Franco CetrelliFranco Cetrelli (La Spezia, 24 dicembre 1930 – Mauthausen, 22 aprile 1945) è stato un partigiano italiano. A 14 anni è con Marcello Martini il più giovane tra i deportati politici italiani al campo di concentramento di Mauthausen, dove troverà la morte. BiografiaFiglio di un tranviere e penultimo di quattro fratelli, Franco Cetrelli nasce a La Spezia nel 1930. Comincia a lavorare giovanissimo come apprendista presso il negozio di un fotografo a Migliarina, quartiere alla periferia de La Spezia. Il 17 ottobre 1944 viene arrestato con l'accusa di aver aiutato dei partigiani. Detenuto dapprima nel carcere di Marassi a Genova, viene inviato al campo di transito di Bolzano e di lì, il 4 febbraio 1945, al campo di concentramento di Mauthausen. Non ancor quattordicenne al momento dell'arresto, è con Marcello Martini il più giovane tra i deportati politici italiani.[1] Divenuto il numero 126.119, si adatta con difficoltà alle durissime condizioni di vita e di lavoro nel campo. Mino Micheli come lui deportato a Mauthausen, ne ha dato un toccante ritratto:
A Mauthausen, il ragazzo sopravviverà solo due mesi. Il 22 aprile 1945 (pochi giorni prima dell'arrivo delle truppe americane) viene fucilato dalle SS assieme ad altri compagni nella Appelplatz per rappresaglia ad un tentativo di rivolta.[3] La memoriaA Franco Cetrelli l'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (ANED) ha intitolato nel 2010 una borsa di studio per consentire ogni anno a quattro studenti di partecipare gratuitamente nel mese di maggio al viaggio della memoria a Mauthausen.[4] Dedicato a Franco Cetrelli è anche l’Auditorium della Scuola Secondaria di I Grado "A. Cervi", che lo ricorda con una lapide postavi nell'aprile 1994 e dove in occasione del Giorno della Memoria 2015 è stata anche allestita una mostra in suo onore. La lapide recita:
Note
Voci correlate
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