Diocesi di Eritro
La diocesi di Eritro (in latino: Dioecesis Erythritana) è una sede soppressa del patriarcato di Alessandria e una sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaEritro, identificabile con Uaili-Et-Trun nell'odierna Libia, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Libia Pentapolitana (Cirenaica), sottomessa al patriarcato di Alessandria. Il primo vescovo noto di Eritro è stato Orione, documentato nel 365/366 in concomitanza con la consacrazione di Siderio come vescovo di Tolemaide; Orione, forse perché molto anziano, fu accusato di essere troppo debole nei confronti degli ariani.[1] Nella Lettera festale del 402 Teofilo di Alessandria ricorda i vescovi deceduti l'anno precedente e coloro che ne hanno preso il posto; tra questi Paolo di Eritro succeduto al defunto Sabbazio.[2] Paolo prese parte al concilio celebrato nei pressi di Calcedonia, nella proprietà imperiale chiamata ad Quercum, nel mese di settembre del 403, dove fu condannato Giovanni Crisostomo; è ancora documentato nel mese di gennaio del 412, quando entrò in conflitto con Dioscoro di Darni per questioni di giurisdizione su alcune proprietà al confine fra le due diocesi; il conflitto fu risolto grazie all'intervento di Sinesio di Cirene, vescovo di Tolemaide.[3] Gli ultimi due vescovi noti di Eritro sono Gemellino e Teofilo che presero parte rispettivamente al concilio di Efeso nel 449 e al concilio di Calcedonia nel 451.[4] Dal 1933 Eritro è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 22 gennaio 1969. Cronotassi dei vescovi
Cronotassi dei vescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
|