Discussioni Wikipedia:Regole per la cancellazione/Archivio/20
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Se in una pdc è partita la votazione, il link alla modifica invece di portarti alla modifica della sezione della votazione, ti porta a quella precedente. Ho per le mani un caso in cui mi fa modificare, ad es., la sezione di proroga... In altre parole, ALLARME ARANCIONE! --Pequod76(talk)22:10, 15 giu 2011 (CEST)
Votazioni aperte da un admin o votazioni aperte da utenti con diritto di voto?
Quando si effettua una proroga della consensuale, appare la dicitura
Non riscontrandosi consenso, la discussione è prolungata fino alle 24:00 di "data di scadenza"; se entro tale termine non si sarà giunti ad una soluzione consensuale, un admin aprirà una votazione.
Il link indicato porta alla sezione delle istruzioni in cui si afferma
La modalità ordinaria richiede che la comunità dei Wikipediani si esprima esplicitamente sull'eliminazione o il mantenimento della pagina, attraverso una votazione. Tale modalità si attiva quando un utente che soddisfi i requisiti di voto dissenta sulla cancellazione della voce in modalità semplificata e avvii la votazione. Per passare alla modalità ordinaria, l'utente deve cliccare sull'apposito link e seguire le istruzioni che appaiono. In assenza di motivazione valida, il passaggio alla modalità ordinaria è nullo e viene ripristinata la modalità semplificata.
IMHO dell'admin che non riscontra sufficiente consenso. L'idea era di non lasciare all'arbitrio di un singolo l'apertura della votazione (l'admin interpreta responsabilmente un consenso), dato che il panorama rispetto alla vecchia pdc è profondamente mutato. Esiste forse un problema tènnico relativo alla protezione del link. --Pequod76(talk)20:10, 18 giu 2011 (CEST) p.s.: vedi qui
Per adesso non è necessario, dato che valgono le regole in fase di sperimentazione dove il punto è ben chiaro, e non quelle solite.--Kōjiparla con me14:05, 19 giu 2011 (CEST)
Casi palesi come questo possono essere chiusi in anticipo? Faccio notare che ad essere palese non è solo il consenso, ma anche il venir meno dei motivi di proposta di cancellazione (la voce era messa male => la voce è stata ben sistemata). Sono in pratica quei casi in cui un tempo si sarebbe chiuso subito. RupertSciamennaqual è il problema?22:53, 27 giu 2011 (CEST)
Ne avevamo già parlato qui, io avevo pure fatto una proposta concreta: introdurre la regola che solo in caso di proposta di chiusura con mantenimento della voce, se il consenso è manifesto e non si riscontrano obiezioni entro 48 ore dalla proposta di chiusura, a quel punto si può chiudere la pdc a tutti gli effetti anche senza aspettare che scada il termine di 7 giorni. --Guido (msg) 23:10, 27 giu 2011 (CEST)
Sì, me lo ricordo, ma la discussione si era poi focalizzata su altri aspetti (come quello della chiusura anziché dell'annullamento). Al di là dell'ampliamento, che riguarda questo caso specifico, ci sono delle pdc in cui risulta evidente che nessun utente interverrà in senso opposto al consenso raggiunto (eventualità per cui avevamo deciso di portare comunque le pdc a scadenza, anche in caso di consenso) e che quindi, dopo aver lasciato un margine di sicurezza, tipo un paio di giorni, è possibile chiudere tranquillamente. RupertSciamennaqual è il problema?23:20, 27 giu 2011 (CEST)
Contraddizione nelle procedure sperimentali
Le regole dicono "Interventi che non aggiungano elementi di fatto all'analisi della voce (quali ad esempio concordo con X, concordo con mi precede, quoto X) ... non influiscono sulla consistenza delle argomentazioni ... ; si consiglia pertanto se si inseriscono commenti del genere di differenziarli inserendoli nella forma small".
Il Template:Notecancellazione dice "Sono accettabili commenti che comprovino l'esistenza del consenso (concordo con l'opinione di...)".
Insomma, dire semplicemente che si è/non si è d'accordo conta o no? Per me ha ragione il template, il consenso si basa anche sui numeri. Quando entrambi i fronti hanno argomenti validi, di fatto "vince" chi ha più sostenitori--Bultro (m) 19:56, 6 lug 2011 (CEST)
Di fatto esprimere un mero sì non è un'argomentazione, però sono anch'io d'accordo con il template e mi sembra che c'era un certo consenso sulla considerazione che cmq anche il "voto" in fase consensuale, pur potendo rimanere inascoltato come tale dall'admin, attesta che la pdc è stata partecipata. --Pequod76(talk)00:09, 7 lug 2011 (CEST)
Quando chiudere: proposta
Invece di una scadenza "puntuale" della consensuale, quale quella attuale (h24.00), faccio una proposta: prevedere un "arco di tempo". In altre parole, potremmo fare così:
il settimo giorno della votazione, da mezzogiorno a mezzanotte gli admin possono chiudere le pdc.
Ciò ci consente di spalmare il lavoro su diversi admin (allo stato Koji è sovraccaricato da questa incombenza), intercettando i loro diversi orari di accesso consueti (se ne hanno di consueti).
Basterebbe che la frasetta che introduce la consensuale dica qcsa di simile a:
La fase consensuale può essere chiusa da un admin tra le 12.00 e le 24.00 del settimo giorno. La possibilità di commentare rimane aperta fino all'intervento dell'admin, anche se interventi specialmente significativi possono essere tenuti in conto dall'admin pur se espressi in extremis.
In altre parole, la scadenza è variabile e viene decisa dall'admin che chiude: corrisponde di fatto al suo intervento (cancellazione, mantenimento, proroga etc).
La cosa funzionerebbe analogamente per le proroghe, per cui anche quel testo introduttivo andrebbe riadattato.
Volendo, invece del ventaglio proposto, si può pensare ad ingrandirlo un tantino (h12.00 del giorno della chiusura-3.00 del giorno successivo).
