Donato Ragosa

Donato Ragosa (Buie, 1º dicembre 1856Tuscania, 12 febbraio 1909) è stato un patriota e irredentista italiano.

Biografia

Uno scorcio di Buie città natale di Ragosa

Nacque nella cittadina buiese nel 1856 dove apprese gli ideali patriottici e irredentisti, non poco diffusi in quegli anni tra gli italiani dell’Istria. Buie all’epoca faceva parte dell’Impero austro-ungarico, pur avendo un'assoluta maggioranza di abitanti di lingua italiana. Frequentò gli studi nel ginnasio-liceo della vicina Capodistria per poi iscriversi all’Università di Graz, conseguendo la laurea in farmacia.

Compiuti gli studi si trasferì in Italia, dove esercitò la professione di farmacista e a Roma conobbe il triestino Guglielmo Oberdan e con lui organizzò il mancato attentato all’imperatore Francesco Giuseppe, in visita a Trieste, in occasione dei 500 anni dell’annessione della città alabardata all’impero asburgico.
Oberdan e Ragosa partirono da Roma il 14 settembre 1882 con due bombe all’Orsini e giunsero prima a Udine e poi a Ronchi dei Legionari (all'epoca Ronchi di Monfalcone). I due si divisero e Ragosa continuò il viaggio verso Trieste con un cocchiere, mentre Oberdan venne arrestato dopo aver sparato ad un gendarme trentino che lo aveva riconosciuto; venne in seguito processato e impiccato sempre nel 1882. Ragosa invece riuscì a sfuggire alla polizia asburgica e vista l'impossibilità di condurre qualsiasi azione a Trieste e in Istria, riparò inizialmente a Venezia grazie all’aiuto dell’amico capodistriano Domenico Manzoni. Venne in seguito anche lui arrestato e processato alla Corte d'assise di Udine nel 1883, ma assolto.

Negli anni successivi, fu perseguitato dalla polizia italiana e subì ingiustizie e angherie. Come scrisse il senatore Francesco Salata "gli si attribuivano sempre nuovi progetti di immaginarie imprese violente".

Morì a Tuscania nel 1909, senza aver rimesso più piede nella sua Istria.[1]

Nel 1922, nella cittadina di Buie già annessa all'Italia, ci fu l’inaugurazione di un monumento marmoreo raffigurante l’illustre patriota concittadino. All'inaugurazione parteciparono tanti cittadini e numerose delegazioni della Lega Nazionale, tra cui quelle di Trieste, Capodistria, Pirano, Isola d'Istria e altre. Nello stesso giorno ci fu anche la scoperta di una lapide, collocata sulla facciata della casa natale. La lapide riportava la scritta In questa casa addì I° dicembre 1856 - vide la luce Donato Ragosa - che all'ideale di Guglielmo Oberdan - votò se stesso - a gloria d'Italia - a redenzione dell'Istria. Entrambe furono smantellate nel 1945.[2]
A Trieste a sede il Circolo di esuli buiesi intitolato a Donato Ragosa.

Note

  1. ^ Facebook. Buie nei ricordi (immagine "Un omaggio plebiscitario a ricordo di Donato Ragosa"), su facebook.com. URL consultato il 16 novembre 2024.
  2. ^ Facebook. Buie nei ricordi (immagine), su facebook.com. URL consultato il 16 novembre 2024.

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