Enoteca Regionale di Sicilia
Le Enoteche Regionali di Sicilia (o della Sicilia) sono tre società medesime ma distinte, istituite dall'Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari che ne ha promosso la costituzione con atto pubblico.[1][2] StoriaIl progetto, creato e finanziato dalla Regione Siciliana, riguardante le Enoteche di Sicilia è nato nel 2002 con LR 2-8-2002 n. 5, la quale istituiva delle Strade e delle Rotte del vino coadiuvate inizialmente da due Enoteche Regionali (occidentale e orientale).[1][2] L'enoteca alcamese (occidentale) ha sede presso il Castello dei Conti di Modica, costruzione di epoca medievale situata nel centro della città del Libero consorzio comunale di Trapani.[3] L'enoteca orientale è invece ubicata ai piedi dell'Etna, all’interno del Castello di Lauria, di origine normanna (XII sec.), che fu anche residenza dell'ammiraglio Ruggiero di Lauria. L'edificio si trova a Castiglione di Sicilia, nella Città metropolitana di Catania. Tra i soci fondatori, oltre ai Comuni delle sedi, vi sono varie associazioni.[4] La terza ed ultima nata, ovvero l’Enoteca Regionale di Sicilia – Sede del Sud Est, sita a Vittoria (nel Libero consorzio comunale di Ragusa), è stata inaugurata nel 2024 e ne fanno parte il Consorzio di tutela Cerasuolo di Vittoria DOCG e Vittoria DOC, il Comune di Vittoria e le associazioni di categoria del territorio. L'ente è stato istituito con legge regionale n.13 del 2022 ed ha sede nello storico Palazzo Carfì (esempio di espressione del Liberty a Vittoria), messo a disposizione dal Comune della città ipparina,[5][6] il quale ha usufruito di un contributo regionale di € 200.000,00 per le spese di costituzione e gestione.[7] AttivitàLe tre enoteche istituite dalla Regione Siciliana hanno il compito di presentare una selezione dei vini regionali in sedi adeguate che abbiano idonei requisiti storici ed architettonici, svolgere azioni tendenti a valorizzare i vini regionali e a promuoverne la conoscenza ed il consumo, anche tramite attività di degustazione e di vendita. Gli enti hanno inoltre il dovere di organizzare corsi e stage nonché incentivare la cultura vitivinicola, altresí tramite produzione e divulgazione di materiale informativo ed editoriale. Tutti i produttori, i consorzi di tutela e le associazioni, possono utilizzare strumenti ed opportunità che l'organizzazione degli enti offre. Le enoteche sono libere di predisporre attività sia sul territorio nazionale che internazionale.[1][2][8] Note
Bibliografia
Voci correlate |