Fridolin Anderwert
Josef Fridolin Anderwert, talvolta indicato come Joseph Fridolin Anderwert[1][2] (Frauenfeld, 19 settembre 1828 – Berna, 25 dicembre 1880), è stato un avvocato e politico svizzero, Consigliere federale dal 10 dicembre 1875 al 25 dicembre 1880, giorno della sua morte. BiografiaAvvocato a partire dal 1851, la carriera politica di Anderwert iniziò nel 1861, entrando nella legislatura turgoviese, e fu eletto Presidente del Gran Consiglio del Canton Turgovia nel 1869. Nel 1863 fu eletto al Consiglio nazionale, di cui fu Presidente nel 1870.[1] Durante la Presidenza della camera bassa, Anderwert nominò Hans Herzog generale delle truppe di frontiera, con l'obiettivo di impedire che le truppe francesi di Bourbaki entrassero in territorio svizzero.[3][4][5] Fu anche a capo delle trattative per la costruzione della ferrovia del Gottardo, che iniziò nel 1874, e lavorò alla revisione della Costituzione federale. Nel 1872 Anderwert tentò l'elezione al Consiglio federale per succedere a Jakob Dubs, ma perse contro Johann Jakob Scherer al quarto scrutinio.[6] Il 10 dicembre 1875, dopo le dimissioni di Wilhelm Matthias Naeff, Anderwert fu eletto Consigliere federale al terzo scrutinio con 91 voti su 171, superando il solettese Bernhard Hammer di tredici voti.[7] Fu eletto nello stesso giorno dell'elezione di Joachim Heer, che sostituì Melchior Josef Martin Knüsel.[8] Dal 1876 al 1880 diresse il Dipartimento di giustizia e polizia,[2] e ricoprì l'incarico di Vicepresidente del Consiglio federale per l'anno 1880, sotto la presidenza di Emil Welti.[9] Nel corso della sua carriera politica, Anderwert obbedì più alla legge che agli interessi del suo partito.[3] Negli ultimi anni della sua vita, era afflitto da problemi di salute fisica e dalla depressione scaturita dagli attacchi da parte della stampa, che ironizzava sul suo peso e diffondeva pettegolezzi secondo cui Anderwert, celibe,[3] era solito visitare case di tolleranza. Si tolse la vita il giorno di Natale del 1880 con un colpo di pistola, pochi giorni dopo la sua nomina a Presidente della Confederazione. A seguito della sua morte, l'opinione pubblica si divise su quale fosse il motivo che spinse Anderwert al suicidio: la salute precaria, o gli attacchi mediatici.[9] Note
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