Sottolineo infine che spalmare il lavoro di chiusura significa anche una certa trasparenza: l'attivarsi di quello o di quell'altro admin è più casuale (resta che Koji ha fatto un ottimo lavoro). --Pequod76(talk)01:59, 7 lug 2011 (CEST)
Premesso che questo "lavoro" non mi pesa affatto, non vorrei che la procedura si sbracasse troppo, e soprattutto ricordo che per gestire le consensuali non bisogna aver preso parte alle discussioni, cosa che riduce il numero di admin arruolabili. Io lascerei le cose come stanno (oggi ad esempio è passato Nicolabel, domani ci sarà pure quell'altro nottambulo di Sandrobt).--Kōjiparla con me02:33, 7 lug 2011 (CEST)
Tra l'altro, anche se per caso una sera non ci fossero admin liberi, non è che sarebbe un grande problema lasciare le procedure aperte qualche ora in più, fino alla mattina dopo.--Sandro_bt (scrivimi) 02:44, 7 lug 2011 (CEST)
rientro Sono d'accordo con la proposta di Pequod, per una serie di motivi: la scomodità dell'orario "mezzanotte" che di fatto limita il numero di potenziali admin che possono intervenire "alla scadenza"; l'opportunità di suddividere il carico tra più occhi e in un momento della giornata dove ci si può aspettare, oltre che una maggiore presenza di amministratori, anche la "lucidità" necessaria per una valutazione non frettolosa (non che Koji non sia stato lucido finora, anzi tutt'altro visto l'egregio lavoro e la mole svolta, ma a mezzanotte uno ha anche una giornata di lavoro alle spalle e la stanchezza fisica è un dato di fatto oggettivo, specie se si deve trarre una valutazione su una discussione particolarmente controversa). La cosa non "sbracherebbe" la procedura e anzi potrebbe portare qualche piccolo strumento di aiuto in più: per esempio, un bot (senza privilegi di admin) potrebbe "passare" a mezzanotte per mettere nella pagina di discussione della PdC un avviso del tipo "la discussione è conclusa", col vantaggio a) di evidenziare automaticamente il termine dei giochi, b) di consentire in modo molto semplice e efficace il controllo della cronologia per eventuali interventi "fuori tempo massimo", facilitando anche il compito dell'admin che deve tirare le somme. In fin dei conti, le voci in PdC rimangono per una settimana, se al termine della discussione canonica rimangono lì qualche (sottolineo: qualche) ora in più, non mi sembra questa gran sbracatura, fermo restando che entro l'ora di scadenza (mezzogiorno? le 15?) tutto deve esser concluso come si deve.--L736El'adminalcolico09:06, 7 lug 2011 (CEST)
Non vedo il motivo per tenere un orario fisso per la chiusura. Direi che la discussione termina e mezzanotte, e poi viene chiusa quando passa il primo admin (che è come il Natale, quando arriva arriva)
Se un commento arrivato dopo la mezzanotte fa ribaltare il risultato della discussione significa che era talmente importante da dover essere preso in considerazione. Sarebbe una stupida burocrazia dire "hai dimostrato che questa voce andrebbe tenuta, e invece io la cancello perché il tuo commento è arrivato alle 00:10"
Appunto: se un admin passa a mezzanotte e chiude con una decisione, il commento importante al punto da riaprire i giochi verrebbe perso, con questo sistema invece si potrebbe tenere nel dovuto conto - faccio notare che non è stato detto da nessuna parte che gli interventi "fuori tempo massimo" vadano cancellati o ignorati. --L736El'adminalcolico11:25, 7 lug 2011 (CEST)
Avanzo due ideuzze.
Visto che per chiudere una pdc non bisogna avervi partecipato, allargare la platea di admin papabili per le pdc in chiusura non può che essere un bene.
@Sandrobt: sì, l'idea è esattamente e letteralmente di spostare la chiusura a mezzogiorno, anche se più epsilon (e dichiaratamente più epsilon). Stare sulla mezzanotte significa non avere nessuno (o quasi nessuno) con cui interloquire. Quindi concordo con Jalo, però dico "perché 'sta roba la dobbiamo fare di notte?" --Pequod76(talk)13:43, 7 lug 2011 (CEST)
Perché di notte le bocce sono realmente ferme, mentre spostando la chiusura in pieno giorno si rischia di intervenire con una discussione ancora accesa con maggiori probabilità di lamentele e rimostranze, inoltre il "più epsilon" è una sbracatura e il bot una complicazione in più; e tutto questo senza che sia emerso un problema reale. Direi di mettere un freno a questo impeto riformatore: non c'è scritto da nessuna parte che le pdc devono essere chiuse a mezzanotte, succede di fatto perché io sono attivo di più in quelle ore e quindi le chiudo, ma quando non lo faccio c'è sempre qualcun altro che lo fa, anche al mattino, quindi sta storia di fissare un orario la trovo inutile e semmai dannosa.--Kōjiparla con me15:04, 7 lug 2011 (CEST)
Ma io dico proprio di togliere il termine massimo. Succederà prima o poi che non si trova in tempo qualcuno che la chiuda, magari perché i pochi admin che ci si dedicano hanno tutti partecipato alla discussione, o perché a ferragosto organizziamo una wikigita al mare. Scadrà il termine e qualcuno si appellerà alla regola dicendo che la discussione non è più valida. Togliamo 'sto termine massimo, e diciamo solo che a partire dalla mezzanotte un admin può chiudere la discussione. Punto Jalo15:06, 7 lug 2011 (CEST)
Siamo perfettamente d'accordo, ed è già così, a mezzanotte scade il tempo e la pdc è chiusa, ma le operazioni amministrative non sono soggette a termine. Sembra che sia così perché mi trovo spesso a chiuderle in "tempo reale", ma se volete non lo faccio e le chiude il primo che passa la mattina. Siamo di fronte al classico "falso problema".--Kōjiparla con me15:16, 7 lug 2011 (CEST)
No, imho prosegui come sei abituato a fare, ché problemi non ne dà. Io pensavo che se si dice la scadenza è mezzogiorno, le bocce sono ferme (le lamentele non mancano di giungere il giorno dopo): quando son ferme lo dice la policy. E pensavo anche che avere una comunità desta fosse un valore: penso che siano di più gli utenti collaborativi che quelli pronti solo a polemizzare. Non so poi se lo avevo precisato, ma non è affatto necessario coinvolgere i bot. Insomma, la proposta non era tesa a risolvere un problema, quanto a migliorare un sistema, ricorrendo ad una prassi che imho ha diversi buoni punti a suo favore. :) --Pequod76(talk)15:42, 7 lug 2011 (CEST)
Non lo metto in dubbio, però è un sistema che funziona bene da anni. Lascerei le cose come stanno, senza imporre alcuna fascia oraria per le operazioni di routine e con la classica mezzanotte come dead-end per le aperture-discussioni-votazioni.--Kōjiparla con me17:06, 7 lug 2011 (CEST)
Be', funziona da anni la scadenza secca con le votazioni.
