Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
La distigmina, in genere commercializzata come sale bromuro di distigmina, è un inibitore della colinesterasi, reversibile, con azione farmacologica molto simile a quella della piridostigmina e della neostigmina, ma più prolungata nel tempo. Chimicamente la molecola è un composto quaternario di ammonio.[1]
Il composto non è in vendita in Italia, ma in alcuni paesi europei (ad esempio nel Regno Unito) è venduto dalla società farmaceutica Sanofi-Aventis con il nome commerciale di Ubretid nella forma farmaceutica di compresse contenenti 5 mg di principio attivo.
Farmacodinamica
Distigmina agisce inibendo in modo reversibile l'enzima colinesterasi. Questo suo effetto determina un'intensificazione ed un prolungamento dell'azione dell'acetilcolina, un mediatore chimico fisiologicamente presente a livello delle terminazioni nervose colinergiche sia nel sistema nervoso centrale (SNC) che nel sistema nervoso periferico (SNP).
In modo simile e sovrapponibile il composto comporta un'intensificazione dell'azione delle sostanze di tipo barbiturico e oppioide.
Farmacocinetica
Distigmina dopo somministrazione per via orale viene scarsamente assorbita dal tratto gastroenterico: la biodisponibilità si aggira intorno al 5% o meno.[2]
L'inibizione massima della colinesterasi plasmatica raggiunge un picco a 9 ore dalla somministrazione intramuscolare di distigmina bromuro e persiste per un'intera giornata.
Nel giro di 24 ore dall'intramuscolare il farmaco viene eliminato dall'organismo attraverso l'emuntorio renale in una percentuale pari al 50%.[3]
Dopo infusione endovenosa distigmina viene eliminata dall'organismo per l'85% con le urine e solo per una piccola frazione tramite escrezione biliare con le feci (4%).
A seguito di somministrazione orale la situazione si rovescia con l'88% del farmaco eliminato con le feci e solo il 6.5% con le urine.[2]
Usi clinici
È indicata nella prevenzione pre-e post-operatoria dell'atonia intestinalee dell'ileo paralitico.
Trova inoltre indicazione del trattamento della vescica neurogena[4][5] e nel trattamento della ritenzione urinaria post-operatoria (in quest'ultima indicazione appare più semplice e scevro da rischi il cateterismo vescicale).[6][7]
Il farmaco, in associazione con parasimpaticomimetici a breve durata d'azione, è stato utilizzato con successo nel trattamento della miastenia gravis.[8]
Effetti collaterali e indesiderati
In corso di trattamento si possono osservare diversi effetti avversi come sudorazione profusa, scialorrea, dolore addominale che può associarsi a diarrea. Alcuni soggetti riferiscono tenesmo vescicale, ovvero un bisogno continuo, quasi irrefrenabile, doloroso e spesso vano di mingere, associato a fastidiosa sensazione di calore e di bruciore urente.
Con relativa frequenza è stata anche segnalata l'insorgenza di miosi e di visione alterata. Raramente si possono verificare convulsioni[9] e disturbi di tipo parkinsoniano.[10]
L'effetto avverso di maggior rischio che si può verificare durante il trattamento con distigmina bromuro è il blocco neuromuscolare dovuto all'accumulo di acetilcolina a livello delle placche motrici.
Controindicazioni
Distigmina è controindicata nei soggetti con ipersensibilità nota al principio attivo oppure ad uno degli eccipienti utilizzati nella formulazione farmacologica.
Il farmaco è anche controindicato nelle ostruzioni spastiche o meccaniche del tratto gastrointestinale o urinario, nello shock post-operatorio grave e in caso di insufficienza circolatoria.
Nei soggetti affetti da bradicardia, ipotensione, angina pectoris, asma bronchiale, malattia di Parkinson, epilessia, ulcera peptica la somministrazione deve essere eseguita con cautela.[11][12]
Dosi terapeutiche
La distigmina è somministrata per via intramuscolare a distanza di 12 ore dall'esecuzione di un'operazione chirurgica al dosaggio di 500 µg. Tale dose è ripetebile ogni 24 ore finché l'intestino non torna a canalizzarsi (ripresa delle evacuazioni) e la vescica ristabilisce le sue normali funzioni (ripresa delle minzioni).
Il farmaco può essere anche somministrato per via orale, in genere a stomaco vuoto, in dosi di 5 mg al giorno (equivalente a una compressa), in alcuni casi aumentabili fino a 10 mg/die. Nel trattamento della vescica neurogena i medesimi dosaggi vengono assunti a giorni alterni.
Sovradosaggio
I sintomi e segni da intossicazione acuta da distigmina dipendono da un'eccessiva stimolazione colinergica.[13][14]
Un'eccessiva persistenza di acetilcolina può infatti condurre a broncocostrizione, bradicardia, ipotensione arteriosa, scialorrea, debolezza muscolare marcata, convulsioni, paralisi respiratoria, depressione respiratoria e coma da ipossiemia. Sono state descritte anche aritmie ventricolari.
