Fondation Grand-Paradis
La Fondation Grand-Paradis (pron. fr. AFI: [fɔ̃dasjɔ̃ gʁɑ̃‿paʁadi]; in italiano, Fondazione Gran Paradiso) è una fondazione senza scopo di lucro istituita nel 1998 per coordinare e gestire strutture, progetti e attività relativi all'Espace Grand Paradis, il territorio valdostano del Parco nazionale del Gran Paradiso che comprende la Val di Cogne, la Valsavarenche e la Val di Rhêmes e più in generale il territorio gestito dall'Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis. La Fondation Grand-Paradis ha la propria sede nel Villaggio minatori, un tempo parte del complesso minerario di Cogne e oggi recuperato come centro polivalente. Il sito è ancora caratterizzato da elementi di archeologia industriale[1]. La Fondazione si finanzia annualmente con i contributi dei soci che, insieme al complesso di beni, rapporti giuridici e altri proventi, costituiscono il suo patrimonio. StoriaFin dagli anni novanta la Regione Valle d'Aosta, collaborando con altri enti locali quali l'Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis e l'Ente Parco, si è mossa per recuperare sul territorio regionale alcune strutture da adibire a centri visitatori; la Fondazione nasce all'interno di questo progetto, definito Grand-Paradis Accueil, per promuovere il turismo culturale e ambientale nell'area valdostana del Parco nazionale del Gran Paradiso e per ottimizzare la gestione delle risorse messe in campo dagli enti presenti sul territorio.[2][3] La Giunta regionale ha approvato in data 10 dicembre 1997 il disegno di legge regionale istitutivo della Fondazione, affidandole una dotazione finanziaria iniziale di 150 milioni di lire. Fondation Grand-Paradis viene istituita ufficialmente con L. R. n. 14 del 14 aprile 1998. La legge viene modificata dalla L. R. n. 34 del 16 novembre 1999 e in seguito sostituita dalla L. R. n. 14, del 10 agosto 2004, attuale legge regionale di riferimento per la Fondazione. L'onere finanziario previsto dalla legge regionale del 2004 è stato fissato in 250.000 euro annui a partire dal 2005, modificabile in base alle disponibilità di bilancio.[4] SitiNegli anni duemila sono stati aperti gli spazi del Villaggio Minatori e nuovi centri visite all'interno del Parco. Oggi la Fondation Grand-Paradis gestisce i centri visitatori valdostani del Parco nazionale Gran Paradiso, rispettivamente al Villaggio Minatori di Cogne, a Dégioz in Valsavarenche e in località Chanavey a Rhêmes-Notre-Dame e il Giardino alpino Paradisia in Valnontey[5], oltre ai due castelli di Introd e di Châtel-Argent, alla Maison-musée Jean-Paul II. ListaLa Fondation Grand-Paradis gestisce i seguenti siti:
IniziativeTra le varie iniziative promosse da Fondation Grand-Paradis ci sono mostre fotografiche, una rete di hotspot Wi-Fi gratuiti nei sette comuni dell'Espace Grand Paradis, il concorso letterario Lupus in fabula[6], il concorso cinematografico Gran Paradiso International Nature Film Festival - Trofeo Stambecco d'Oro[7], vari progetti per la mobilità sostenibile[8] e la promozione dei prodotti e dell'imprenditoria locale, laboratori didattici e visite guidate alla scoperta del parco, esperienze di realtà aumentata sui sentieri del Parco nazionale grazie ad un sistema di guide georeferenziate e fruibili da smartphone[9][10]. Nel corso del 2012 ha festeggiato i 90 anni del Parco nazionale del Gran Paradiso. SociI soci della Fondazione sono quell'insieme di enti culturalmente e territorialmente presenti nel versante valdostano del Parco: la Regione Valle d'Aosta, l'Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis, l'Ente Parco del Parco nazionale Gran Paradiso, i comuni di Aymavilles, Cogne, Introd, Rhêmes-Saint-Georges, Rhêmes-Notre-Dame, Valsavarenche e Villeneuve. Oltre a questi soggetti la legge regionale del 2004 ha indicato previa riconferma il Museo minerario regionale e l'Associazione professionale Guide del Parco nazionale Gran Paradiso.[4] OrganiGli organi della Fondation Grand-Paradis sono: il presidente, il consiglio di amministrazione, il comitato esecutivo, il collegio dei revisori dei conti.[4] Attuale presidente della Fondazione è Corrado Jordan. Luisa Vuillermoz è la direttrice. Note
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