Filippo Bonavitacola
Filippo Bonavitacola (Montella, 3 marzo 1914 – Branovo, 8 dicembre 1944) è stato un militare italiano insignito di medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Durante l'armistizio tra l'Italia e gli Alleati, Bonavitacola era a Berati, in Albania. Si unì insieme ad altri carabinieri ai partigiani albanesi e fu catturato dai tedeschi ad Elbasan e portato in un campo di concentramento, dal quale riuscì a scappare. Si unì quindi ai partigiani cecoslovacchi ma venne nuovamente fatto prigioniero. Fu condannato a morte dai tedeschi. CommemorazioniI resti di Filippo Bonavitacola furono riportati in Italia soltanto nel dicembre del 1994 e sono stati tumulati nel cimitero di Cassano Irpino, vicino al suo paese natale. Qui gli è stata intitolata una via e la caserma che a Montella ospita la Compagnia carabinieri. Ricordano Bonavitacola anche strade di Roma e di Napoli e una piazza di Cassano. [1] Onorificenze«Sorpreso dall'armistizio dell'8 settembre 1943 in territorio albanese, si univa ai partigiani nella lotta contro i tedeschi. Catturato e condotto in campo di concentramento tedesco, ne evadeva unendosi ai partigiani russi e slovacchi per continuare la impari lotta. Nuovamente catturato, conscio della prossima fine, mantenne, durante il processo e la lettura della condanna a morte, fierissimo contegno rincuorando i compagni di prigionia, inneggiando al Re e all'Italia. Al momento dell'esecuzione assestava forte pugno al capitano tedesco che gli si era avvicinato per bendarlo e, scoprendosi il petto, gridava: " Sparate pure, non temo la morte ". Fulgido esempio di alte virtù militari e di fierezza nazionale.»
— Branovo (Slovacchia) 08 dicembre 1944. — Decreto del Capo Provvisorio dello Stato - 31 gennaio 1947. Note
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