La somministrazione di atropina come antidoto è specifica e molto efficace per mitigare i gravi effetti collaterali di tipo muscarinico.
Note
- ^ HP. Breuel, W. Bohn-Olszewsky; SJ. Engelsen; EM. Samhaber; H. Niklaus, Inhibition of acetylcholinesterase by distigmine bromide (Ubretid)., in Int J Clin Pharmacol Ther Toxicol, vol. 31, n. 5, Mag 1993, pp. 230-5, PMID 8100221.
- ^ a b TB. Vree, J. Waitzinger; A. Hammermaier; S. Radhofer-Welte, Absolute bioavailability, pharmacokinetics, renal and biliary clearance of distigmine after a single oral dose in comparison to i.v. administration of 14C-distigmine-bromide in healthy volunteers., in Int J Clin Pharmacol Ther, vol. 37, n. 8, Ago 1999, pp. 393-403, PMID 10475142.
- ^ H. Kikuchi, A. Sato; S. Tomita; M. Kano, [Intestinal absorption, organ and tissue distribution of 3H labelled distigmine bromide (true cholinesterase inhibitor) in rats and mice]., in Nihon Naika Gakkai Zasshi, vol. 60, n. 4, Apr 1971, pp. 299-304, PMID 5103723.
- ^ J. Yeo, P. Southwell; E. Hindmarsh, Preliminary report on the effect of distigmine bromide on the neurogenic bladder., in Med J Aust, vol. 1, n. 3, Gen 1973, pp. 116-20, PMID 4690345.
- ^ J. Yeo, P. Southwell; S. Rutowski; H. Marchant-Williams, A further report on the effect of distigmine bromide (Ubretid) on the neurogenic bladder., in Med J Aust, vol. 2, n. 6, Ago 1974, pp. 201-3, PMID 4424051.
- ^ J. Walsh, J. Bonnar, Distigmine bromide (Ubretid) for the prevention of urinary retention after vaginal hysterectomy., in J Obstet Gynaecol Br Commonw, vol. 79, n. 4, Apr 1972, pp. 377-8, PMID 5025144.
- ^ MD. Cameron, Distigmine bromide (ubretid) in the prevention of postoperative retention of urine., in J Obstet Gynaecol Br Commonw, vol. 73, n. 5, Ott 1966, pp. 847-8, PMID 5331476.
- ^ T. Ishikawa, Y. Sato, [Effects of distigmine bromide in myasthenia grauis]., in Nihon Ganka Gakkai Zasshi, vol. 71, n. 12, Dic 1967, pp. 2226-35, PMID 5627676.
- ^ CE. Handler, Convulsions after distigmine bromide., in Anaesth Intensive Care, vol. 10, n. 2, Mag 1982, pp. 168-9, PMID 6125110.
- ^ S. Sato, K. Nakamura; T. Nakahara; T. Yamamoto, [Distigmine bromide induced Parkinsonism. A case report]., in Rinsho Shinkeigaku, vol. 45, n. 8, Ago 2005, pp. 600-2, PMID 16180710.
- ^ H. Yamabe, H. Yasue; K. Okumura; H. Ogawa; K. Obata; S. Oshima, Coronary spastic angina precipitated by the administration of an anticholinesterase drug (distigmine bromide)., in Am Heart J, vol. 120, n. 1, Lug 1990, pp. 211-3, PMID 1972859.
- ^ M. Suzuki, T. Yoshii; T. Ohtsuka; O. Sasaki; Y. Hara; T. Okura; Y. Shigematsu; M. Hamada; K. Hiwada, Coronary spastic angina induced by anticholinesterase medication for myasthenia gravis--a case report., in Angiology, vol. 51, n. 12, Dic 2000, pp. 1031-4, PMID 11132996.
- ^ M. Tada, N. Fujita; M. Umeda; H. Koike; H. Nagai, [A case of acute distigmine bromide intoxication in the therapeutic dosage for treatment of underactive neurogenic bladder]., in No To Shinkei, vol. 56, n. 5, Mag 2004, pp. 415-9, PMID 15279199.
- ^ S. Yamanaka, I. Fujita; T. Murota; M. Kawakita; T. Matsuda, [Cholinergic crisis following administration of distigmine bromide: a case report]., in Hinyokika Kiyo, vol. 48, n. 1, Gen 2002, pp. 21-3, PMID 11868380.
Bibliografia
- (JA) Suzuki, Tanimura, Stability of distigmine bromine in aqueous solution, in Yakugaku Zasshi, vol. 90, n. 6, Tokyo, 1970, pp. 762-70.
- (DE) Hertting, G., Lillie, Ch.; Harbich, I., Excretion of radioactivity in rats after intravenous and oral administration of tritiated hexamarium, a long-acting cholinesterase inhibitor, in Arzneimittel-Forschung, vol. 18, n. 4, Vienna, 1968, pp. 479-81.
- (DE) Hohenegger, Lindner, Effect of the cholinesterase inhibitor Ubretid on diuresis and saluresis, in Wiener Klinische Wochenschrift, vol. 81, n. 45, 1969, pp. 823-4.
Altri progetti
|