DiprotodonIl diprotodonte (gen. Diprotodon) era un mammifero marsupiale, imparentato con i vombati, vissuto nel Pleistocene in Australia. Il più grande marsupiale mai esistitoQuesto grande animale, che raggiungeva i 3 metri di lunghezza, fu il più grande mammifero marsupiale mai esistito. Il diprotodonte faceva parte della cosiddetta megafauna australiana, quel complesso di grandi vertebrati pleistocenici che abitavano il continente – isola fino a circa 40.000 anni fa, lasciando solo pochi superstiti attuali (tra cui i canguri). Secondo molti studiosi, la causa di questa misteriosa estinzione può essere riconducibile all'uomo, che raggiunse l'Australia qualche migliaio di anni prima e, trovatosi di fronte a una fauna non abituata a predatori tanto attivi, iniziò a sterminare sistematicamente le varie specie tramite una caccia eccessiva, similmente a quanto accaduto in Nuova Zelanda con i Moa[1]. Un vombato grande come un rinoceronteIl diprotodonte può essere paragonato, come forma e dimensioni, agli odierni rinoceronti, anche se le abitudini di vita di questo gigante erano probabilmente più simili a quelle degli ippopotami. Nel giacimento di Callabonna, costituito da un lago fossile, sono stati rinvenuti numerosissimi resti di questo animale. Il corpo era decisamente voluminoso, sorretto da zampe massicce e fornite di zoccoli. Il cranio è decisamente particolare: il profilo elevato è dato dal fatto che le ossa nasali sono estremamente sviluppate, quasi ci fosse un “corno” o una "proboscide". La dentatura, invece, richiama da vicino quella dei roditori, con lunghissimi incisivi per tagliare il fogliame. Esistono varie specie di diprotodonte, la più grande e nota delle quali è D. australis. All'origine di un mito?È possibile che all'origine del mito del bunyip, spirito lacustre della mitologia aborigena, ci siano i ricordi degli uomini che per primi si trovarono di fronte a queste straordinarie creature. Le tradizioni orali potrebbero aver tramandato gli incontri avvenuti migliaia di anni fa tra i primi abitanti dell'Australia e gli ultimi Diprotodon. NoteBibliografia
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