Nasce a Bologna in via Fondazza, vicino allo casa-studio del pittore Giorgio Morandi, il quale, vedendone alcuni disegni, consigliò alla famiglia la professione di architetto.[1] Si iscrive quindi nel 1938 alla Facoltà di Architettura di Firenze, dove si laurea nel 1951, vincendo il primo premio in un concorso nazionale del C.O.N.I. per tesi a soggetto sportivo, e svolge attività didattica fino al 1955, come assistente al corso di Composizione Architettonica, collaborando con Giuseppe Giorgio Gori e Adalberto Libera.Appena laureato si iscrive all'ordine degli Architetti di Bologna, e collabora nell'ufficio del Piano Regolatore Generale del Comune di Bologna fino al 1958, anno in cui apre il proprio studio professionale.
Il suo primo progetto è la sede della Johns Hopkins University (1956-1960) di Bologna, col quale vinse il premio In/ARCH del 1961, che mostra la forte ispirazione alle opere di Alvar Aalto. In seguito progetta numerose opere, in ambito bolognese e non solo, di carattere pubblico e privato, spesso pubblicate sulle principali riviste di architettura italiane e straniere, vincendo vari premi nazionali e internazionali.
Ebbe un profondo rapporto con la città di Bologna, anche se spesso contrastato per il carattere architettura moderna e innovativo delle sue opere, e con l'ambiente politico e culturale, in particolare con l'architetto Pier Luigi Cervellati, il costruttore Luciano Marchesini, l'imprenditore Marino Golinelli, e con i vari sindaci della città.[2] Dal 1981 è membro dell'Accademia Nazionale di San Luca.
Imola, Centro diagnostico neuropsichiatrico. Foto di Paolo Monti, 1968