Pongo cmq una questione parallela: analizzare una consensuale non è banale, lo sai meglio di me. È investire un tempo decisamente diverso da quello necessario per ratificare una votazione. Ti DEVI leggere la voce in certi casi, ti devi cercare le argomentazioni. A volte mi preoccupa l'idea di spendere questo tempo e poi conflittare o essere conflittato da altro admin: possiamo fare che quando un admin decide di prendersi cura di una chiusura, innanzitutto protegge? Una sorta di WIP... --Pequod76(talk)17:41, 7 lug 2011 (CEST)
Mi è capitato più volte di non accorgermi della protezione già applicata, per questo lo dico. Se non un template, un segno grafico a fianco alla pdc nel log che segnali la valutazione in corso.--Kōjiparla con me22:30, 7 lug 2011 (CEST)
Hai ragione. Però il segno grafico penso sia difficile renderlo efficace, visto che MauroBot passa ogni mezz'ora se non sbaglio e cmq non ho capito come farebbe l'admin a segnare la pdc che sta affrontando. O usiamo lo stesso WIP informalmente o una variazione? Aspettiamo proposte! :D
A Mauro chiederei la seguente: di segnare nel log le pdc che abbiano una proposta di chiusura da più di 48h. Se la cosa ci piace, sarebbe ancora più importante revertare inserimenti illogici di {{chiusura}} come quelli di recenti pdc. Trovo che sia cmq una marca interessante: per la regoletta delle 48 ore, per alcune pdc possiamo chiudere con un po' di anticipo. --Pequod76(talk)01:28, 8 lug 2011 (CEST)
E' che c'è un piccolo problemino: la pagina va protetta solo se la procedura viene chiusa, mentre se viene data una proroga o aperta la procedura la pagina non va protetta. Volendo si potrebbe fare in questo modo: la prima cosa che fa il sysop è proteggere la pagina, poi dà un'occhiata cercando di capire se c'è consenso, se c'è chiude e lascia protetto, se non c'è prorogo/apre la votazione e poi sprotegge la pagina.--Sandro_bt (scrivimi) 03:12, 8 lug 2011 (CEST)
Rispetto a questo problemino, dobbiamo sincerarci di una cosa: se MauroBot dovesse archiviare tra le concluse una procedura perché protetta "temporaneamente" e poi l'admin decide di prorogare (e quindi di sproteggere), il bot ripristina la pdc? La rimette cioè tra le procedure in corso? Se lo fa, imho il trucchetto di Sandro (mettere {{protetta}} in template:cancellazione/proposta e quindi far apparire il lucchetto rosso che evidenzia che la pdc è già presa in carico) può fare le veci del "WIP" di cui si diceva. --Pequod76(talk)14:13, 8 lug 2011 (CEST)
Effettivamente il bot potrebbe dare qualche problemino, più tardi chiedo a Mauro cosa fa esattamente il bot così si può studiare una soluzione funzionante.--Sandro_bt (scrivimi) 21:58, 10 lug 2011 (CEST)
Allora, ho chiesto e il bot effettivamente segnerebbe quelle procedure come chiuse, ma dovrebbe tutto tornare a posto dopo che la pagina viene sprotetta (entro 30 minuti, visto che il log viene aggiornato ogni mezz'ora). Dovrebbe essere un po' più rapida di mettere un avviso in cima alla voce, ma non so se sia davvero il caso di fare in questo metodo.--Sandro_bt (scrivimi) 03:30, 24 lug 2011 (CEST)
Avviso al progetto 2
Ritorno su questo trand più vecchio con spirito opposto a quello dell'Avversariǿ. Poiché con la nuova procedura è fondamentale produrre argomentazioni ragionate, chi è estraneo all'argomento della voce potrebbe non cogliere alcuni aspetti importanti. Proporrei quindi una modifica della frase in senso opposto a quello proposto inizialmente. Sono sicuramente per togliere la premessa: "Soprattutto nei casi più dubbi o controversi", ma sarei favorevole a che la segnalazione ai progetti di riferimento sia resa obbligatoria e pesi sulla "durata" della segnalazione. Se manca, la segnalazione viene prolungata e riparte dal momento in cui avviene la segnlazione. Questo per due ragioni:
Lo scopo princiale della procedura è rimuovere i contenuti non enciclopedici, ma le motivazioni possono essere anche di altra natura: sulla qualità di contenuti o la prolungata assenza di fonti. La segnalazione ai progetti permette di recuperare - se ce n'è la volontà e la possibilità - queste voci, purché si dia tempo agli altri di intervenire. Se la segnalazione non è tempestiva, quindi, si perde tempo utile.
Anche nel caso di "dubbio di non enciclopedicità", chi propone la voce per la cancellazione ha avuto tempo per argomentare e farsi un'opinione - giusta o sbagliata che sia - sull'aargomento della voce stessa. Chi legge può aver bisogno di alcune ore o giorni per ragionare sulla voce prima di argomentare computamente il mantenimento o la cancellazione, questo anche se è informato di alcuni aspetti dell'argomento (se cioè partecipa alle attività del progetto relativo). Anche in questo caso, una segnalazione tardiva può danneggiare la discussione.
