Fortezza di Mont-Valérien
La fortezza di Mont-Valérien (in francese Forteresse du Mont-Valérien) è un'opera fortificata compresa all'interno del sistema fortificato a difesa di Parigi e costruita sull'omonima altura, nel territorio dei comuni di Suresnes, Nanterre e Rueil-Malmaison, nel dipartimento dell'Hauts-de-Seine. StoriaIn epoca medioevale il Mont Valérien era rifugio di alcuni eremiti. Dal XV secolo, sul pendio di Puteaux viveva una comunità di eremiti simile a quella di Chartreux: celle private, Santa Messa e Ufficio comuni, silenzio perpetuo. Il lavoro manuale e la preghiera scandivano le giornate. L'attuale forte fu concepito da Adolphe Thiers, presidente del Consiglio dei Ministri. La struttura sarebbe così andata ad integrare il sistema di difesa parigino formato da sedici forti compresi nel programma di fortificazioni di Parigi approvato dalla legge del 3 aprile 1841. Era uno dei più grandi. Furono così stanziati centoquaranta milioni di franchi per il progetto, che prevedeva la demolizione degli antichi edifici religiosi. Di forma pentagonale, la fortezza comprendeva fronti alti da 350 a 400 metri, con gradini di cavalleria che collegavano i bastioni. Vi è un doppio muro di contenimento, un fossato e un muro difensivo. Nel 1850 la fortezza di Mont-Valérien venne incluso nel territorio di Suresnes. La fortezza difese Parigi durante la guerra franco-prussiana e rimase il caposaldo principale a protezione della città, resistendo a bombardamenti di artiglieria tedeschi che durarono diversi mesi. I suoi cannoni distrussero il Castello di Saint-Cloud, occupato dai nemici. La resa della fortezza fu una delle clausole principali dell'armistizio firmato dal Governo della Difesa Nazionale con il cancelliere tedesco Otto von Bismarck il 17 gennaio 1871. Occupato dai soldati tedeschi il 29 gennaio, fu riconsegnato ai francesi il 21 marzo 1871. Mont-Valèrien ebbe un ruolo chiave anche nella Comune di Parigi. La Guardia Nazionale non riuscì a metterlo in sicurezza dopo il primo ritiro dell'esercito regolare da Parigi. Dopo il loro ritorno, il 21 marzo, l'esercito utilizzò il forte come base importante per la sottomissione della Comune durante la Settimana di sangue. All'interno della fortezza vi era anche un proiettificio, dove le donne erano impiegate per riciclare e distruggere le munizioni non adatte al servizio e per recuperare il salnitro. Nonostante due incidenti nel 1870 e nel 1873, che indussero le autorità a sospendere questa attività e a richiedere la distruzione delle cartucce per annegamento, le donne continuarono a svolgere questa pericolosa occupazione. Il 18 dicembre 1882 si verificò nell'opificio una grave esplosione. L'incendio fu domato, ma rimasero ustionate 25 persone, 17 delle quali morirono: 16 operai e un sottufficiale. Il colonnello Hubert Henry, dell'intelligence dell'esercito, un personaggio chiave nell'affare Dreyfus, fu rinchiuso nella prigione di Mont-Valérien nel 1898. Il giorno successivo alla reclusione, il 31 agosto 1898, si tagliò la gola con un rasoio che era stato lasciato in suo possesso. I fucilati di Mont-ValérienDurante la seconda guerra mondiale, la fortezza fu utilizzata, dal 1940 al 1944, come prigione e luogo di esecuzione da parte degli occupanti nazisti di Parigi. I tedeschi portavano i prigionieri alla prigione in camion da altre località. I prigionieri venivano temporaneamente rinchiusi in una cappella in disuso e successivamente fucilati in una radura a 100 metri di distanza. I corpi venivano poi sepolti in vari cimiteri dell'area parigina. Erano tutti uomini, di età maggiore di 16 anni. Il manuale di diritto penale della Wehrmacht vietava infatti di condannare a morte i minori di 16 anni e di sparare alle donne. Ad esempio, il quindicenne André Kirschen, uno degli imputati del processo alla Maison de la Chimie, fu condannato alla deportazione, mentre Olga Bancic, condannata insieme agli uomini del Manifesto Rosso (Affiche rouge), fu portata in Germania dove fu decapitata.
Il 23 febbraio 2008, Nicolas Sarkozy, Presidente della Repubblica francese, e Jürgen Rüttgers, Ministro-Presidente della Renania Settentrionale-Vestfalia, hanno reso omaggio alle vittime della Resistenza e all'abate Franz Stock, che fu cappellano dei prigionieri fucilati a Mont Valérien. Rüttgers è il primo politico tedesco a recarsi in visita ufficiale a Mont-Valérien. Altri progetti
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