Eroe culturaleL'eroe culturale[1] è un personaggio eroico della mitologia o della leggenda di un determinato gruppo (culturale, etnico, razziale, religioso ecc.), che è però diverso dall'eroe inteso nell'accezione comune, classico. Egli è infatti un civilizzatore di una società o di un popolo[1]. Costui introduce nuove usanze, nuovi costumi, nuovi culti e a volte addirittura pure nuove cucine. Cambia il mondo con un'invenzione o una scoperta: il fuoco, l'agricoltura, la musica e via dicendo[1][2][3]. Giunto in mezzo a un popolo, ne stabilisce il modo di vivere sociale e civile. Contribuisce alla crescita del popolo con invenzioni, iniziando stirpi e dinastie, dando il proprio nome a città, paesi, regioni[1][2]. A volte è successo che abbia fondato addirittura delle città, ma qui la storia si confonde con la mitologia e non si riesce più a trovare un vero unico filo di verità[1]. Ovviamente un eroe culturale deve essere dotato di un carisma e di qualità che sono al di fuori dell'ordine comune: virtù e difetti civili, naturali, etici e sociali del proprio tempo[1]. A lui non si chiede niente, non è oggetto di culto popolare, ma tutt'al più di commemorazione collettiva in determinati avvenimenti[1]. Possiede a volte poteri sovrannaturali, soprattutto come mediatore tra la vita e la morte, e può contare su se stesso, ma anche sul popolo che colonizza[1]. In alcune storie e cicli di racconti assume un carattere negativo, affine all'altrettanto antico stereotipo dell'ingannatore (trickster)[1][4]. Il termine di eroe culturale è a volte utilizzato metaforicamente per indicare autori o artisti di grande importanza.[senza fonte] Note
Bibliografia
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