Mi sembra che già adesso i progetti, alcuni per lo meno, monitorano già in automatico o in semi-automatico le voci rilevanti che sono in fase di PdC (nelle pagine del progetto o di discussione del progetto ci sono gli elenchi delle voci pertinenti attualmente in PdC). Quello che mi lascia perplesso è l'approccio per cui se "gli specialisti" non vengono chiamati in causa, la discussione tra gli altri utenti è come se non si fosse mai svolta. Tra l'altro, vedendo come vanno le cose nella realtà, mi sembra che i progetti o gli appartenenti ai progetti già adesso intervengono eccome dove la voce in PdC è di pertinenza e dove non intervengono o sembrano non intervenire è nei casi di silenzio-assenso. Mi sembra che questa proposta non porti in realtà nessun vero valore aggiunto e che si tratti solo di un avvitamento burocratico di cui onestamente mi sfugge l'utilità. --L736El'adminalcolico14:22, 7 lug 2011 (CEST)
Contrario a invalidare pdc per le quali non sia stato avvertito il/i progetto/i competente/i: è avvitamento. Piuttosto, andrebbe implementato il sistema di categorizzazione automatica delle voci in pdc per argomento: assicuriamoci che almeno gli argomenti più importanti siano presi in considerazione e, a seguire, che tutti i progetti abbiano un sistema per segnalare in un box le pdc in quel momento in corso. --Pequod76(talk)14:39, 7 lug 2011 (CEST)
Ok per il box, ma - sarò io che non so dove guardare - nei progetti che seguo non ho mai avuto l'occasione di ricevere l'informazione attraverso tale strumento, né ho modo attraverso il software standard di mediawiki di tenere gli inserimenti nelle categorie tra gli osservati speciali, che richiede strumenti aggiuntivi o così mi è parso di capire. L'unico modo in cui mi è capitato di saperlo è stato attraverso segnalazione diretta al bar del progetto o perché mi è capitato di controllare l'elenco delle procedure in corso. Voci "controverse" sono state anche recentemente proposte per la cancellazione avvisando magari un autore poco attivo. Io non vedo i Progetti come l'insieme di fan sfegatati di un certo argomento, disposti a difenderlo a spada tratta, ma come persone che, da interessate, possono apportare elementi importanti per la valutazione della voce - in positivo o in negativo - sulla quale è la comunità a decidere. Se vogliamo dare valore alla discussione rispetto alla "conta", e condivido questa scelta, non possiamo non pretendere che le persone sappiano di quel che scrivano; ma questa, probabilmente, è una mia opinione e pure non condivisa. Grazie dell'attenzione, ad ogni modo. --Harlock81 (msg) 16:01, 7 lug 2011 (CEST)
PS: Se non ricordo male, in una delle proposte di riforma della PdC, si proponeva di svolgere addirittura una prima procedura entro il progetto di riferimento della voce. Beh, quel che chiedo in fondo è che il ruolo dei progetti non sia marginalizzato, ed al momento quella frase lo fa... Se poi ci sono progetti che "travalicano" il loro ruolo (da qui credo anche l'esigenza della richiesta di Avversariǿ ad inizio pagina), allora forse sarebbe da discutere del problema e non metterci la pezza sbagliata. (Naturalmente, secondo la mia opinione). --Harlock81 (msg) 16:11, 7 lug 2011 (CEST)
No, ma infatti io non parto affatto dal presupposto che i progetti siano covi di malintenzionati. Ritengo però che proporre una voce per la cancellazione sia (o deve essere) fondamentalmente un'attività di servizio e che, essendoci semplici strumenti disponibili, non è il caso di inserire ulteriore aggravio, e persino "pena annullamento". La cat di riferimento è Categoria:Pagine in cancellazione per argomento: guarda ad es. com'è sistemata al progetto filosofia. Questo è lo strumento da usare imho. Per questo dico: assicuriamoci che tutti i progetti maggiori lo utilizzino e che l'albero delle categorie sia orchestrato a dovere. --Pequod76(talk)17:02, 7 lug 2011 (CEST)
Pagine in cancellazione per argomento
proposta per la gestione dell'albero delle Pagine in cancellazione per argomento (che indichiamo come cat principale dell'albero in considerazione):
cancellare Pagine in cancellazione - cultura e spostare arte nella cat principale.
chiedersi se serva una cat Pagine in cancellazione - personaggi fittizi.
Questo quanto ai dettagli: più in generale, per fluidificare il funzionamento di notifica ai progetti, imho è il caso di semplificare l'albero. Avere una cat Pagine in cancellazione - onorificenze... perché? Serve davvero?
Vi chiederete allora perché proporre una cat per i personaggio fittizi. IMHO gli enti di finzione (luoghi, personaggi, mondi...) sono effettivamente una categoria a parte. Ah, vedo che esiste pagine da cancellare - immaginario...
E semplificare, cosa significa? Fondamentalmente che un progetto, per coprire il ventaglio dei suoi interessi, deve indicare nel box poche cat di pagine in cancellazione.
Ad ogni modo, scrufuliando la cat principale, cosa si può semplificare?
eliminare cultura, come detto
eliminare cucina: va bene la sola alimentazione
eliminare le cat per chiese, stadi, ospedali: bisogna piuttosto proporre due arg: architettura e religione, architettura e sport o architettura e medicina... cmq non credo che siano usate queste cat di ospedali in cancellazione. Piuttosto che creare cat specifiche (con l'utente che non sa quali sono effettivamente all'opera e quali da creare), invitiamo ad usare due parametri argomento quando è il caso.
eliminare Disney
eliminare tutte le sottocat di pagine da cancellare - geografia
abbiamo nautica e marina: ridondanza?
eliminare neopaganesimo
eliminare professioni
eliminare software libero
dubbio: eliminare telecomunicazioni in favore di ingegneria?
Adottate queste misure, mi pare che manteniamo cmq cat razionali per tutti i maggiori argomenti. Se ne manca qcno, segnalate.
Insucuro sull'eliminazione della cat "professioni", al limite rinomiarla come "Lavoro" (pur non essendoci un progetto) e renderla sottocat di "società"
Insicuro sull'eliminazione delle sottocategorie di "geografia": il numero di voci interessato è potenzialmente enorme ed esistono i sottoprogetti.
Insicuro sull'eliminazione dalla cat "telecomunicazioni", al limite rinominarla come "telematica" (pur non essendoci un progetto; non sempre corrisponderebbe ad ingegneria)
"Botanica" e "Zoologia" dovrebbero essere sottocategorie di "biologia"
La cat "natura" cosa dovrebbe contenere? Da chi essere seguita?
La cat "urbanistica" da chi sarebbe seguita? (al limite "architettura"?)
La cat "archeologia" dovrebbe essere sottocat della cat "storia"
"fantascienza" e "fantasy" non sono "immagniario"?
Inotre credo sia più utile srivere in Wikipedia:Regole per la cancellazione#Segnalazione la possibilità di usare anche |arg2= nonostante nelle istruzioni del tmp sia già detto. Ho visto persino polemiche su chi ha usato una cat di un progetto pittosto che un'altra (come "Informatica" al posto di "calcio" per un sito di calcio o "eventi" al posto di "religioni" per una festa religiosa). — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da T137 (discussioni · contributi) 23:13, 7 lug 2011 (CEST).
Ok, ti chiedo qualche dettaglio sul tuo feedback:
Professioni: di che voci parliamo esattamente? In generale, trovo che sia importante trovare nomi facili da "presumere", per coloro che magari non conoscono la cat di cui discorriamo.
Sono sempre dell'idea che chi segue un sottoprogetto DEVE seguire il progetto papà. Se esiste la categoria pagine in cancellazione - Sicilia ma non Molise, Lombardia sì, Piemonte no, Calabria sì... diventiamo pazzi. Uno deve poter mettere una cat sensata senza patemi. Un'altra controindicazione di queste sottocat: chi ha detto che una voce in cancellazione su un comune calabro debba interessare solo il progetto Calabria? È una voce di geografia? Allora coinvolgiamo tutti gli utenti del progetto geografia, al di là dei loro sottointeressi o della loro regione di provenienza.
