La diocesi era conosciuta anche con il nome di diocesi di Saint-Lizier de Couserans. Il Couserans è una regione storica della Francia, che oggi corrisponde alla parte occidentale del dipartimento dell'Ariège.
Sede vescovile era la città di Saint-Lizier nell'attuale dipartimento dell'Ariège, dove funsero da cattedrali la chiesa di San Licerio e quella di Nostra Signora (Notre-Dame de la Sède).
Nel 1708 comprendeva 70 parrocchie, scese a 63 nel 1752. Esse erano suddivise in quattro regioni tradizionali: Rivière, Séronnais, Couserans e Castillonais. Il territorio era per lo più montagnoso, costituito da alcune vallate, indipendenti fra loro e a volte di difficile accesso, nei Pirenei centrali.
Storia
Incerte sono le origini della diocesi. La più antica menzione risale a Gregorio di Tours che in un suo scritto parla di un oratorio costruito sulla tomba del santo vescovo Valerio; non esiste una Vita di questo santo ed è difficile stabilire in quale epoca sia vissuto. Si suole attribuire questo Valerio al V secolo.
Uniche fonti certe sono le liste dei vescovi firmatari dei vari sinodi provinciali o nazionali. Storicamente documentati perciò sono i vescovi: Glicerio o Licerio presente al concilio di Agde nel 506 e che diede il nome alla città di Saint-Lizier; Teodoro, presente al concilio di Orléans del 549 e a quello di Eauze del 551, e al quale si deve la scoperta della tomba di san Valerio; Giovanni, che assistette al sinodo di Parigi del 614; Sesemundo o Mauroleno, presente a Bordeaux nel 673/675[1]; Francolino menzionato nel falso sinodo di Narbona (circa 787); e Wainardo, menzionato in una lettera di papa Giovanni VIII dell'879. Altri vescovi tramandati dalla tradizione e riportati da Gallia Christiana non sembrano avere fondamenti storici.
Il Medioevo vide la lotta tra i vescovi di Saint-Lizier, che esercitavano un certo potere temporale sulla città ed alcune località vicine, e i conti di Comminges, desiderosi di impossessarsi di Saint-Lizier. Fu anche combattuta un'estenuante guerra, durante la quale la città fu saccheggiata e i vescovi fatti prigionieri o scacciati dalla loro sede. La questione fu finalmente risolta nel 1230, quando fu deciso che il vescovo restasse signore di Saint-Lizier, pur cedendo alcuni diritti feudali al conte.
Si deve al vescovo Jourdain la consacrazione della cattedrale nel 1117. La lotta secolare dei due poteri, spirituale e temporale, spiegano il motivo per cui alcune chiese della diocesi risultino fortificate, come l'ospedale di Salau o la chiesa parrocchiale di Sentein.
Con gli inizi del XIV secolo si fece sentire sempre più profondamente la protezione della Santa Sede sulla diocesi di Couserans, che si manifestò in modo particolare con il diritto di conferma dei vescovi (il primo sembra sia stato Arnaud Fredet) e con l'introduzione della fiscalità pontificia.
Una lettera di papa Innocenzo VI del 26 novembre 1358 descrive lo stato lamentevole in cui versa la diocesi, che riguarda sia gli edifici religiosi, che la celebrazione del culto e la moralità del clero: per questo il pontefice ordina un'immediata riforma, che fu intrapresa grazie agli ordini religiosi, in particolare i Domenicani.
Durante le guerre di religione che colpirono la Francia nel XVI secolo, il Couserans subì pesanti attacchi e devastazioni: molti preti e religiosi furono massacrati, villaggi interi si svuotarono per la fuga della popolazione in Spagna. Tutto questo impoverì ulteriormente la mensa episcopale, tra le più scarse di tutto il regno.
Bernard de Marmiesse † (19 ottobre 1654 - 22 gennaio 1680 deceduto)
Gabriel de Saint-Estève † (15 luglio 1680 - 24 dicembre 1707 deceduto)
Isaac-Jacques de Verthamont † (26 marzo 1708 - ottobre 1725 deceduto)
Jean-François de Machéco de Bremeux † (9 dicembre 1726 - aprile 1752 deceduto)
Joseph de Saint-André de Marnays de Vercel † (25 settembre 1752 - 28 settembre 1779 deceduto)
Dominique de Lastic † (13 dicembre 1779 - 3 marzo 1795 deceduto)
Sede vacante (1795-1801)
Sede soppressa
Note
^Al sinodo di Bordeaux erano presenti questi due vescovi con la qualifica: Coseranis urbis episcopus. È probabile che uno fosse vescovo di Couserans, l'altro di Comminges.
^Fu nominato vescovo di Castres, ma la traslazione non ebbe effetto e il 17 ottobre dello stesso anno fu nominato arcivescovo di Bourges