Freiwillige Schutzstaffel
Freiwillige Schutzstaffel (FS, Corpo di protezione volontaria), fu un'organizzazione paramilitare nella Repubblica slovacca della seconda guerra mondiale.[1] IstituzioneFu fondata alla fine del 1938[2] sul modello della Sturmabteilung tedesca e dell'Allgemeine-SS per organizzare i membri della comunità tedesca in Slovacchia,[3][4][5] funzionò come ala paramilitare del Deutsche Partei (DP).[5][6] Walter Donath prestò servizio come Landesführer (comandante nazionale) della FS.[7][8] L'uniforme della FS fu in gran parte identica a quella dell'Allgemeine-SS.[5] Il suo simbolo fu un'aquila che portava uno scudo con una svastica (lo scudo con la svastica era il simbolo del Partito tedesco).[5] Due regolamenti governativi emanati nel 1939 fornirono la copertura legale per la FS: il decreto n. 240 del 27 settembre 1939 e il decreto n. 311 emesso il 21 dicembre 1939.[2][9] Con quest'ultimo decreto il governo slovacco riconobbe la Freiwillige Schutzstaffel e la Gioventù tedesca come organizzazioni paramilitari operanti nell'ambito del Partito tedesco.[9] I membri della FS furono assegnati alla protezione delle infrastrutture (ponti, gallerie, stazioni ferroviarie), perseguitarono i disertori dal fronte polacco,[9] i combattenti presero parte anche nello sforzo bellico tedesco contro la Polonia.[10] Insieme alla sua controparte slovacca, la Guardia Hlinka, la FS condusse gli assalti contro le comunità ebraiche in Slovacchia,[6] sempre insieme alla Guardia Hlinka partecipò anche alla deportazione degli ebrei dalla Slovacchia nel 1942[3][11] e nel 1944.[2] FunzioniA partire dal marzo 1939, la FS fu organizzata in tre Sturmbannen ("Battaglioni d'attacco").[2] Il titolo di comandante di uno Sturmbann fu Sturmbannführer (Capo del battaglione d'attacco).[12] L'area geografica coperta dallo Sturmbann corrispondeva alle unità territoriali del Partito tedesco: Pressburg (Bratislava), Kremnitz - Deutschproben (Kremnica - Nemecké Pravno) e Zips,[2] arrivando a contare 4.604 iscritti.[2] Al momento della sua fondazione, l'adesione alla FS fu aperta ai maschi di etnia tedesca e di età compresa tra 18 e 35 anni in grado di fornire la prova del lignaggio ariano fino alla terza generazione,[2] mentre nel giugno 1941 l'adesione fu aperta ai membri del partito fino all'età di 50 anni.[2] Il 15 febbraio 1940 il numero degli Sturmbannen fu portato a sei:[4][13]
Tuttavia, i sei Sturmbannen non coprirono tutti i membri delle FS. Nelle aree con piccole popolazioni tedesche, i membri delle FS aderirono direttamente alla sede nazionale delle FS,[2] aumentando così i membri a 4.622.[2][13] All'inizio del 1941 i membri di FS furono circa 5.500, nell'ottobre 1941 arrivarono ad essere 6.810.[2][4] La FS fu nuovamente riorganizzata il 14 settembre 1942 con la creazione di un settimo Sturmbann a Považie.[2] Da quel momento in poi tutti i membri della FS furono inclusi in uno Sturmbann.[2] Non tutti i membri della FS furono in servizio militare attivo: alla fine del 1942, furono in servizio attivo 5.832 su 7.646 membri.[2] Mentre i membri della FS continuarono ad aumentare durante la guerra (contando 7.818 membri a metà del 1944), la percentuale in servizio attivo diminuì (4.179 a metà del 1944).[2] Il declino fu il risultato del reclutamento delle Waffen-SS:[2] in questo modo la leadership del partito tedesco perse gradualmente parte della sua influenza su FS, poiché l'organizzazione divenne sempre più subordinata alle SS.[2] Nel 1943 Donath lasciò il suo incarico di comandante della FS per combattere sul fronte orientale.[7][9] Al suo posto fu nominato come nuovo comandante Ferdinand Klug, fino a quel momento leader dell'organizzazione giovanile tedesca.[9] Note
Bibliografia
Voci correlate |