project del 1985[13].
Cantata da James Durbin, si ricollega alla tranquillità trasmessa dal brano precedente. Durbin modifica l'espressione del cantato da metà del brano che diviene molto più forte e più rock sostenuto dalla sempre più notevole chitarra elettrica di Joe Bonamassa[13].
Secondo singolo rilasciato prima dell'uscita dell'album, il 23 giugno 2022. Cantato da David Pack con i cori di Alan Parsons e gli assoli di chitarra di Joe Bonamassa. Per questo brano Parsons si è avvalso anche della collaborazione alle chitarre di Tim Pierce ed alle tastiere di Kim Bullard. Il brano è potente ed evocativo, con Pack che effettua numerosi cambi di ritmo e tono. David Pack ha cantato in tre brani nel primo album da solista di Alan Parsons, Try Anything Once del 1993, The Three Of Me[20], I'm Talkin' To You[21] e Oh Life (There Must Be More)[22][13].
Brano cantato da P.J. Olsson che risulta molto ritmico ed in cui Parsons coniuga abilmente la melodia il cantato e l'elettronica. Quasi al secondo minuto del brano ne comincia uno interamente strumentale, vecchio marchio di fabbrica del Project, che è stato molto apprezzato da alcuni critici musicali. In un minuto di crescendo di elettronica, Parsons riesce a ricreare atmosfere cinematografiche che portano alla memoria il minuto strumentale di Psychobabble[25]dall'album Eye in the Sky del 1982, dove venne ricreato un crescendo strumentale di tensione e terrore cinematografico[13].
Brano cantato da Parsons in cui viene realizzata una nuova versione della canzone, basata sulla sinfonia n°9 in mi minore di Dvorak, con il testo scritto da uno degli studenti di Dvorak, William Arms Fisher nel 1922. Il titolo era Goin' Home e la canzona è stata già eseguita in molteplici versioni da molti grandi artisti. In tempi più recenti una versione strumentale è stata utilizzata in uno spot pubblicitario della Hovis[27] riproposto più volte sin dal 1973.[28]
Brano interpretato da Tabitha, figlia della seconda moglie di Parsons, è la cover del brano anni '60 delle The Ronettes, scritta e prodotta da Phil Spector nel 1963, che fu definito da Brian Wilson, il più grande pezzo pop mai realizzato[13]. Nel 1987 Be My Baby fu inserito nella colonna sonora del film Dirty Dancing con Patrick Swayze.
Formazione
Leader
Alan Parsons – voce (traccia 4,8,10), cori (traccia 7), autore testi e musiche (traccia 1,2,3,4,5,6,7,8,9), riadattamento testo e musica (traccia 10), ingegnere del suono, produttore
pubblicato in contemporanea all'uscita dell'album il 15 luglio 2022.
Edizioni
From The New World - Deluxe Collector's Edition Box Set (2022)
Il 15 luglio 2022, in concomitanza con la pubblicazione dell'album From The New World, viene realizzato un prestigioso cofanetto per i collezionisti con il seguente contenuto:
^Tabitha è figliastra di Alan Parsons, in quanto è figlia di Lisa Parsons, nata dal precedente matrimonio di questa, e vive da oltre venti anni con la famiglia di Alan