La diocesi di Pitane (in latino Dioecesis Pitanaea) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
Pitane, identificabile con Çandarli nel distretto di Dikili in Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Asia nella diocesi civile omonima. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Efeso.
La diocesi è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli fino al XII secolo.[1]
Sono sei i vescovi conosciuti di questa antica diocesi. Espero prese parte al concilio di Calcedonia nel 451; per suo tramite, il metropolita Stefano sottoscrisse la definizione di fede calcedonese per i vescovi suoi suffraganei assenti.[2] Apollo partecipò al sinodo indetto a Costantinopoli dal patriarca Gennadio I nel 458/459 circa contro i simoniaci,[3] mentre Epifanio prese parte a quello indetto nel 536 dal patriarca Mena.[4] Pardo assistette al secondo concilio di Nicea nel 787.[5] La sigillografia ha restituito il nome del vescovo Leone, vissuto tra X e XI secolo.[6] Teofilatto infine partecipò al sinodo celebrato ad Efeso nel 1167.[7]
Dal 1933 Pitane è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 7 giugno 1966. Il suo ultimo titolare è stato John Jobst, vicario apostolico di Kimberley in Australia Occidentale dal 1959 al 1966.
Cronotassi
Vescovi greci
- Espero † (menzionato nel 451)
- Apollo ? † (menzionato nel 458/459)
- Epifanio † (menzionato nel 536)
- Pardo † (menzionato nel 787)
- Leone † (X-XI secolo)
- Teofilatto † (menzionato nel 1167)[8]
Vescovi titolari
- Carlos de Sá Fragoso † (10 aprile 1937 - 28 agosto 1948 deceduto)
- Emmanuel Boleslaus Ledvina † (15 marzo 1949 - 15 dicembre 1952 deceduto)
- Coleman Francis Carroll † (25 agosto 1953 - 13 agosto 1958 nominato vescovo di Miami)
- John Jobst, S.A.C. † (13 gennaio 1959 - 7 giugno 1966 nominato vescovo di Broome)
Note
- ^ Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 509, voce Pitanè.
- ^ Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 565.
- ^ Nelle liste dei partecipanti a questo sinodo riportate da Mansi, appare anche il nome di Apollo di Pitane; in base a questa fonte, Apollo è ammesso nella cronotassi da Pascal Culerrier; invece nella sua prosopografia, Sylvain Destephen esclude che Apollo sia stato vescovo di Pitane, fondandosi sull'edizione critica degli atti del sinodo, pubblicata da Eduard Schwartz (Publizistische Sammlungen zum acacianischen Streit, München, 1934, pp. 176-177), che assegna Apollo ad un'altra diocesi.
- ^ Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 267.
- ^ Jean Darrouzès, Listes épiscopales du concile de Nicée (787), in Revue des études byzantines, 33 (1975), p. 28.
- ^ (DE) Leon, Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, ed. online, nº 24577.
- ^ Vizantijskij Vremennik 11 (1904), p. 477.
- ^ (EN) Theophylaktos, bishop of Pitane, Prosopography of the Byzantine World, edizione 2016 online.
Bibliografia
- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo I, coll. 705-706
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Graz, 1957, p. 444
- (FR) Pascal Culerrier, Les évêchés suffragants d'Éphèse aux 5e-13e siècles, in Revue des études byzantines, tome 45, 1987, p. 158
- (FR) Sylvain Destephen, Prosopographie chrétienne du Bas-Empire 3. Prosopographie du diocèse d'Asie (325-641), Paris, 2008
Collegamenti esterni
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