Studiò e si laureò presso l’Università di Lipsia. Nel 1653 il Duca Guglielmo di Sassonia-Weimar lo nominò, a soli 28 anni, professore di matematica presso l’Università di Jena e successivamente gli conferì il titolo di matematico di corte[1]. Rimase all'Università di Jena fino alla sua morte ricoprendo numerose cariche amministrative ed onorarie tra cui, ripetutamente, quella di Rettore. La sua importanza in ambito scientifico fu dovuta più alla sua abilità di docente ed alla chiarezza delle sue esposizioni nelle lezioni[1] che alla originalità delle sue ricerche. Ebbe numerosi studenti tra cui Leibniz nell’estate del 1663, Samuel Pufendorf e Christian Wolff. Pubblicò numerose opere, non meno di un centinaio, in cui trattò temi di matematica, astronomia, fisica, pedagogia, giurisprudenza, architettura, storia, geografia, etica ed ingegneria. Numerosi furono i suoi contributi in campo prettamente tecnico con invenzioni e con proposte in campo architettonico[1]. Nel corso della sua vita compì numerosi viaggi in Belgio, in Olanda e in diverse città tedesche. Nel 1697 propose l’adozione del calendario gregoriano nella Germania di religione non cattolica seppure modificato nella determinazione della data della Pasqua.
Erhard Weigel: Entwurff Der Conciliation Deß Alten und Neuen Calender-Styli, Welchergestalt solche im Nov. Anno 1699. anzustellen ist/ und hierauf im folgenden Monat/ und neuem Seculo, der neue Conciliirte Stylus in beständiger Harmonie fortwähren kan. Francoforte 1698 - (Copia digitale - Göttinger Digitalisierungszentrums GDZ)
Erhard Weigel: Extract Aus der Himmels-Kunst, vor iederman, Der nicht Profession vom Himmel machen, Gleichwohl aber seine Wohnung mitten in dem Himmel gerne kennen lernen will: recht kurzer Designation der nutzbaren Vortrefflichkeit Heraldischer Himmels-Globen, zu der Unterweisung wahrer Welt-Weißheit. Jena 1698, (Copia digitale - Bayerische Staatsbibliothek)
Erhard Weigel: Rechenschafftliches General Prognosticon auf künfftige Zeiten : welches in Norden vor diesem gedruckt; nun aber nachdem der Fried, GOtt Lob, erfolgt, von neuem aufgelegt worden, weil dergleichen in viel hundert Jahren nicht geschehen, daß nicht solte ie ein Christlicher Potentat wider den andern Krieg geführt haben wie anietzo. Jena 1698, (Copia digitale - Bayerische Staatsbibliothek)
Erhard Weigel, Johann Elias Reichart: Erhardi Weigelii Genealogiam Matheseos: cum arbore consanguinitatis inter eam atque disciplinas reliquas & facultates. Jena 1691, (Copia digitale - Göttinger Digitalisierungszentrums GDZ)
Erhard Weigel: Arithmetische Beschreibung der Moral-Weißheit von Personen und Sachen: Worauf das gemeine Wesen bestehet/ Nach der Pythagorischen CreutzZahl in lauter tetractysche Glieder eingetheilet. Jena 1674, (Digitalisat)