Telecomunicazioni: lasciamola, non ho la competenza sufficiente per dire di toglierla.
Sottocat di biologia: anche qui taccio.
natura: d'accordo con te: o si tratta di ecologia o di geografia o di botanica, I suppose.
urbanistica: la lascerei, raccomandando al progetto architettura di tenerla d'occhio.
archeologia: tutto sommato si può fare a meno di riprodurre qui la struttura dellì'albero di ns0: parliamo di cat di servizio, per cui quasi è più importante la rintracciabilità. Va persino bene metterle tutte sullo stesso piano gerarchico.
immaginario: ok, meglio generalizzare: l'importante è far sapere in giro il nome delle cat e che ogni progetto scelga quali controllare in box dedicato. --Pequod76(talk)01:44, 8 lug 2011 (CEST)
Rispondo (è solo la mia opinione):
Voci su professioni o su associazioni sul lavoro e su ciò inerente al mondo del lavoro (si veda il portale); non è indispensabile ma vedo difficile trovare una collocazione alternativa per varie ipotetiche voci;
Questa è la tua (da me condivisa) idea, ma non tutti la pensano (e fanno) allo stesso modo; secondo un discorso del genere sarebbe da svuotare anche la categoria "sport" (!); al limite sì alla cancellazione delle sottocat regionali italiane ma no a quelle nazionali (l'assenza delle altre è dovuta IMHO all'assenza di grandi necessità ed innumerevoli voci, si può sempre aggiungere);
Semplicemente mi è difficile vedere un altro argomento che abbracci le molte voci inerenti (compresi i protocolli trasmissivi, gli ISP, i migliaia di cellulari, ecc.)
semplice questione d'ordine
OK
la mia unica preoccupazione e che non inserendola in un argomento con un progetto che se ne possa occupare, nessuno la controlli
Come si preferisce; l'importante è l'ordine e la praticità
OK
Aprendo l'albero dal template e vedendo tante cat, può risultare scomodo e più lungo trovare quella più appropriata (è una cat, od una sottocat?, si chiamerà X o Y? da trovare in tempi rapidi per il lavoro sporco ma adatto ed ottimizzato per lo scopo), per questo direi IMHO che accorpare in sottocat alcuni argomenti potrebbe essere utile. --T137(varie ed eventuali - @) 02:07, 8 lug 2011 (CEST)
Ok, continuo feedback, non punto per punto:
Professioni: quelle papabili per la cancellazione saranno casi rarissimi: di quali voci su mestieri pensiamo siano a dubbio enciclopedicità? IMHO è un caso estremamente raro. Se cmq si verificasse, ci sarà certamente una categoria più adatta. Non zo.
Per quanto riguarda le sottocat e la loro rintracciabilità: le cancellazioni vengono per lo più proposte attraverso il menu a tendina generato dal tastino CANC SEMP della barra degli strumenti. Questo menu pesca dalla cat principale gli argomenti da proporre (e te li ordina alfabeticamente). Se la testi, vedrai che "sport" non c'è. Perché? Perché è una sottocat di "società". IMHO non è affatto una buona cosa. Se invece uno non dovesse usare il menu a tendina e volesse conoscere quali argomenti papabili sono a disposizione, in assenza di sottocat può semplicemente fare un colpo di ctrl+F e trovarla facilmente. In presenza di sottocat deve immaginare una struttura di sottocategorizzazione che non è affatto scontata. Esperienza mia: finisce che il modo più veloce per capire se la sottocat esiste o meno è digitare l'URL manualmente. E non è il massimo. Per questo, ribadisco che, trattandosi di categorie di servizio e dovendo queste cat di pagine in cancellazione essere poche, la cosa migliore è prevedere poche cat in un unico livello gerarchico. Se ragionevolmente pensiamo che sia auspicabile avere una categoria:Pagine in cancellazione - Italia o una categoria:Pagine in cancellazione - calcio - e lo posso anche capire - si può categorizzarle sia in categoria:Pagine in cancellazione per argomento sia in una delle altre cat: in tal modo risulta gerarchicamente su due livelli: poco male!! :D
telematica: mi sembra un buon nome.
urbanistica: deve occuparsene il progetto architettura. Può poi essere seguita da altri progetti.
Faccio una cosa: scrivo un "precettino" a tutti i progetti che val la pena contattare per un loro parere sulla questione. Dopodiché operiamo di conseguenza, anche attraverso cancellazioni di cat inutili. --Pequod76(talk)14:35, 8 lug 2011 (CEST)
La messa in cancellazione di voci relative a piante animali o, in generale, esseri viventi è un evento piuttosto raro, perciò ritengo inutile lo sdoppiamento di una categoria per la zoologia e una per la botanica. Peraltro resterebbero esclusi tutti i microrganismi. Io userei un'unica categoria (es. forme di vita oppure semplicemente biologia). All'interno del progetto ci sarà qualcuno che si rimboccherà le maniche all'occorrenza. Piuttosto, ieri c'era classificata una PDC nell'ambito della zoologia, ma la categorizzazione era del tutto fuori luogo: è vero che menzionava un cavallo e il titolo della voce era il nome di quel cavallo, ma il contenuto c'azzeccava come il cavolo a merenda. --Furriadroxiu (msg) 15:15, 8 lug 2011 (CEST)
Per intenderci, una voce che tratta del cavallo di Caligola non è una voce di zoologia, è una voce di storia, così come una voce su Lassie è una voce di cinema, non di zoologia --Furriadroxiu (msg) 15:16, 8 lug 2011 (CEST)
IMHO rimuovere "zoologia" e "botanica" (anche se ci sono state voci in cancellazione categorizzabili lì dentro, come razze di animali senza riscontri, tecniche di botanica manualistiche, voci minime su specie viventi, ecc.). Vorrei anche un parere sulla cat "natura": si cancella? --T137(varie ed eventuali - @) 01:54, 9 lug 2011 (CEST)
Ho cancellato "zoologia", "botanica" e "natura". Aspettiamo altri feedback e proseguiamo con la razionalizzazione draconiana. XD --Pequod76(talk)04:24, 9 lug 2011 (CEST)
Valutazione delle argomentazioni
Durante la votazione in questa procedura di cancellazione ho espresso (a sproposito) un parere, siccome la sede opportuna è qui ricopio pari pari il mio intervento.
