Dyan Cannon

Dyan Cannon

Dyan Cannon, pseudonimo di Samille Diane Friesen (Tacoma, 4 gennaio 1937), è un'attrice statunitense, vincitrice di un Golden Globe per la migliore attrice non protagonista grazie alla sua interpretazione nel film Il paradiso può attendere (1978).

Ha ottenuto ben tre candidature al Premio Oscar: due come miglior attrice non protagonista, per Bob & Carol & Ted & Alice (1969) e per Il paradiso può attendere (1978), mentre una al miglior cortometraggio per Number One (1976).

Biografia

Studiò antropologia all'Università del Washington, per poi trasferirsi a Los Angeles e lavorare come modella[1]. Venne sottoposta a un provino grazie all'interessamento del produttore Jerry Wald e debuttò sul piccolo schermo con una parte nella serie antologica Playhouse 90.

Bionda, sinuosa e con un atteggiamento disincantato[1], nel 1960 recitò in un paio di pellicole, Jack Diamond gangster (1960) di Budd Boetticher, nel ruolo di Dixie, e Asfalto selvaggio (1960) di Richard L. Bare. Nello stesso periodo ebbe una parte a Broadway in The Fun People, accanto a Jane Fonda[1], Bradford Dillman e Ben Piazza, una commedia che però ebbe soltanto tre repliche[2].

Nel 1969 l'attrice riprese la carriera cinematografica e apparve nel film Bob & Carol & Ted & Alice (1969) di Paul Mazursky, che la consacrò definitivamente come interprete protagonista, cui seguirono, tra gli altri, Rapina record a New York (1971) di Sidney Lumet e Ma che razza di amici! (1971) di Otto Preminger. La sua carriera fu però discontinua: nel 1974, dopo i film Un rebus per l'assassino di Herbert Ross e Child Under a Leaf di George Bloomfield, smise di recitare per alcuni anni, ma al suo ritorno sul set scelse ruoli variati e più interessanti, e diresse il suo primo cortometraggio, Number One (1976)[1]. La grande occasione giunse con il ruolo di protagonista femminile ne Il paradiso può attendere (1978), diretto e interpretato da Warren Beatty, remake della commedia L'inafferrabile signor Jordan, diretta nel 1941 da Alexander Hall[3][4]. Seguì la partecipazione in un ruolo di rilievo al film La vendetta della Pantera Rosa (1978) di Blake Edwards, dove recitò accanto a Peter Sellers.

Altra interpretazione di rilievo fu quella di Myra Bruhl, moglie di un commediografo in crisi (Michael Caine), nel film giallo Trappola mortale (1982) di Sidney Lumet[5], cui seguirono Papà, sei una frana (1982) di Arthur Hiller, Un amore rinnovato (1988) di John Hughes e Buona fortuna, Mr. Stone (1993) di Paul Mazursky. Tra gli anni ottanta e gli anni novanta recitò in diversi sceneggiati televisivi e diresse un altro film, La fine dell'innocenza (1990), di cui curò anche la sceneggiatura[5]. Tra i successivi impegni, il film giallo Il bacio di uno sconosciuto (1999)[5], e la partecipazione alle serie televisive Ally McBeal (1997-2000) e Three Sisters, trasmesso dal 2001 al 2002.

Vita privata

Il 22 luglio 1965, a Las Vegas[6], sposò l'attore Cary Grant, più anziano di lei di 33 anni, con il quale conviveva da tre anni. La cerimonia, svoltasi in segretezza, venne scoperta dai giornalisti solo alcuni giorni più tardi[6]. Dalla loro unione, nel 1966 nacque una figlia, Jennifer, ma il matrimonio finì con un divorzio nel 1968[1][7].

Filmografia

Cinema

Televisione

Riconoscimenti

Doppiatrici italiane

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Dyan Cannon è stata doppiata da:

Note

  1. ^ a b c d e Il chi è del cinema, De Agostini, vol. I, 1984, pag. 81
  2. ^ Jerry Vermilye, Cary Grant, Milano Libri Edizioni, 1982. pag. 129
  3. ^ Le Garzantine - Cinema, Garzanti, 2002, p. 89
  4. ^ Il cinema, grande storia illustrata, De Agostini, 1981, Vol. IV, pag. 15
  5. ^ a b c Le Garzantine - Cinema, Garzanti, 2002, p. 165
  6. ^ a b Jerry Vermilye 1982, p. 132
  7. ^ Jerry Vermilye 1982, p. 135

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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