L'ellitticità (appiattimento o schiacciamento, indicato con la lettera f, iniziale del termine inglese flattening) di uno sferoide oblato definisce lo schiacciamento dei poli dello sferoide rispetto al suo equatore; una sfera ha un valore di ellitticità pari a 0, mentre un disco possiede un valore prossimo ad 1, ma mai uguale ad esso.
Ci sono differenti varianti di ellitticità o appiattimento; nel caso sia necessario evitare confusione, la prima variante viene indicata come prima ellitticità.[1][2][3][4][5]
Da un punto di vista strettamente matematico, la (prima) ellitticità è definita come:
Esiste anche un'ellitticità di secondo grado, (designata talvolta anche ), che è la tangente al quadrato della metà dell'eccentricità angolare:[6]
Ellitticità dei corpi celesti
Tutti i corpi celesti presentano un certo grado di ellitticità. La Terra, ad esempio, possiede un'ellitticità nel WGS84 di 1:298,257223563, che corrisponde ad una differenza tra il raggio equatoriale e il raggio polare di circa 21,385 km (0,335%), impercettibile dallo spazio; il Sole possiede un'ellitticità di 1:1000, la Luna di circa 1:900. Al contrario, Giove e Saturno possiedono un'ellitticità elevata, rispettivamente di 1:16 ed 1:10, tanto che risulta visibile già con un piccolo telescopio amatoriale.
^ Snyder, John P., Map Projections: A Working Manual, U.S. Geological Survey Professional Paper, vol. 1395, Washington, D.C., United States Government Printing Office, 1987. URL consultato il 3 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2008).
^Osborne, P. (2008). The Mercator Projections (PDF) (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2012). Chapter 5.
^Rapp, Richard H. (1991). Geometric Geodesy, Part I. Dept. of Geodetic Science and Surveying, Ohio State Univ., Columbus, Ohio. [1]
^F. W. Bessel, 1825, Uber die Berechnung der geographischen Langen und Breiten aus geodatischen Vermessungen, Astron.Nachr., 4(86), 241–254, DOI: 10.1002/asna.201011352; versione in inglese: C. F. F. Karney and R. E. Deakin, The calculation of longitude and latitude from geodesic measurements, Astron. Nachr. 331(8), 852–861 (2010), E-print arΧiv:0908.1824, Bibcode: 1825AN......4..241B