Durante il concilio di Efeso del 449 fu questione del vescovo Timoteo, imposto da Domno di Antiochia sulla cattedra di Arca, contro il diritto canonico dell'epoca. Lo stesso Timoteo, menzionato come "vescovo palestinese", è ancora presente in alcuni sinodi permanenti di Costantinopoli di novembre 448 e aprile 449 che trattarono dell'ortodossia del monaco Eutiche.[2][3]
^Secondo Eubel, vol. 7, p. 86, succedette a Melchor Serrano Lázaro, che Catholic Hierarchy inserisce tra i vescovi titolari di Arca di Armenia.
^Eubel, vol. 8, p. 117, succeduto a Józef Krystofowicz.
^Fino all'Annuario Pontificio 1870 (cfr. p. 236), il vescovo Crespo y Bautista è menzionato come titolare di Archis (Arcensis) di Fenicia; nell'Annuario Pontificio 1872 (p. 201) risulta essere invece titolare di Archis di Pisidia (Arcensis in Pisidia).
^Nell'Annuario Pontificio del 1886 il vescovo Le Berre è menzionato come titolare della sede Arcensis in Pisidia. Mentre nell'Annuario Pontificio 1888 (p. 274) è menzionato come titolare di Arca di Armenia. Catholic Hierarchy lo inserisce tuttavia tra i titolari di Arca di Fenicia.
^Eubel, vol. 8, p. 117, succeduto a Pierre-Marie Le Berre.