Firmino PalmieriFirmino Palmieri (Roma, 6 febbraio 1939 – Roma, 30 agosto 1980) è stato un fotografo italiano. BiografiaGiovanissimo ha frequentato le Scuole di specializzazione nel campo della fotografia, seguendo corsi di specializzazione come fotoreporter già dal 1960, con attestati di partecipazione. Dal 1963 al 1968, ha lavorato alle dipendenze presso i quotidiani di Roma, quali Il Tempo e Il Messaggero come fotografo e fotoreporter. Dal 1969 al 1971 ha collaborato con le agenzie giornalistiche di Roma. Ha aperto il suo studio fotografico nel gennaio del 1975 a Roma, proseguendo la sua professione di fotografo di scena, con attività in sala di posa e di laboratorio, con case cinematografiche quali Rizzoli Film, Dino De Laurentiis, Dean Film, Cine, Vides Cinematografica. Il suo studio è stato frequentato da attori ed attrici, per impegni professionali in campo cinematografico. Negli anni 1979-1980, ha operato a fianco di fotografi, quali Luciano Amendola e Bruno Rukauer. Nel culmine della sua carriera, colto da una grave malattia, ha dovuto rinunciare ai suoi impegni sul set cinematografico. È morto il 30 agosto 1980, a 41 anni, nella clinica ematologica del Policlinico Umberto I di Roma. Il suo impegno come operatore di riprese cinematografiche si è manifestato accanto a registi noti come: Ettore Scola, Dino Risi, Dario Argento, i Fratelli Taviani, Marco Bellocchio, Nelo Risi, Gianfranco Mingozzi, Alberto Sordi, Francesco Rosi. La tecnicaLa sua tecnica consisteva nella ripresa in bianco e nero oppure a colori, utilizzando in modo accurato gli effetti della luce naturale, in qualsiasi momento della giornata, curando l'inquadratura di scena, le caratteristiche fisiche del personaggio (attore, interprete), cogliendo l'attimo della recitazione e lo stato d'animo del soggetto. Sapeva scegliere la luce migliore per poter esaltare le caratteristiche del soggetto, evidenziandone la personalità. Utilizzando l'angolo di ripresa alternativo, inseriva nella composizione elementi nuovi ben bilanciati in modo che l'inquadratura scelta non fosse eccessivamente dispersiva, facendo attenzione alla persona inquadrata. Al di là degli schemi, si cimentava in inquadrature alternative, al fine di trovare un suo e personale punto di osservazione senza imitare quello di altri. Poiché il soggetto ha tantissime sfaccettature cercava l'inquadratura che secondo lui lo ispirava maggiormente. Ci teneva a conoscere il soggetto per studiare bene le espressioni e i lineamenti, in modo da costruire un rapporto empatico per poter poi riuscire a lavorare in piena armonia. Mentre ritraeva il soggetto includeva spesso i dettagli del paesaggio, mostrando una parte di scena, per poter raccontare una storia. Con i suoi ritratti comunicava all'osservatore un'emozione anche senza dover necessariamente riempire l'immagine con il volto del soggetto ripreso. Tra le celebrità ritratte da Firmino Palmieri, quale testimone della storia del cinema italiano anni 60/80, sia sul set sia nel suo studio professionale si ricordano Marcello Mastroianni, Lea Massari, Monica Vitti, Mimsy Farmer, Franco Nero, Riccardo Cucciolla, Lucio Dalla e Gian Maria Volonté. ReportI suoi report, con foto su riviste di attualità cinematografiche, riprese durante le lavorazioni dei film, gli hanno valso la testimonianza di attento osservatore e il riconoscimento di un uomo impegnato e disponibile con tutti, nell'ambito lavorativo. Filmografia cinema
Filmografia televisione
Filmografia attore
Bibliografia
Collegamenti esterni |