FonosemanticaLa fonosemantica è la branca della linguistica che studia il rapporto tra la fonetica e la semantica delle lingue naturali. La fonosemantica descrive e interpreta le diverse forme di iconismo fonologico presenti nella lingua, ad esempio quelle in cui un suono si presenta come un'immagine del senso che veicola (iconismo figurativo), o quelle in cui la differenza tra due o più suoni si presenta come un'immagine della differenza tra i loro sensi (iconismo diagrammatico). EsempiSono casi di iconismo fonologico "figurativo" le onomatopee primarie (tic tac, boom, muuuhh) e secondarie (ticchettìo, bomba, muggito), come pure la maggior parte dei casi di fonosimbolismo non onomatopeico (cioè che non imita suoni ma altri dati sensoriali, detto quindi anche sinestetico) che si incontrano soprattutto in letteratura, tanto in poesia («..e sì traevan giù l'unghie la scabbia, come coltel di scardova le scaglie», Dante, Inferno, XXIX) quanto in prosa («Per raccontare come vorrei bisognerebbe che questa pagina bianca diventasse irta di rupi rossicce, si sfaldasse in una sabbietta spessa, ciottolosa, e vi crescesse un'ispida vegetazione di ginepri», Calvino, Il cavaliere inesistente, IX). Sono invece casi di iconismo fonologico "diagrammatico" quelli in cui un sistema di differenze semantiche è raffigurato da un sistema di differenze fonologiche. Per esempio, in italiano, la prima persona è generalmente connotata da suoni più gravi e da articolazioni più posteriori rispetto alla seconda persona, caratterizzata dalla maggiore acutezza e da articolazioni più anteriori. Ciò vale per le vocali desinenziali del presente e dell'imperfetto indicativo (-o contro -i), per le consonanti radicali dei pronomi (me, mi, mio contro te, ti, tuo: posta la nasalità come tratto estremo-posteriore e grave); per il consonantismo e il vocalismo delle desinenze plurali (-mo contro -te), per il consonantismo dei pronomi plurali (ci, noi, nostro contro vi, voi, vostro): in tutti questi casi, la prima persona si distingue per un timbro posteriore grave, la seconda per uno anteriore acuto. Tendenze attualiLa fonosemantica si è sviluppata nel corso del Novecento, a partire dalla critica del principio di arbitrarietà del segno, avanzata da linguisti come Emile Benveniste (1939) e Roman Jakobson (1968) in Europa, Edward Sapir (1929) e Dwight Bolinger (1960) negli Stati Uniti. È possibile distinguere diversi approcci negli studi attuali di fonosemantica. Si possono ricordare almeno:
Per una panoramica degli studi in fonosemantica dalla metà dell'Ottocento alla metà del Novecento è fondamentale il quarto ed ultimo capitolo dell'opera di Roman Jakobson e Linda Waugh, La forma fonica della lingua, 1979. StoriaPer quanto riguarda la storia del pensiero linguistico bisogna distinguere almeno:
Per una panoramica di lungo periodo di queste tradizioni, da Platone a oggi, si può ricorrere a Gérard Genette, Mimologiques. Voyage en Cratylie, 1976 (più volte ristampato, anche in inglese). Bibliografia
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