Ottimo caratterista per la sua verve e il suo viso segnato, che ne faceva un po' una maschera nella tradizione della scuola napoletana, iniziò la sua carriera nei primi anni settanta con piccoli ruoli secondari. Dotato di una faccia particolare che ricordava quella di Totò, esordì con l'interpretazione di macchiette comiche, imitando spesso il Principe della risata. Passò presto al cinema, lanciato da Steno, in Piedone a Hong Kong (1975) al fianco di Bud Spencer, sua prima apparizione sul grande schermo, quando interpretò la parte del ladruncolo "Manidoro". Un ruolo simile lo avrebbe ripreso anni dopo nel film Banzai di Carlo Vanzina del 1997, a fianco di Paolo Villaggio dove interpretava Pasquale Cuccurullo il truffaldino "milanese", che per modi di essere e di agire ricalcava molto il ruolo visto nel film con Bud Spencer, con forti rimandi a quel ruolo.
Nell'ultimo periodo della sua vita cadde in uno stato di profonda depressione, il cui culmine fu da molti rappresentato dalla sua esclusione dal cast di Febbre da cavallo - La mandrakata del 2002, sequel del fortunato Febbre da cavallo risalente al 1976, in cui il ruolo da napoletano che fu suo al tempo venne interpretato da Carlo Buccirosso, mentre erano presenti sia Gigi Proietti che Enrico Montesano; la sua fu quindi l'unica esclusione eccellente, dato che i vari interpreti del film originale sono nel frattempo deceduti (si pensi a Mario Carotenuto) oppure non più in attività (come Ennio Antonelli).
La sua ultima apparizione risale al 2004, nel film La passione di Cristo di Mel Gibson. Pochi mesi dopo l'uscita della pellicola arrivò al suicidio: l'attore venne trovato impiccato, da un vicino, il 2 dicembre 2004 nella sua casa nel centro storico di Perugia[2]. La famiglia comunicò solo nel febbraio del 2005 la causa della sua morte, decidendo di mantenere su di essa il più stretto riserbo[3].