La duma (in ucrainoдума?) è una forma di poema epico di origine popolare risalente al periodo dell'Etmanato cosacco che governò l'Ucraina nel XVI e nel XVII secolo. Essa si distingue dal classico poema epico per la mancanza di una struttura ritmica ben definita, prediligendo invece l'uso di periodi irregolari che variano a seconda dello svolgimento della storia. I versi, che esprimono un pensiero compiuto, comprendono generalmente dalle 4 alle 40 sillabe, e le rime sono espresse dai verbi, in modo da collegare un verso all'altro. Simile al poema epico serbo e al lamento funebre, la duma non è cantata, seppur accompagnata da uno strumento musicale come la bandura, la kobza o la lira.[1]
Gli studiosi ritengono che la duma sia in qualche modo legata agli epos che nacquero in Ucraina nel XII secolo, come ad esempio il Canto della schiera di Igor'. Essa si basava sulle canzoni popolari e risentì dell'influenza della poesia sillabica che nacque tra il XVI e il XVII secolo. In essa si attestano arcaismi e termini in slavo ecclesiastico e pare che i primi elementi letterari siano stati introdotti dai cantori del XVII secolo. Lo storico polacco S. Sarnicki fu il primo a menzionare il termine duma nei suoi Annales del 1506, descrivendola come un canto funebre in onore di due fratelli che morirono durante la campagna di Valacchia.[1]
Temi
La duma affronta due filoni principali: il primo riguarda le lotte tra i tatari e i turchi, mentre il secondo le lotte tra i cosacchi e i polacchi.[1]
Il primo filone a sua volta è suddiviso in diversi temi:
la prigionia turca (trattata ad esempio nel poema su Marusja Bohuslavka)
la morte eroica dei cosacchi
la liberazione dei cosacchi dalla schiavitù oppure il loro ritorno da una spedizione militare
poemi morali sulla vita quotidiana.
Nel secondo filone si possono distinguere due temi:
Con la conferenza archeologica di Charkiv del 1902 si riscoprì ulteriormente l'interesse per la duma, per i kobzar e per i lirnyk. Inoltre, nei primi decenni del Novecento la studiosa Kateryna Michajlivna Hruševs'ka pubblicò il suo studio in due volumi intitolato Ukraïns'ki narodni dumy.[1]