«probabilmente mi tirerò dietro gli strali di amministratori e non solo, ma credo che questa votazione sia un'ulteriore prova che la modalità di PdC attualmente in vigore si discosti molto poco da quella precedente, se non per i tempi più dilatati. Qui si è arrivati alla votazione nonostante altri utenti abbiano giustamente sottolineato come l'atleta (non certo un campione almeno per ora, sia chiaro) rientri nei parametri per le biografie degli sportivi, con il risultato che la PdC in questione si sarebbe dovuta annullare ancor prima della proroga. In altri casi (leggasi cancellazione di pagine di alcuni vescovi) nonostante le motivazioni al mantenimento fossero spesso impalpabili e comunque sconfessate durante la discussione (dimostrando che quelle motivazioni non danno diritto all'enciclopedicità), nessuno si è accollato l'onere di farlo notare agli oppositori delle PdC in questione, ma si è dato corso per intero all'iter delle PdC medesime giungendo quindi alle votazioni (dove i favorevoli alla cancellazione, nonostante fossero la maggioranza, non hanno raggiunto il quorum dei 2/3 dei votanti richiesto). Scusate lo sfogo.»
Ribadisco che quello è stato lo sfogo del momento, reputo l'idea di giudicare gli argomenti e non la “conta dei pro e contro”, molto più sensata per entrare nel merito delle PdC e capisco anche che dover prendere una posizione (sulla base comunque delle argomentazioni) di alcune discussioni “calde” per gli amministratori non sia certo semplice, ma credo che amministrare voglia dire, a volte, dover prendere decisioni invise a buona parte degli amministrati. Per completezza di informazioni segnalo che le PdC relative ai vescovi cui mi riferisco sono questa, questa e quest'altra. --Lord of Wrath (msg) 16:00, 8 lug 2011 (CEST)
La tua valutazione è smentita dai dati, che vedono moltissime consensuali chiudersi prima della votazione; in percentuale le votazioni non arrivano al 50% delle consensuali. Non puoi prendere ad esempio le sole pdc cui prendi parte. Quanto alla valutazione delle argomentazioni, apposta è compito di utenti estranei alla discussione gestirle, altrimenti i giudizi sarebbero dati con la stessa tua inevitabile parzialità.--Kōjiparla con me16:42, 8 lug 2011 (CEST)
Scusami, probabilmente mi sono spiegato male, non voglio certo mettere in dubbio le basi su cui poggiano queste nuove PdC, ma discutere alcuni casistiche particolari. Per essere chiari quelle dove ci sono levate di scudi da parte non del singolo proponente o di una ristrettissima cerchia di utenti, ma dove gli utenti che si sentono toccati dalla discussione sono molti e dai pareri (e fedi) contrastanti. Per quanto concerne la parzialità confermo di esserlo io, ma non le motivazioni che ho scritto (Es. Piller Roner: se uno rientra nei criteri è corretto che la procedura sia annullata. Es. Bianco: se non si portano fonti terze e attendibili che attestino l'enciclopedicità di qualcuno che automaticamente enciclopedico non è, per la comunità e non per me solamente, e cioè l'essere vescovo e nunzio apostolico, vuol dire che non si è portata una motivazione adeguata per la PdC).--Lord of Wrath (msg) 17:05, 8 lug 2011 (CEST)
Il punto è che l'admin deve prendere atto di un chiaro consenso, e se questo non emerge in modo univoco l'unica via è la votazione.--Kōjiparla con me18:04, 8 lug 2011 (CEST)
Il fatto è che già così molti utenti si sono lamentati che gli admini hanno "troppo potere" (mi si perdoni se parafraso il pensiero di qualcuno), sarebbe un inferno se ora come ora assegnassimo agli admin la decisione anche laddove non c'è consenso palese (si tenga presente che non è impossibile, su diverse wiki fra cui en lo fanno con ottimi risultati). In un futuro probabilmente lontano io vedo l'eliminazione totale delle votazioni come un obbiettivo da raggiungere, ma al momento è possibile solo questa soluzione ibrida. Se un gruppo di utenti fa muro, non resta (purtroppo) che votare. In ogni caso si evidenzia ancora una volta l'assurdità dell'affermazione che le votazioni siano un sistema oggettivo. RupertSciamennaqual è il problema?18:32, 8 lug 2011 (CEST)
Non entro assolutamente nel merito delle votazioni specifiche, anche perché in alcune di esse ho votato, però voglio fare una precisazione di ordine generale riguardo la pdc riformata: se un gruppo di utenti fa muro, deve comunque cacare delle argomentazioni. Fare muro come tale non è un'operazione che riesca a sbriciolare un consenso. Certamente "consenso" è un concetto scottante, ma se a fronte di una proposta di cancellazione nessuno tra quelli che si oppongono riesce ad articolare una argomentazione dirimente, evidentemente la cancellazione è una via da considerare seriamente. Se qcno la butta in fuffa per arrivare alla votazione, semplicemente va segnalato tra gli utenti problematici. --Pequod76(talk)22:41, 8 lug 2011 (CEST)
Ripeto una cosa che vede molti d'accordo ma che credo sia importante ricordare. Le nuove procedure non devono diventare un'"agonia per le voci". Devono essere un luogo dove cercare il consenso. Al termine dei sette giorni uno dei mille admin di turno (ce ne sono con filosofie opposte e bilanciate: dagli "spazzini acerrimi" ai "rigattieri") ai quali è stata data la fiducia della comunità per ruoli molto più delicati come le cancellazioni immediate o i blocchi utente, dovrebbe fare di tutto per valutare in scienza e coscienza il polso della discussione e decidere. Prolungare semplicemente la discussione o - peggio - andare ai voti vuol dire fare una semplice fotocopia delle vecchie procedure, ma che durano di più, accendono di più gli animi e si prestano a maggiori manipolazioni (pro o contro la voce). Solo così facendo si possono consolidare le nuove procedure e far sì che rispecchino il consenso e non il voto, e non siano più manipolabili. L'azione di un admin può essere contestata e rivista: una votazione (+ / -) manipolata ma "formalmente corretta" è praticamente impossibile da contrastare senza una valutazione umana. Questo, infatti, è il sistema in uso su en.wiki e su Commons. E funziona. --Lucas ✉ 23:57, 8 lug 2011 (CEST)
"funziona" e' una parola un po' grossa, su commons la maggior parte delle cancellazioni (in alcuni giorni la totalità) riguarda problemi di copyright o simili (es libertà di panorama, differenze di legislazione tra stati, possibile malafede dell'uploader o sospetto Flickr washing), e li' c'e' poco da discutere o da valutare. Su en.wiki hanno criteri in alcuni campi ben piu' ampi che da noi (cancellazioni come quelle dei calciatori di serie B, Vescovi, ecc... di la' finirebbero con l'annullamento e lo speedy keep) e nonostante questo qui e qui ci sono decine di richieste di undelete alla settimana, per buona parte accolte, il che vuol dire che in ogni settimana ci sono state decine di chiusure "a consenso" che altri admin, differenti da chi ha chiuso, consideravano errate... --Yoggysot (msg) 06:21, 9 lug 2011 (CEST)
Hai ragione, Koji, a dire che serve il chiaro consenso, ma è proprio quello ciò che contesto in queste PdC. Per me il consenso non c’è quando le argomentazioni vengono contrastate da un “sentire personale” che, per quanto legittimo, non sposta il peso della discussione.
