Ermengarda di Carcassona
Ermengarda di Carcassona (in occitano Ermengarda de Carcassona; XI secolo – 1101[3][2][4]) è stata una nobile francese. BiografiaErmengarda era la figlia di Pietro Raimondo, conte di Carcassonne[5][6] (secondo altri, di Ruggero I, conte di Foix[1]) e Rangarda de La Manche[1][5], figlia di Bernardo I, conte de La Marche, e sorella di Almodis de la Marche, contessa di Barcellona.[5] Sposò Raimondo Bernardo Trencavel, visconte di Albi e Nîmes.[1] Da questo matrimonio nacque il primo della casata Trencavel: Bernardo Aton IV Trencavel[2], visconte di Carcassona, Béziers, Albi, Nîmes e Agde. Dopo la morte senza eredi, nel 1067, del fratello conte Ruggero III di Carcassona[2], con il consenso del marito[6] Ermengarda vendette[1][2] o donò[6] Carcassonne e Razès allo zio Raimondo Berengario I di Barcellona[6][2][1] e alla moglie Almodis de La Marche[6] (rispettivamente nello stesso 1067 e nel 1070[2], o nel 1068, nel 1070 e nel 1071[6]), mentre sua madre Rangarda aveva venduto Razès al genero conte Guglielmo Raimondo di Cerdagna.[1] Continuò ad amministrare le contee con il marito.[6] La successione della contea fu contesa tra Ermengarda e Ruggero II di Foix, conte di Foix, cugino in linea maschile. La lotta durò molti anni, perché si susseguirono i conti di Barcellona Raimondo Berengario I, poi Raimondo Berengario II e Raimondo Berengario III, i quali avevano progetti sulla città e tentarono più volte di appropriarsi di Carcassonne. Nel settembre 1071 il conte di Cerdagna rinunciò al Razès.[1] Nel 1074 morì suo marito. Dal momento che il conte di Barcellona aveva esercitato solo il diritto della sovranità (suzeraineté) sul possedimento, i diritti su Carcassonne rimasero ad Ermengarda e ai suoi eredi.[1] Nel 1082 morì Raimondo Berengario III ed Ermengarda approfittò della conseguente anarchia per riprendere possesso delle sue terre, condividendone il governo con suo figlio Bernardo Aton[2] con il titolo di viscontessa[6]. Morì dopo il 26 marzo 1099[4], probabilmente nel 1101.[2] Note
Voci correlateCollegamenti esterni
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