EsperpentoSecondo la Real Academia Española il termine "esperpento" si riferisce ad un fatto grottesco o insensato. Più specificatamente il termine si utilizza per designare uno stile letterario creato da Ramón María del Valle-Inclán (e la Generazione del '98), e che si caratterizza per la deformazione grottesca della realtà, al servizio di un'implicita intenzione di critica alla società. CaratteristicheCome affermò Valle-Inclán in Luces de Bohemia (opera rappresentativa dello stile, dove questo è definito): «Solo il senso tragico della vita spagnola si può offrire con un'estetica sistematicamente deformata.» Questa tecnica venne impiegata anche nella trilogia Martes de carnaval (contiene La Hija del capitan, Las galas del difunto, Los Cuernos de don Friolera) e ha i suoi precedenti in Francisco de Quevedo e Francisco de Goya. Alcune delle sue caratteristiche sono:
L'opera che incarna pienamente lo spirito dell'esperpento è la scena XII di Luces de Bohemia, dove Max Estrella, il protagonista dell'opera dice che: «Gli eroi classici riflessi negli specchi concavi danno l'esperpento. Il senso tragico della vita spagnola può darsi solo con un'estetica sistematicamente deformata. (…) Le immagini più belle in uno specchio concavo sono assurde (…). La deformazione cessa di esserlo nel momento in cui viene sottoposta ad una matematica perfetta. La mia estetica attuale consiste nel trasformare con la matematica degli specchi concavi le norme classiche.» Si può notare come la tecnica dell'esperpento associata ad una percezione dell'autore circa il miscuglio tra grandezza e grottesco che si considera proprio della società spagnola. Più che considerarlo uno stile o una tecnica teatrale, l'esperpento è una poetica (cioè una forma di creazione) che consiste nel ritrarre fatti e personaggi in un determinato modo, secondo, dice Valle Inclán, in un'intervista concessa al giornale ABC pubblicata il 7 dicembre 1928, l'azione e i personaggi drammatici possono essere osservati "in ginocchio" (come nell'epica), «come se riflettessero noi stessi» (come nel teatro di Shakespeare), «…esiste una terza via, quella di osservare il mondo da un piano superiore e considerare i personaggi della trama come esseri inferiori all'autore, con un pizzico di ironia.» La degradazione dell'esperpento influenza ambienti e personaggi:
Una delle riflessioni più importanti che puntualizza la creazione esperpentica è se si tratta di un'immagine deformata della realtà o se si tratta dell'immagine fedele di una realtà deforme. CuriositàQuesto nuovo stile teatrale partì da un famoso bar situato a Madrid "Callejón del Gato", alle spalle di Puerta del Sol. Valle Inclán era un assiduo frequentatore dello stesso bar, la cui peculiarità era la facciata, dove si trovavano degli specchi concavi e convessi che deformavano la figura di tutto ciò che vi si rifletteva. Questo bar convertitosi a intrattenimento dell'epoca, sarà motivo di ispirazione per Valle Inclán. La deformazione della realtà poteva essere divertente, come di fatto lo era per i passanti, però poteva convertirsi in qualcosa di più: in uno specchio sociale, in una critica, in una deformazione esagerata della realtà, delizia per uno scrittore ribelle come era Valle Inclán. Collegamenti esterni
|