Detto questo concordo con l’idea di un possibile "inferno” se è un amministratore (nel suo ruolo e quindi con le facoltà lui concesse) fosse entrato nel merito delle PdC. Probabilmente sarebbe stato bersagliato dalle critiche e qualcuno magari avrebbe anche potuto rivendicare la sua wikitesta. Ma non dimentichiamo che l’amministratore è scelto dalla comunità e di questa ha l’approvazione e se si muove rispettando linee guida e pilastri il suo agire, per quanto possa essere inviso, non potrà che essere criticato con argomentazioni fallaci (e se viene commesso un qualche errore in buonafede lui, o chi per lui, può sempre rimediare). --Lord of Wrath (msg) 11:32, 9 lug 2011 (CEST)
Caro Lord of Wrath, a fronte di chi si sente garantito dalla asettica ottusità delle votazioni, io sono favorevole ad un sistema in cui l'admin prende decisioni "forti": ha una responsabilità e una wikitesta. Ma allo stato un consenso comunitario verso questo tipo di impianto non è stato saggiato. Ovviamente non parlo di monarchia assoluta. Credo sia stata già una bella conquista poter sperimentare una pdc a consenso. Insomma, per dirti che imho Koji non è admin che si risparmia inferno, ma allo stato siamo rimasti che se il consenso non è chiaro si vota. Quindi si tratta di una questione di valutazione, non di tempra. --Pequod76(talk)13:03, 9 lug 2011 (CEST)
Ma infatti con questo ultimo commento non volevo fare le pulci a Koji su come si sia comportato, forse ho sbagliato nel mio incipit che può essere fuorviante, ma mi sono rivolto a lui perchè ieri avevamo iniziato la discussione che, per motivi che nulla centrano con quest'ultima, avevo dovuto abbandonare, e mi ero prefissato di rispondergli al mio prossimo collegamento su wiki. La risposta a Koji e la mia visione sull'operato di qualunque admin in questa particolare situazione sono certamente correlate, ma non consequenziali, e non era mia intenzione muovere critiche alla "stoffa" dell'admin stesso. --Lord of Wrath (msg) 14:07, 9 lug 2011 (CEST)
Assolutamente. Mi premeva discettare sul tema e cmq stavo cogliendo le tue parole appunto come riflessioni sulla cosa in generale e non un fare le pulci ad una specifica situazione o ad un certo admin. --Pequod76(talk)14:33, 9 lug 2011 (CEST)
(fc) Yoggi, quelli che hai detto a me paiono sintomi di maturità del sistema. Ergo = funziona. --Lucas ✉ 15:50, 9 lug 2011 (CEST)
Vorrei sottolineare che il consenso è concetto sfuggente e complesso: sfuggente perché non è sempre facile capire dove sta in una discussione lunga e articolata, complesso perché inevitabilmente si compone di un aspetto qualitativo e di un aspetto quantitativo. Per essere chiari, nella gestione delle consensuali conta anche il numero delle opinioni: se c'è un'argomentazione sensata e non ancorata a mere valutazioni emozionali in un senso e nell'altro, il consenso si determina tenendo anche conto di quanti utenti hanno sottoscritto l'una o l'altra argomentazione, c'è poco da fare. E mi sembra inoltre ovvio che l'admin non abbia alcuna competenza per decidere quale delle due argomentazioni antitetiche sia migliore, ma debba limitarsi a riscontrarne una sostanza pur che sia. Almeno così io interpreto la funzione nello specifico.--Kōjiparla con me16:38, 9 lug 2011 (CEST)
Se tutto si riduce a contare il numero di opinioni non palesemente insensate, allora tanto vale rimanere col vecchio sistema... Anche prima si annullava quando l'argomentazione era insensata. A me le osservazioni di Lord of Wrath sembrano giuste; perché questo sistema abbia senso bisogna che il concetto di enciclopedicità sia ben assodato almeno tra gli ammin. Se l'atleta rientrava nei criteri si sarebbe probabilmente dovuto tenere, e se per il vescovo non si sono portate fonti terze e attendibili si sarebbe probabilmente dovuto cancellare, anche se la maggioranza si era espressa diversamente --Bultro (m) 20:06, 9 lug 2011 (CEST)
Allora a te come a LoW sfugge che il "concetto di enciclopedicità" non è scolpito nella pietra e che i criteri relativi sono sufficienti e non necessari. Il sysop non ha alcun potere di stabilire cosa debba stare o non stare nell'enciclopedia, perché se così fosse basterebbe il C4 motu proprio. Il pregio di questa pdc è che ha ridotto di un buon 50% le votazioni, che prima dovevamo sorbirci inevitabilmente quando qualcuno contrario alla cancellazione che sapesse scrivere tre parole di senso compiuto arrivava ad aprirle. Ora la fase consensuale rende molto spesso possibile capire prima dove sta il consenso, ma questo deve essere palese, altrimenti scadiamo nell'arbitrio di un utente che si trasforma da operatore di sistema in giudice dei contenuti, e non mi pare che questa fosse l'idea di Jimbo. Poi ciascuno è libero di interpretare regole e pilastri come crede, ma allora farebbe bene a cimentarsi in certi frangenti, almeno per vedere l'effetto che fa... Poi forse non mi sono spiegato bene: non ho scritto che è questione di numeri, ma di sostanza e numeri; se ad argomentazioni sensate si oppone una caterva di "per me ci sta/non ci sta", è chiaro che il consenso sta dalla parte delle argomentazioni sensate, ma io ho scritto che se con argomentazioni sensate contrapposte i più ne sottoscrivono una piuttosto che l'altra, la questione è anche numerica.--Kōjiparla con me00:47, 10 lug 2011 (CEST)
Alcune cose sono scolpite nella pietra o dovrebbero esserlo, come appunto la sufficienza dei criteri e in assenza di questi la necessità di poter verificare l'enciclopedicità nella voce (WP:E lo dice). Altrimenti non c'è un gran pregio, se alla fine si tratta del numero di mantenere e cancellaresensate (ci mancherebbe che non fossero neanche sensate), sono anche queste votazioni.
