EctotermiaIn biologia, l'ectotermia (dal greco: ektos = al di fuori; thermos = calore) è la condizione degli organismi viventi la cui temperatura corporea dipende dall'ambiente esterno.[1] È un tipo di termoregolazione, il suo contrario è chiamato endotermia e non va confusa con l'eterotermia. Ad avere questa caratteristica sono gli invertebrati, i pesci, gli anfibi e i rettili non uccelli. Il fenomeno dell'ectotermia è particolarmente accentuato nei rettili, che devono necessariamente passare diverse ore al sole per poter aumentare la propria temperatura corporea, soprattutto lucertole e serpenti. Le più recenti teorie favoriscono invece l'endotermia almeno per alcune specie di dinosauri[2]. StrategiaLe differenti strategie di controllo della temperatura includono:
Spesso gli ectotermi hanno un metabolismo più complesso degli endotermi. Per una reazione chimica importante, possono avere dei sistemi di 4 a 10 enzimi che operano a differenti livelli di temperature. Perciò spesso gli ectotermi hanno dei genomi più complessi di animali omeotermi di una stessa nicchia ecologica. Vantaggi
Svantaggi
ConseguenzeA causa del loro metabolismo variabile, gli animali ectotermi non sono molto adattati per dei sistemi complessi che abbiano esigenze energetiche particolari e temperatura molto costante, come ad esempio il cervello. Alcuni grandi ectotermi, grazie a un favorevole rapporto volume/superficie, sono capaci di mantenere una temperatura corporea relativamente elevata e un tasso elevato di metabolismo. Questo fenomeno, chiamato gigantotermia, è stato osservato nelle tartarughe marine e probabilmente era sfruttato dalla maggior parte dei dinosauri e degli antichi rettili marini. Note
Collegamenti esterni
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