Falso profetaFalso profeta è un titolo che si dà ad una persona che illegittimamente si proclama detentrice di particolari conoscenze o messaggi divini. Il termine è a volte applicato al di fuori della religione per descrivere qualcuno che promuove fervorosamente una teoria che altri considerano falsa. La Bibbia parla sovente di falsi profeti, ovvero di persone che, in modo improprio, attribuiscono a sé stessi il titolo di profeta, sia nell'Antico Testamento (per esempio Geremia 6:13,33:8,11-34:7,36:1,8[1], 13:2[2]), sia nel Nuovo (cfr. Matteo 7,15[3]; Luca 6,26[4]). Il più famoso falso profeta che la Bibbia ci presenta è quello descritto dall'Apocalisse di Giovanni. Nell'Antico TestamentoNella religione ebraica, un falso profeta è colui che afferma falsamente di possedere il dono della profezia o ispirazione divina o che cerca di incutere il terrore nel nome degli idoli. Lo si riconosce perché le sue profezie non si avverano: « Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire o che parlerà in nome di altri dei quel profeta dovrà morire. Se tu pensi: Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detto? Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione; di lui non devi avere paura » ( Deuteronomio 18:17-22, su laparola.net.)
Anche Dio, però, sembra servirsi di falsi profeti. I Libri dei Re narrano la storia in cui il profeta Michea, richiesto da Acab, descrive Dio che si consulta con i suoi angeli chiedendo chi di loro eseguirà la sua decisione di portare alla rovina l'empio Acab. La storia è raccontata in 1 Re 22:19-23[5]:
"Quegli ha detto: Lo ingannerai senz'altro; ci riuscirai; va' e fa' così.
È possibile che Michea intendesse descrivere i falsi profeti come una prova da Yahweh. È anche possibile che intendesse deridere i profeti di Acab, come Sedecìa, figlio di Chenaana.[6] La punizione per la falsa profezia è quella capitale (secondo Deuteronomio 18:20[7]). « Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dei, quel profeta dovrà morire. » ( Deuteronomio 18:20, su laparola.net.)
Il falso profeta si distingue da quello vero anche per il timore reverenziale di servire Dio e rivelare una verità scomoda davanti ai ricchi e potenti (es. Michea in 2 Cronache 18[8]). In conclusione, gli standard biblici per i falsi profeti affermano chiaramente che è proibito parlare in nome di un dio che non sia Yahweh. Similmente, se un profeta fa una profezia in nome di Yahweh che poi non si avvera, quello è un altro segno che tale profeta non è stato commissionato da Dio e il popolo non deve temere il falso profeta. « Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione; di lui non devi aver paura. » ( Deuteronomio 18:22, su laparola.net.)
Nell'ApocalisseNell'Apocalisse di Giovanni il Falso profeta (o Bestia della terra) è una misteriosa creatura mitologica. La creatura viene prima introdotta come Bestia della terra (Ap. 13,11[9]) per distinguerla da quella introdotta appena prima (Ap. 13,1[10]) e che viene comunemente chiamata Bestia del mare. Nel seguito si spiega che essa è un falso profeta (Ap. 16,13[11]; 19,20[12] e 20,10[13]). DescrizioneLa bestia viene così descritta (Ap. 13,11-18[14]): Viene presentata sempre insieme alla Bestia del mare insieme alla quale sarà gettata nello stagno di fuoco e zolfo in seguito alla vittoria finale delle armate celesti mandate da Dio (Ap. 20,10[15]). InterpretazioneÈ sempre particolarmente difficile comprendere a chi o a che cosa si riferisse Giovanni nel descrivere questa ed altre creature. Non aiuta certamente il genere letterario tipico dell'Apocalisse. Possono essere comunque utili queste osservazioni:
Altro ancoraIl termine greco Koinè pseudoprophetes lo si trova nel Septuaginta Geremia 6:13,33:8,11-34:7,36:1,8[16], 13:2[17], Flavio Giuseppe Antichità giudaiche 8-13-1,10-7-3, La guerra giudaica 6-5-2, e Filone d'Alessandria Leggi specifiche 3:8. Gli scrittori classici pagani usano il termine pseudomantis. Note
Voci correlate
Collegamenti esterni
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