La differenza è che devo scrivere due paroline, praticamente ripetendo quello che hanno già detto gli altri con parole diverse, basta che siano sensate? Diventa un esercizio di retorica, l'obbligo di motivazione venne abolito dalle votazioni sugli utenti proprio per questo--Bultro (m) 12:59, 10 lug 2011 (CEST)
Qualche statistica
La sperimentazione è tuttora in corso ma ho verificato in che misura sta cambiando gli esiti delle PDC. A tale scopo, ho confrontato l'intero mese di giugno 2011 con l'analogo mese del 2010. Volutamente ho trascurato le PDC di maggio, primo mese di sperimentazione, in cui probabilmente molti utenti dovevano ancora metabolizzare le nuove regole. Questi i dati (tra parentesi compaiono quelli del 2010):
^Incluse le voci unite senza redirect o trasferite ad altro progetto.
^Incluse le voci ricreate dopo essere state cancellate.
Queste le mie osservazioni a partire dai crudi numeri:
Il totale delle PDC aperte è sensibilmente diminuito rispetto al 2010. Solo apparentemente ciò avvalorerebbe la tesi secondo cui le nuove regole sono troppo complicate tanto da scoraggiare gli utenti ad aprire le PDC. Per mostrare che questa tesi non sta in piedi basta infatti osservare che la diminuzione delle PDC era in atto da tempo: ad esempio, ad aprile 2011 (ultimo mese con la vecchie regole) le PDC sono state appena 393.
Il rapporto tra pagine cancellate e mantenute è rimasto sostanzialmente stabile, segno che le nuove regole possono forse contribuire a prendere decisioni più ponderate ma non si rivelano un vantaggio né per i "mantenitori" né per i "cancellazionisti".
La percentuale di procedure decise in semplificata è pure rimasta stabile: probabilmente, richiedere motivazioni di apertura "fondate" anziché "non infondate" non ha sortito troppi effetti e non ha permesso (come si auspicava) di ridurre le richieste pretestuose di mantenimento delle voci.
Le votazioni si sono drasticamente ridotte, passando dal 24,1% al 2,7%. Ciò significa che nel 90% delle volte la comunità riesce a scegliere applicando il metodo del consenso. L'assenza (AFAIK) di polemiche sul "dispotismo" degli admin che si occupano di valutare le discussioni e chiudere le PDC mi fa ritenere che l'applicazione del metodo del consenso - che, ricordo, è un pilastro di Wikipedia - si è allargata tantissimo.
Anche trascurando che le consensuali possono concludersi senza attendere la fine dei 7 giorni, il numero di PDC decise in modalità consensuale prorogata o mediante votazione è pari al 6,8% del totale. In valori assoluti, esse ammontano a 26 PDC, circa una al giorno.
Ottimo lavoro, grazie Nicolabel, anche se questi dati mi dicono cose che più o meno sapevo già, avendo chiuso molte pdc in questi mesi. Mi fa piacere vedere che la nuova procedura funziona ed ha raggiunto evidentemente il suo scopo primario, ossia ridurre le votazioni; in secondo luogo, contrariamente a quanto ho letto in alcuni post in ML, le proroghe sono state decisamente poche, dato che oltre l'80% delle consensuali si è chiuso nei primi sette giorni di discussione, e anche quel 2,7% di votazioni, che rapportato alle sole consensuali è pari a un misero 12,8%, mi pare smentire le voci di votazioni troppo facili-è tutto come prima-riforma inutile-ecc. ecc. In realtà le votazioni stanno avendo luogo solo quando effettivamente non emerge un consenso chiaro dalle discussioni.--Kōjiparla con me00:08, 11 lug 2011 (CEST)
Anzitutto grazie a Nicolabel per la sintesi. Anche io, per conto mio, sto mantenendo una statistica/confronto per valutare l'effetto della nuova procedura sulle PdC, anche se con un approccio leggermente diverso, ma mi conforta vedere che sostanzialmente i dati, sia pure aggregati in modo diverso, indicano di fatto le stesse cose, ossia:
la nuova procedura mantiene sostanzialmente l'equilibrio (non avvantaggia né i cosiddetti "cancellazionisti" né i cosiddetti "conservatoristi"), segno che, come deve essere, il processo è neutrale rispetto alla discussione. Il fatto che la percentuale di voci cancellate vs. mantenute sia rimasta sostanzialmente invariata è IMO uno dei risultati più importanti (mi sarei preoccupato se questo dato fosse cambiato in modo drastico o macroscopico).
il drastico calo del ricorso alle votazioni conferma a) che la comunità (era) è ampiamente pronta per decidere per consenso, aspetto che all'inizio della sperimentazione era uno su cui si addensavano le maggiori perplessità; b) che anche in casi molto controversi con una proroga tutto sommato minima della discussione alla fine si arriva quasi sempre a trovare un punto di sintesi; c) che non si è manifestata nessuna "tirannia degli admin"
C'è ancora un aspetto che IMO è ancora presto per valutare, anche se la prima sensazione è positiva, ossia che "chiamate alle armi" o "risveglio degli zombi" sembrano essere spariti quasi del tutto o, dove accennati, non avere l'effetto macroscopico che potevano avere prima (altro motivo per cui si è arrivati alla sperimentazione del nuovo processo). Tuttavia, su questo fronte la casistica è ancora troppo scarsa per poter andare oltre una semplice "sensazione" che potrebbe essere anche del tutto soggettiva. Francamente però questi primi due mesi sembrano dare indicazioni molto positive. ASpettiamo però che il tutto si consolidi nel tempo prima di trarre delle conclusioni effettive. --L736El'adminalcolico10:27, 11 lug 2011 (CEST)
Riguardo a quest'ultimo punto mi pare che ci siano stati finora due (o tre) casi di chiamate esterne che in passato si sarebbero potuti risolvere solo con l'annullamento della pdc (vedere il caso limite: annullamento della procedura, blocco di un utente e cancellazione di una pagina utente, oltre al dileggio di wp su forum vari). Il caso in cui il sistema ha retto peggio (sarebbe il caso di dire "meno bene") è questo, in cui in ogni caso il tentativo di alterazione del consenso non ha avuto successo, nonostante sia riuscito a creare un bel po' di confusione. È vero che non c'è ancora una casistica estesa, ma i "dati preliminari" promettono bene. RupertSciamennaqual è il problema?11:08, 11 lug 2011 (CEST)