La sua missione principale è la difesa dell'indipendenza, della sovranità e dell'integrità del territorio dell'Albania, la partecipazione in operazioni umanitarie, di combattimento, di non combattimento e di supporto alla pace.[2]
Storia
La Forza Terrestre è un'unità prioritaria nella struttura delle forze armate. La Forza Terrestre venne istituita il 29 agosto 2000 e comprendeva unità militari con tradizioni e una ricca attività pluriennale, sparse sul territorio della Repubblica d'Albania. Nel 2000 la Forza Terrestre comprendeva cinque divisioni di fanteria con 55 brigate e 300 battaglioni schierati in 167 diverse province del paese. Durante la sua continua riforma, la Forza Terrestre ha subito nuovi cambiamenti. Nel 2006 venne sciolta e venne istituito il Comando delle forze congiunte. Nel contesto della trasformazione in corso delle forze armate, basata sul concetto di un esercito di piccole dimensioni, operativo e professionale, il 9 dicembre 2009 venne ristabilita la Forza Terrestre sulla base della Brigata di reazione rapida e del Reggimento commando.
Sulla base della missione costituzionale, la Forza Terrestre è stata coinvolta in un processo di profonda trasformazione secondo i concetti militari occidentali e con il passaggio dell'intera forza da un servizio militare di leva ad un esercito professionale, il suo livello operativo è aumentato. Le strutture della Forza Terrestre sono state impegnate in operazioni di sostegno alla pace in Bosnia-Erzegovina, in Iraq, in Ciad e attualmente ad Herat e a Kandahar in Afghanistan. La Forza Terrestre ha la quota maggiore nelle operazioni di mantenimento della pace nel quadro della NATO, dell'ONU e dell'UE. La Forza Terrestre è gestita da giovani leader qualificati formati nelle scuole militari dei paesi della NATO, come Stati Uniti, Italia, Turchia, Germania, Regno Unito, Austria, ecc., sulla base di progetti di cooperazione con questi paesi.
La Forza Terrestre è impegnata in operazioni di emergenza civile per aiutare la comunità in caso di catastrofi naturali, come inondazioni e strade bloccate, ed aiutare nella distribuzione in caso di forti nevicate, operazioni di soppressione del fuoco, ecc.
Sin dalla sua fondazione, la Forza Terrestre è stata guidata da comandanti esperti. Dal 2000 al 2006 venne diretta dal magg. gen. Kostaq Karoli; dal 2006 al 2008 venne guidata dal brig. gen. Shpëtim Spahiu; dal 2008 all'agosto 2012 dal brig. gen. Viktor Berdo. Da agosto 2012 a novembre 2013 venne comandata dal magg. gen. Zyber Dushku. Dall'11 novembre 2013 il capo di stato maggiore è il magg. gen. Jeronim Bazo[senza fonte].
Battaglione supporto al combattimento, a Zall Herr[2]
Guarnigione "Zall Herr", a Zall Herr
Centro d'addestramento, a Zall Herr
Compiti specifici
Mantenimento e sviluppo delle capacità per fornire un alto livello di prontezza.
Formazione continua e sufficiente per affrontare i compiti che potrebbero essere assegnati ad essa.
Assistenza alla comunità in caso di emergenze umanitarie; supporto alle operazioni di ricerca e salvataggio.
Collaborare con altre istituzioni nazionali nella prevenzione del traffico illegale, del traffico di esseri umani e delle armi convenzionali in Albania.
Addestrare e partecipare con truppe a missioni di sostegno alla pace nel quadro di NATO, UE e ONU.
Insieme agli AR 70/90 sono diventate le armi standard delle forze armate della Repubblica d'Albania, sostituendo i diversi modelli di origine sovietica o cinese[5]
Prodotte in Albania a partire da un clone cinese della DŠKM ed usate come cannone Close AA anche su APC, MBT, veicoli di trasporto e alcune volte sulle motovedette.[7]
721 Type 59 consegnati dalla Cina dal 1966 al 1975 ma messi fuori servizio a fine degli anni '90. Secondo un rapporto del 2019 del Ministero della Difesa albanese, si stima che 40 carri armati fossero pronti per il combattimento e in grado di essere richiamati in servizio immediato senza richiedere manutenzione preventiva.
^Land Force structure, su aaf.mil.al, Forze armate albanesi. URL consultato il 15 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2020).
^(EN) Italy to gift rifles to Albania, su janes.com, 4 ottobre 2017. URL consultato il 14 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2017).
^ Richard D. Jones & Leland S. Ness (a cura di), Jane's Infantry Weapons 2009/2010, 35ª ed., Coulsdon, Jane's Information Group, 27 gennaio 2009, ISBN978-0-7106-2869-5.