Disabilità visiva
La disabilità visiva, nota anche come disturbo della vista o perdita della vista, rappresenta la riduzione della vista a un livello tale non essere risolvibile con mezzi abituali, come gli occhiali da vista.[1][2] La perdita della vista è spesso definita come un'acuità visiva peggiore di 20/40 o 20/60.[3] Il termine cecità viene utilizzato per indicare la perdita totale (o quasi) della vista.[3] La disabilità visiva può causare difficoltà nelle normali attività quotidiane come guidare, leggere, socializzare e camminare.[2] Le cause più comuni di disabilità visiva a livello globale sono gli errori di rifrazione non corretti (43%), la cataratta (33%) e il glaucoma (2%).[4] Gli errori di rifrazione comprendono la miopia, l'ipermetropia, la presbiopia e l'astigmatismo.[4] La cataratta è la causa più comune di cecità.[4] Altri disturbi che possono causare problemi alla vista includono la degenerazione maculare legata all'età, la retinopatia diabetica, l'opacizzazione della cornea, la cecità infantile e una serie di infezioni.[5] La disabilità visiva può anche essere causata da problemi al cervello dovuti, tra gli altri, a ictus, parto prematuro o traumi.[6] Questi casi sono noti come deficit visivo corticale.[6] Lo screening per problemi di vista nei bambini può migliorare la vista a lungo termine e i risultati scolastici.[7] Il beneficio dello screening degli adulti asintomatici è incerto.[8] La diagnosi avviene tramite una visita oculistica .[2] L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che l'80% dei disturbi visivi sia prevenibile o curabile.[4] Questo vale anche per la cataratta, le infezioni dell cecità fluviale e del tracoma, il glaucoma, la retinopatia diabetica, i difetti di rifrazione non corretti e alcuni casi di cecità infantile.[9] Molte persone con disabilità visive significative traggono beneficio dalla riabilitazione visiva, dai cambiamenti nella loro quotidianità e dai dispositivi di assistenza.[2] Nel 2015 si sono registrati 940 milioni di casi di perdita della vista,[10] 246 milioni di ipovisione e 39 milioni di cecità.[4] La maggior parte delle persone con problemi di vista vive nei paesi in via di sviluppo e ha più di 50 anni.[4] Le disabilità visive hanno ripercussioni economiche considerevoli, sia per il costo dei trattamenti, sia a causa della riduzione della capacità lavorativa.[11] Note
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