Tra le figure più influenti della storia dell'architettura francese, Perrault è l'autore di numerosi progetti. Dopo il lancio sulla scena internazionale, ottenuto nel 1989 con il progetto della nuova Biblioteca nazionale di Francia, ha realizzato il Velodrom e la piscina olimpica di Berlino, l'ampliamento della Corte di Giustizia dell'Unione Europea di Lussemburgo, l'Olympic Tennis Stadium a Madrid e la torre per la compagnia di assicurazioni Fukoku, a Osaka, e la risistemazione di piazza Garibaldi, a Napoli.[2]
«La prima peculiarità dello stile di Perrault, saldamente connesso ad un categorico bisogno di arricchire l'architettura, concerne l'eloquente interpretazione di alcuni spunti tratti dal minimalismo e dall'arte concettuale. In Dominique Perrault, il vocabolario della progettazione architettonica tende ad una riduzione della sintassi, non della morfologia. La seconda riguarda il suo approccio aperto e flessibile, ben disposto ad accettare le incertezze, ma non i dogmatismi e la critica al ruolo privilegiato assunto dallo stile e dalla composizione nell'architettura moderna. La terza peculiarità mette in rilievo l'idea di come l'architettura possa essere concepita come parte di un paesaggio, entro la topografia delle relazioni fondamentali. La quarta dà particolare risalto alla sua esperienza con lo spazio e la materialità. Essendosi ispirato alla temperie modernista, le sue facciate vetrate, distaccate dalla struttura ed intensificate dalla luce, le sue creazioni in vetro o metallo […] sembrano essere un tributo alle tecnologie contemporanee, senza però mai risultarne sottomesse. L'innovazione spesso penetra il livello meramente ingegneristico.»
«Tutto l'operato di Dominique Perrault mette in discussione gli aspetti figurali dell'architettura, la sua capacità di fornire un significato, di costruire un'immagine dinamica intessuta nei valori sociali e culturali. […] La posizione di Dominique Perrault è in bilico tra il razionalismo, teso a postulare leggi per la composizione degli elementi tipologici, e lo strutturalismo, rivolto intensamente alla comprensione di una sintassi architettonica, in modo tale da aumentare le possibilità di interazione tra scale molto diverse di valori simbolici.»