Freiwillige Schutzstaffel

Freiwillige Schutzstaffel
Attiva1938-1945
NazioneSlovacchia (bandiera) Repubblica Slovacca
ContestoSeconda guerra mondiale
IdeologiaNazionalismo slovacco
Antisemitismo
AlleanzeGermania (bandiera) Germania nazista
Affinità politiche Deutsche Partei
Componenti
Componenti principaliWalter Donath
Attività
Azioni principaliDeportazioni degli ebrei
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Freiwillige Schutzstaffel (FS, Corpo di protezione volontaria), fu un'organizzazione paramilitare nella Repubblica slovacca della seconda guerra mondiale.[1]

Istituzione

Fu fondata alla fine del 1938[2] sul modello della Sturmabteilung tedesca e dell'Allgemeine-SS per organizzare i membri della comunità tedesca in Slovacchia,[3][4][5] funzionò come ala paramilitare del Deutsche Partei (DP).[5][6] Walter Donath prestò servizio come Landesführer (comandante nazionale) della FS.[7][8] L'uniforme della FS fu in gran parte identica a quella dell'Allgemeine-SS.[5] Il suo simbolo fu un'aquila che portava uno scudo con una svastica (lo scudo con la svastica era il simbolo del Partito tedesco).[5]

Due regolamenti governativi emanati nel 1939 fornirono la copertura legale per la FS: il decreto n. 240 del 27 settembre 1939 e il decreto n. 311 emesso il 21 dicembre 1939.[2][9] Con quest'ultimo decreto il governo slovacco riconobbe la Freiwillige Schutzstaffel e la Gioventù tedesca come organizzazioni paramilitari operanti nell'ambito del Partito tedesco.[9] I membri della FS furono assegnati alla protezione delle infrastrutture (ponti, gallerie, stazioni ferroviarie), perseguitarono i disertori dal fronte polacco,[9] i combattenti presero parte anche nello sforzo bellico tedesco contro la Polonia.[10] Insieme alla sua controparte slovacca, la Guardia Hlinka, la FS condusse gli assalti contro le comunità ebraiche in Slovacchia,[6] sempre insieme alla Guardia Hlinka partecipò anche alla deportazione degli ebrei dalla Slovacchia nel 1942[3][11] e nel 1944.[2]

Funzioni

A partire dal marzo 1939, la FS fu organizzata in tre Sturmbannen ("Battaglioni d'attacco").[2] Il titolo di comandante di uno Sturmbann fu Sturmbannführer (Capo del battaglione d'attacco).[12] L'area geografica coperta dallo Sturmbann corrispondeva alle unità territoriali del Partito tedesco: Pressburg (Bratislava), Kremnitz - Deutschproben (Kremnica - Nemecké Pravno) e Zips,[2] arrivando a contare 4.604 iscritti.[2] Al momento della sua fondazione, l'adesione alla FS fu aperta ai maschi di etnia tedesca e di età compresa tra 18 e 35 anni in grado di fornire la prova del lignaggio ariano fino alla terza generazione,[2] mentre nel giugno 1941 l'adesione fu aperta ai membri del partito fino all'età di 50 anni.[2]

Il 15 febbraio 1940 il numero degli Sturmbannen fu portato a sei:[4][13]

  • I - Pressburg (urbano), Comandante Hans Hofstäter, 3 compagnie;
  • II - Pressburg (rurale), Comandante Zoltan Absalon, 4 compagnie;
  • III - Kremnitz, comandante Jozef Jacklin, 7 compagnie;
  • IV - Deutsch Proben, Comandante Ladislav Wässerle, 4 compagnie;
  • V - Oberzips, Comandante Willi Kunzmann, 6 compagnie;
  • VI - Unterzips, Comandante Hans Dolinsky, 4 compagnie.[2][14]

Tuttavia, i sei Sturmbannen non coprirono tutti i membri delle FS. Nelle aree con piccole popolazioni tedesche, i membri delle FS aderirono direttamente alla sede nazionale delle FS,[2] aumentando così i membri a 4.622.[2][13] All'inizio del 1941 i membri di FS furono circa 5.500, nell'ottobre 1941 arrivarono ad essere 6.810.[2][4] La FS fu nuovamente riorganizzata il 14 settembre 1942 con la creazione di un settimo Sturmbann a Považie.[2] Da quel momento in poi tutti i membri della FS furono inclusi in uno Sturmbann.[2]

Non tutti i membri della FS furono in servizio militare attivo: alla fine del 1942, furono in servizio attivo 5.832 su 7.646 membri.[2] Mentre i membri della FS continuarono ad aumentare durante la guerra (contando 7.818 membri a metà del 1944), la percentuale in servizio attivo diminuì (4.179 a metà del 1944).[2] Il declino fu il risultato del reclutamento delle Waffen-SS:[2] in questo modo la leadership del partito tedesco perse gradualmente parte della sua influenza su FS, poiché l'organizzazione divenne sempre più subordinata alle SS.[2] Nel 1943 Donath lasciò il suo incarico di comandante della FS per combattere sul fronte orientale.[7][9] Al suo posto fu nominato come nuovo comandante Ferdinand Klug, fino a quel momento leader dell'organizzazione giovanile tedesca.[9]

Note

  1. ^ Jiří Doležal e Jan Křen, Czechoslovakia's Fight: Documents on the Resistance Movement of the Czechoslovak People, 1938-1945, Orbis, 1964, p. 59.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Vojenská história, p. 81.
  3. ^ a b Stanislav J. Kirschbaum, The A to Z of Slovakia, Scarecrow Press, 10 maggio 2010, p. 125, ISBN 978-1-4616-7215-9.
  4. ^ a b c The Expulsion of the German Population from Czechoslovakia, p. 143.
  5. ^ a b c d Littlejohn, p. 52.
  6. ^ a b Studia Historica Slovaca, Vydavatel̕stvo Slovenskej akadémie vied, 1978, pp. 170, 200.
  7. ^ a b Jiří Jožák, Za obnovu státu Čechů a Slováků, 1938-1945: slovníková příručka, Státní pedagogické nakl., 1992, p. 31, ISBN 9788004261344.
  8. ^ Studia Historica Slovaca, Vydavatel̕stvo Slovenskej akadémie vied, 1963, p. 164.
  9. ^ a b c d e Gabzdilová
  10. ^ Hans Dress, Slowakei und faschistische Neuordnung Europas 1939-1941, Akademie-Verlag, 1972, p. 79.
  11. ^ Milan Stanislao Ďurica, The Slovak involvement in the tragedy of the European Jews, Piovan, 1989, p. 10.
  12. ^ Igor Baka, Politický systém a režim Slovenskej republiky v rokoch 1939 - 1940, Vojenský Historický Ústav, 2010, p. 211, ISBN 978-80-969375-9-2.
  13. ^ a b Europa Ethnica, W. Braumüller., 1939, pp. 177, 319.
  14. ^ Historický časopis, Vyd-vo Slovenskej akadémie vied, 2006, p. 491.

Bibliografia

Voci correlate