Diocesi di Jabruda

Jabruda
Sede vescovile titolare
Dioecesis Iabrudensis
Patriarcato di Antiochia
Sede titolare di Jabruda
Mappa della diocesi civile d'Oriente (V secolo)
Vescovo titolaresede vacante
IstituitaXX secolo
StatoSiria
Diocesi soppressa di Jabruda
Suffraganea diDamasco
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Jabruda (in latino Dioecesis Iabrudensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Jabruda, corrispondente alla città di Yabrud nell'odierna Siria, è un'antica sede vescovile della provincia romana di Fenicia Seconda nella diocesi civile d'Oriente. Faceva parte del patriarcato di Antiochia ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Damasco, come attestato da una Notitia episcopatuum del VI secolo.[1]

Sono tre i vescovi attribuiti a questa diocesi: Eusebio, che fu rappresentato dal proprio metropolita Teodoro al concilio di Calcedonia del 451 e che sottoscrisse nel 458 la lettera dei vescovi della Fenicia Seconda all'imperatore Leone dopo la morte di Proterio di Alessandria[2]; Tommaso, che venne deposto nel 518 perché sostenitore del partito monofisita appoggiato dal patriarca Severo di Antiochia; e Elia, menzionato da Giovanni Damasceno.

Dal XX secolo Jabruda è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 17 maggio 1956.

Cronotassi

Vescovi greci

Vescovi titolari

Note

  1. ^ (FR) Siméon Vailhé, La "Notitia episcopatuum" d'Antioche du patriarche Anastase, VI siècle, Echos d'Orient X, 1907, pp. 144-145. (DE) Ernest Honigmann, Studien zur Notitia Antiochena, Byzantinische Zeitschrift, nº 25, 1925, pp. 73-75.
  2. ^ Per questa seconda indicazione: Siméon Vailhé, v. 1. Abida, in Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. I, Paris, 1909, col. 119.

Bibliografia

Collegamenti esterni

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