Don Cesare di BazanDon Cesare di Bazan è un film del 1942 diretto da Riccardo Freda, al suo debutto come regista, adattato dal dramma francese in cinque atti Don Caesar de Bazan, scritto nel 1844 da Adolphe d'Ennery e Dumanoir. TramaDon Cesare di Bazan è un nobile, abilissimo spadaccino che, suo malgrado, viene coinvolto in lotte e maneggi di ribelli per l'indipendenza di una regione spagnola. Tra avventure fantastiche e romantici intermezzi riesce a salvare la propria vita e quella del suo sovrano. DistribuzioneLa pellicola venne distribuita nel circuito cinematografico italiano il 4 ottobre del 1942. La criticaSu Cinema, del 25 ottobre 1942: "Freda debutta con tutti gli onori. Egli esibisce la disinvoltura tecnica, spettacolare e narrativa d'un veterano, ma con un gusto ben più educato, con una viva ed elegante cura dei particolari... la disinvoltura con cui egli guida gli attori, tra i quali spiccano Cervi e la bella davvero velasquiana Annelise Uhlig". Per Freda è l'occasione di mettere in pratica una delle sue teorie: il rifiuto del cinema borghese, la proposta di un cinema che ha le sue radici "in Murnau e Lang, in Griffith e Ford"[1]. Manifesti e locandineLa realizzazione dei manifesti, per l'Italia, fu affidata al pittore cartellonista Anselmo Ballester. Opere correlateVenti anni dopo lo stesso regista ha realizzato un libero remake del film intitolato Le sette spade del vendicatore (conosciuto anche come La lama del giustiziere). Note
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