Dipsacus fullonum
Lo scardaccione selvatico o cardo dei lanaioli (Dipsacus fullonum ) è una pianta erbacea della famiglia delle Caprifoliacee[1]. L'infiorescenza è di forma cilindrica, misura fino a 10 cm di lunghezza e ha fiori porpora che si seccano riducendosi a brattee scariose. DescrizioneIl nome del genere deriva dalle foglie raccolte a formare una coppa alla base del fusto. L'acqua piovana può venir raccolta da questa struttura e ridurre il rischio della risalita sul fusto di afidi. Un recente esperimento ha evidenziato una maggior crescita se in questa coppa vengono aggiunti insetti morti: si tratterebbe di una parziale forma di pianta carnivora[2]. Le foglie sono lanceolate, lunghe 20–40 cm e larghe 3–6 cm, con delle piccole spine sul lato inferiore. La pianta è facilmente identificabile dai robusti fusto e foglie e dall'infiorescenza porpora. I primi fiori a sbocciare sono quelli a metà dell'infiorescenza, la fioritura poi si sposta verso i due estremi lasciando due sottili fasce di fiori aperti. Le parti dure si seccano e formano piccoli semi di 4–6 mm, maturi verso metà autunno. EcologiaI semi sono un'importante risorsa invernale per molti uccelli invernali, spesso sono coltivati a scopo ornamentale e per attirare avifauna.[3] Distribuzione e habitatLa specie è originaria di Eurasia e Nord Africa[1], ma è stata introdotta in America, Australia e Nuova Zelanda, risultando spesso infestante. UsiLo scardaccione selvatico era molto utilizzato nell'industria tessile per pulire e cardare la lana[4]. A volte è utilizzato come pianta ornamentale, anche come pianta secca. Galleria d'immagini
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