Dry Tortugas
Le Dry Tortugas sono un piccolo gruppo di isole, site nel Golfo del Messico alla fine delle Florida Keys, negli Stati Uniti d'America, a circa 108 km a ovest di Key West e a circa 60 km a ovest delle Marquesas Keys, le isole più vicine. Poco più ad ovest si trova il Tortugas Bank, completamente sommerso. I primi europei a scoprire le isole furono gli spagnoli nel 1513, guidati dall'esploratore Juan Ponce de León. Le isole sono unincorporated area della Contea di Monroe, e appartengono alle Lower Keys Census County Division. Con le loro acque circostanti, costituiscono il Parco nazionale di Dry Tortugas. GeografiaLe isole sono basse ed irregolari. Alcune isole presentano basse piante di mangrovie e vari altri tipi di vegetazione, mentre altre hanno solo piccole macchie di erba o sono prive di vita vegetale. In generale, si innalzano bruscamente dall'acqua relativamente profonda. Esse cambiano continuamente forma e dimensioni. L'atollo di Tortugas ha avuto fino a 11 isolette nel corso degli ultimi due secoli. Alcune delle isole minori sono scomparse e riapparse più volte a seguito di uragani. IsoleLa superficie totale delle isole, alcune delle quali sono poco più di banchi di sabbia appena sopra la superficie dell'acqua, è di circa 580.000 m2. La loro altitudine è variata nel corso del tempo a causa del vento e delle onde che le hanno rimodellate. Esistono sette isolotti, che sono da ovest a est:
Le tre isole più ad ovest, che sono anche le più grandi (Loggerhead Key, Garden Key, and Bush Key), raggiungono circa il 93 per cento della superficie totale dell'arcipelago. Isole scomparseIn passato esistevano altre isole, ora scomparse, indicate di seguito da ovest ad est:
Banchi con segnali luminosi
AmbienteLe isole hanno mutuato il loro nome dalle caratteristiche ambientali: Turtles, poiché Ponce de León, l'esploratore spagnolo che le scoprì, vide diverse tartarughe marine sulle isole. Subito dopo venne aggiunto il termine "Dry" (secco), per indicare ai naviganti la mancanza di acqua dolce nelle isole. Più tardi i marittimi presero l'abitudine di tenere le tartarughe nelle stive delle navi, girate sulla schiena, per disporre di carne fresca durante la navigazione. Queste isole non sono collegate all'isola dei Caraibi, Tortuga, nei pressi di Hispaniola. Le isole sono sede del Parco nazionale di Dry Tortugas e sono accessibili soltanto via mare o a mezzo di idrovolanti. La grande colonia di uccelli marini che le popola, comprendente sterne fuligginose, sterne stolide brune, sule mascherate e fregate magnifiche, e la regolare presenza di uccelli migratori caraibici, fanno di esse la meta di appassionati di ornitologia e bird watching. StoriaL'esploratore spagnolo Ponce de León diede alle Dry Tortugas il loro nome attuale in occasione della sua prima visita nel 1513. Il nome è il secondo più antico ancora in uso dato dagli europei in territorio degli Stati Uniti.[2] Le chiamarono Las Tortugas (Le tartarughe) dato che gli equipaggi delle navi componenti della spedizione avevano catturato 170 tartarughe marine sulle isole. Subito dopo, venne anteposta al nome la parola "Dry" (secco), per indicare ai naviganti l'assenza d'acqua dolce.[3] Nel 1742 HMS Tyger fece naufragio alle Dry Tortugas. L'equipaggio visse sulla Garden Key per 56 giorni, e combatté una battaglia contro uno sloop spagnolo, prima di salpare verso la Giamaica su diverse piccole imbarcazioni.[4] Il governo degli Stati Uniti non completò mai il Fort Jefferson dopo 30 anni di lavori a Garden Key, e i suoi bastioni rimasero nelle mani dell'Unione durante la guerra di secessione americana. È poi stato utilizzato come prigione fino ad essere abbandonato nel 1874. Il dottor Samuel Mudd, famoso per essere il medico che curò John Wilkes Booth, sulla scia dell'assassinio di Lincoln, fu imprigionato qui fino all'inizio del 1869. Nel corso degli anni 1880, la Marina realizzò una base nelle Dry Tortugas, e successivamente vi venne creato un rifornimento di carbone e una stazione radio senza fili. Durante la prima guerra mondiale, vi venne realizzato un idroscalo che fu abbandonato subito dopo. Dal 1903 al 1939 il Carnegie Institution di Washington tenne in esercizio il Marine Biology Laboratory sulla Loggerhead Key, che "...presto divenne la migliore stazione biologica marina del mondo in zona tropicale”. Nel corso degli anni, più di 150 ricercatori utilizzarono la riserva per fare le loro ricerche.[5] Nel giugno 1911 il laboratorio costruì una nave a Miami, per essere utilizzata come veicolo per le ricerche e come mezzo di collegamento tra la stazione e Key West.[6] La nave, ad eccezione del periodo in cui venne utilizzata dalla US Navy durante la prima guerra mondiale, venne utilizzata dal laboratorio marino fino al 1939 e venne poi donata, da Anton Dohrn, al Woods Hole Oceanographic Institution.[7] Un resonto della vista al Forte delle Dry Tortugas da parte del presidente degli Stati Uniti d'America Franklin D. Roosevelt e di Robert H. Jackson si trova nel libro That Man: An Insider's Portrait of Franklin D. Roosevelt, di Robert H. Jackson, edito e con prefazione di John Q. Barrett (Oxford University Press, New York, 2003). Le Dry Tortugas sono ricche di storia marittima. Nel 1989, la Seahawk Deep Ocean Technology esplorò il relitto di un vascello che sembra sia stato parte della Flotta spagnola del tesoro del 1622. Il relitto sito alla profondità di 1332 metri, conteneva anfore olearie, rame, oro, argento, cristalli ed altri oggetti di valore.[8] Il 6 settembre 1622, la Nuestra Señora de Atocha venne investita da un forte uragano sulla barriera corallina vicino alle Dry Tortugas, circa 56 km. ad ovest di Key West. Mel Fisher scoprì il relitto il 20 luglio 1985. Il bottino recuperato, stimato al valore di 450 milioni di dollari, noto come "The Atocha Motherlode," era costituito da 40 tonnellate di oro e argento; vennero trovate circa 114.000 monete d'argento spagnole: "pezzi da 8", monete d'oro, smeraldi colombiani, oggetti d'oro e d'argento e 1000 lingotti d'argento.[9] Oltre all'Atocha, la società di Fisher, Salvors Inc., trovò resti di altre navi, compresa la nave gemella dell'Atocha, il galeone Santa Margarita, affondato nello stesso anno, e i resti di una nave che trasportava schiavi, la Henrietta Marie, affondata nel 1700.[10] Nell'agosto 2004, le Dry Tortugas vennero severamente colpite dall'uragano Charley. Nei giorni seguenti, un aereo da turismo Cessna cadde nelle acque dell'atollo, uccidendo il cineasta Neal Fredericks mentre filmava alcune scene del suo film CrossBones.[11] Galleria d'immagini
Note
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