Fliunte
Fliunte o Flio (in greco antico: Φλειοῦς?, Phleiùs, in latino Phlius) era una città situata nella parte nord orientale del Peloponneso, il cui territorio denominato Fliàsia era indipendente e limitato a nord da Sicione, a ovest dall'Arcadia, a est da Cleone, a sud dall'Argolide. MitologiaAsopo Fliuncio era il nome del fiume che attraversava la città e che sfocia nei pressi di Sicione e divenne il loro dio tutelare. StoriaSecondo Strabone la città principale della regione era Aretirea, ma gli abitanti si trasferirono nella nuova città di Flio[3]. Una volta passata sotto il controllo di Sicione, parte degli abitanti emigrano a Samo e a Clazomene, nel golfo di Smirne. Tra gli emigrati a Samo vi fu Hippasos, avo di Pitagora, governatore dell'aristocrazia dorica. Fliunte inviò 200 soldati alle Termopili e 1 000 a Platea; fu alleata di Sparta durante la guerra del Peloponneso e quindi nemica della vicina Argo. Dal 393 a.C. al 380 a.C. la città tenta una scelta democratica e con alterne vicende si alternano governi di tale natura a istituzioni oligarchiche. L'intervento di re di Sparta Agesilao II nel 380 a.C. la assediò per diciotto mesi, riportandola nella sfera di influenza di Sparta. Subito dopo, però, incomincia l'egemonia tebana: Tebe, alleata di Argo, occupa le vicine città di Tricaranion e Thyamia e, nel 368 a.C., grazie a contingenti arcadi ed elidi in aiuto di Epaminonda, instaura un governo democratico nella stessa Flio, che poi confluì nella lega achea. FilosofiaSecondo Cicerone, che cita il testo di Eraclide Pontico, discepolo di Platone, a Fliunte fu usata per la prima volta la parola filosofia. Pitagora viene convocato dal tiranno locale Leonte per una consulenza, dove egli si dichiara quindi filosofo.[4] Certo è che in questa polis esistette un importante circolo pitagorico. Cittadini famosi
ArcheologiaGli scavi del sito archeologico di Fliunte vennero effettuati nella prima metà degli anni 20 dagli archeologi Carl Blegen e Doroghy Burr Thompson. La zona ritornò di interesse archeologico con gli scavi del 1970 di William R. Biers. Note
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