Diocesi di Tamalluma
La diocesi di Tamalluma (in latino Dioecesis Tamallumensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaTamalluma, identificabile con l'oasi di Telmin nell'odierna Tunisia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Bizacena. A questa diocesi africana è attribuibile con certezza un solo vescovo, Habetdeum, episcopus Tamallumensis, il cui nome figura al 55º posto nella lista dei vescovi della Bizacena convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Habetdeum, come tutti gli altri vescovi cattolici africani, fu condannato all'esilio.[1] A questa sede viene attribuito anche il vescovo ariano Antonio,[2] che costrinse Habetdeum ad essere ribattezzato nella fede ariana. Tuttavia le fonti coeve non indicano mai la sede di appartenenza di questo vescovo.[3] Alla conferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana, presero parte due vescovi indicati come Tamallensis, il cattolico Gregorio e il donatista Lucio. Poiché Tamallensis è una sede sconosciuta, gli autori correggono il termine o in Tamallulensis, diocesi della Mauritania Sitifense, o in Tamallumensis, ossia la diocesi di Tamalluna in Bizacena. I due vescvi potrebbero appartenere ad una delle due diocesi.[4] Dal 1933 Tamalluma è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 31 ottobre 2018 il vescovo titolare è Method Kilaini, già vescovo ausiliare di Bukoba. CronotassiVescoviVescovi titolari
NoteBibliografia
Collegamenti esterni
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