Edoardo Fortunato di Baden-Baden
Edoardo Fortunato (Londra, 17 settembre 1565 – Kastellaun, 8 giugno 1600) fu margravio di Baden-Rodemachern e Baden-Baden. VitaNato a Londra, era figlio del margravio Cristoforo II di Baden-Rodemachern e della principessa svedese Cecilia Vasa. Ricevette il suo nome dalla regina Elisabetta I d'Inghilterra, che fu sua madrina.[1] Trascorse il suo primo anno di vita al palazzo di Hampton Court, in Inghilterra. Quando suo padre morì nel 1575, diventò margravio di Baden-Rodemachern. Il suo tutore, il duca Guglielmo V di Baviera, gli impartì un'educazione cattolica e nel 1584 egli si convertì dal luteranesimo al cattolicesimo,[2] come sua madre aveva già fatto. Il conflitto tra cattolici e protestanti divideva la famiglia di Edoardo, e il 18 novembre 1589 egli ospitò un colloquio nel municipio a Baden per discutere le rivendicazioni relative del cattolicesimo (rappresentato da Johannes Pistorius), luteranesimo (rappresentato da Andrea e Jacob Heerbrand), e calvinismo, rappresentato da Schyrius, ma causò solo un irrigidimento dei diversi punti di vista.[3][4] Il 13 marzo 1591 a Bruxelles si sposò privatamente con Maria van Eicken (1569 – 21 aprile 1636), figlia di Joost van Eycken, governatore di Breda: il matrimonio fu regolarizzato soltanto il 14 maggio 1593,[5] dopo che la coppia aveva già avuto una figlia. In tutto ebbero quattro figli, ma questi, a causa dello stato sociale inferiore di sua moglie non furono mai riconosciuti come suoi eredi dal margravio Ernesto Federico di Baden-Durlach, che gli succedette.[6] Nel 1587 fece visita ai suoi parenti in Svezia, e accompagnò suo cugino Sigismondo III Vasa, re della confederazione polacco-lituana e re di Svezia in Polonia e nel 1588 fu nominato da lui a capo delle dogane e delle miniere polacche. Quello stesso anno ereditò il Baden-Baden, riunendolo al Baden-Rodemachern. Tuttavia, egli trattò duramente i luterani e sperperò le risorse del territorio, mentre il suo matrimonio e i suoi figli non furono approvati dai suoi parenti.[3] Nel 1594 Ernesto Federico di Baden-Durlach rilevò l'intero Baden-Baden, mentre i figli di Edoardo vennero reintegrati solo nel 1622, dopo la battaglia di Wimpfen, quando il loro cattolicesimo diede loro un vantaggio.[7][8]) Edoardo ereditò i debiti dai suoi genitori e li aggravò.[9] Dopo aver perso il margraviato, visse in vari castelli e tentò di raccogliere denaro coniando moneta,[10] e utilizzando l'alchimia e la magia nera: prese al suo servizio Paul Pestalozzi di Clavella e Mascarello di Chio da Padova e cercò di provocare danni contro il margravio Ernesto Federico infilzando spillette in un'effige di cera.[11] Si dice anche che abbia cercato di uccidere il rivale per avvelenamento.[12][13] Aveva forse anche sedotto la figlia del suo castellano a Yburg, causandone la morte e sarebbe stato perseguitato dal suo fantasma.[14] Nel 1597 fu mandato in Germania per reclutare mercenari per conto del governo spagnolo.[15] Nel 1598 partecipò al tentativo del cugino Sigismondo di riconquistare la Svezia contro lo zio, il re Carlo IX e nella battaglia di Stångebro fu catturato e brevemente imprigionato dai danesi.[16] Morì nel 1600 nel castello di Kastellaun a seguito di una caduta da una scala di pietra, forse mentre era ubriaco.[17] Figli
Ascendenza
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