Francis Beverley Biddle
Francis Beverley Biddle (Parigi, 9 maggio 1886 – Wellfleet, 4 ottobre 1968) è stato un politico e avvocato statunitense. BiografiaProveniva da una numerosa famiglia (Algernon Biddle, professore presso l'università di Pennsylvania ebbe 4 figli). Poteva contare su illustri parenti: discendente di Edmund Randolph,[1] e parente alla lontana di James Madison.[2] Studiò al Groton School, continuando il suo percorso all'università di Harvard e all'Harvard Law School. Fra i numerosi incarichi svolti quello di direttore del reparto di Immigration and Naturalization Service presso il dipartimento di giustizia nel 1940, e presidente del National Labor Relations Board dal 1934 al 1935.[3] Avvocato generale degli Stati Uniti d'America dal gennaio 1940 al settembre 1941, divenne il 59º procuratore generale degli Stati Uniti (1941 - 1945) sotto i Presidenti Franklin Delano Roosevelt e Harry Truman. Fu nominato dal presidente Truman a far parte del Tribunale Internazionale che giudicò i criminali di guerra a Norimberga. La sua fama di giudice sereno e preciso lo candidò per lungo tempo alla carica di presidente del tribunale, appoggiato anche dai giudici russi, ma Biddle preferì votare per il magistrato inglese Geoffrey Frederick Lawrence. A Norimberga Biddle fu uno dei giudici più appassionati e solleciti, meritandosi la stima del collega inglese Norman Birkett, dell'americano Parker, dei francesi Donnedieu de Vares e Falco, dei sovietici Nikitcenko e Volkov. Della sua esperienza di giudice a Norimberga, Biddle ha scritto il volume In brief authority. Sposò la poetessa Katherine Garrison Chapin dalla quale ebbe due figli: Edmund Randolph Biddle e Garrison Chapin. NoteBibliografia
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