Era figlio naturale di Carlo Gonzaga, nato da una relazione con una certa Dionigia.
Entrò giovanissimo come uomo d'armi alla corte dei Gonzaga e fu al servizio di tre marchesi: prima di Ludovico, poi di Federico per il quale ricoprì il ruolo di comandante delle truppe gonzaghesche, quindi di Francesco.
Nel 1484 fu accusato di aver tramato una congiura contro Francesco II Gonzaga che, anziché condannarlo a morte, lo imprigionò nella Torre della Fame del castello di Castellaro.[1] Nel 1491 venne scagionato e liberato, dopo la scoperta che portò a Francesco Secco[2] come ispiratore della congiura.
^Il castello delle vendette dei Gonzaga., su gazzettadimantova.gelocal.it. URL consultato il 21 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2013).