Edward Joseph Weisenburger è nato ad Alton, Illinois, il 23 dicembre 1960 ed è il terzo dei quattro figli sopravvissuti di Edward John Weisenburger e Asella (nata Walters). Suo padre era un ufficiale militare e sua madre una casalinga.[1]
Partito[5]: al primo[6] d'oro al cervo ritto di rosso, movente da un monte di tre vette di nero, addestrato in capo da una croce patente scorciata fitta di rosso; al secondo[7] d'oro alla punta di freccia di rosso all'ingiù, caricata di una stella (6) del campo, al capo d'azzurro, all'agnello pasquale seduto, nimbato dalla croce patente d'oro e tenente un vincastro dello stesso.
Ornamenti esteriori da vescovo.
Motto: "Behold the lamb of God - He aquí el cordero de Dios".[8]
^Secondo la tradizione araldica ecclesiastica dei paesi anglosassoni, lo stemma del vescovo è impalato con quello della diocesi a simboleggiare la relazione tra l'uomo e l'ufficio che ricopre. Lo stemma del vescovo Weisenburger è stato disegnato dal noto esperto di araldica ecclesiastica James-Charles Noonan, Jr.
^Stemma della diocesi di Tucson. Il cervo è tratto dal sigillo territoriale dello stato dell'Arizona. Il monte nero su cui è posto il cervo indica l'origine indiana del nome "Tucson", che significa "alla base della collina nera". La croce missionaria dell'Ordine dei frati minori rende omaggio ai primi missionari che portarono il cristianesimo in Arizona.
^Nella parte personale dell'arme il simbolo principale è l'immagine devozionale dell'Agnello di Dio. L'Agnello di Dio è raffigurato in posizione di riposo e rappresenta la pace che solo Cristo può portare al mondo. Esso tiene il pastorale del Buon Pastore, che rimanda al ministero episcopale. L'azzurro del campo il colore che nell'araldica ecclesiastica rimanda alla Beata Vergine Maria. Il campo oro nell'araldica ecclesiastica rappresenta la purezza del Dio Uno e Trino, la Divinità e la verità. Su questo campo oro è presente una grande punta di freccia di pietra, come quelle che possono essere trovate nei siti di scavi archeologici all'interno dei confini della diocesi di Tucson. Una punta di freccia raffigurata verso il basso è un segno araldico di pace. Inoltre, la punta della freccia è di colore rosso, come il cervo dello stemma della diocesi. Il rosso rappresenta anche il sangue del cuore trafitto di Sant'Agostino d'Ippona, un omaggio al santo patrono della cattedrale di Tucson. La punta della freccia serve come omaggio all'Oklahoma, lo stato di origine del vescovo e all'arcidiocesi di origine. Sulla punta della freccia si trova la stella a sei punte di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, un omaggio alla diocesi di Salina, che onora la Vergine come sua santa patrona sotto questo titolo particolare.
^Il motto è presente sia in inglese che in spagnolo in modo da rappresentare la comunità linguistica e culturale mista della diocesi di Tucson. Riferimenti all'Agnello, all'Agnello di Dio e all'Agnello-leone di Dio si trovano nell'Antico Testamento, nei Vangeli e nel libro dell'Apocalisse. Tuttavia, fu San Giovanni Battista che per primo applicò il titolo, Agnello di Dio, al Cristo vivente, Gesù di Nazareth, quando vide il Signore avvicinarsi a lui. Quel giorno, all'avvicinarsi di suo cugino, Giovanni Battista infatti proclamò ( Gv 1,29, su laparola.net.) "Ecco l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo".