Diocesi di Acheloo

Acheloo
Sede vescovile titolare
Dioecesis Acheloius
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Acheloo
Mappa della diocesi civile di Macedonia (V secolo)
Vescovo titolaresede vacante
Istituita1933
StatoGrecia
Diocesi soppressa di Acheloo
Suffraganea diNicopoli, poi di Naupacto
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Acheloo (in latino Dioecesis Acheloius) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia

Acheloo, forse identificabile con Angelocastro sul fiume Aspropotamo in Grecia,[1] è un'antica sede vescovile della provincia romana dell'Epirus Vetus nella diocesi civile di Macedonia. Come tutte le sedi episcopali della prefettura dell'Illirico, fino a metà circa dell'VIII secolo la diocesi di Acheloo era parte del patriarcato di Roma; in seguito fu sottoposta al patriarcato di Costantinopoli.

Nessun vescovo è conosciuto dalle fonti antiche nel primo millennio cristiano.[2] La diocesi sembra essere piuttosto tardiva. Inizialmente suffraganea dell'arcidiocesi di Nicopoli, all'inizio del X secolo la sede Acheloi è menzionata tra le diocesi suffraganee di Naupacto nella Notitia Episcopatuum attribuita all'imperatore Leone VI.[3]

Dal 1933 Acheloo è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 17 aprile 1981.

Cronotassi dei vescovi titolari

Note

  1. ^ (DE) Peter Soustal, Tabula Imperii Byzantini, band III, Nikopolis und Kephallenia, Wien, 1981, p. 101.
  2. ^ Arabantinos, citato da Pétridès, riporta il nome del vescovo Gioacchino (nel 533), ma senza indicazione della fonte.
  3. ^ (ELFR) Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes Archiviato il 2 novembre 2021 in Internet Archive., Paris, 1981, p. 284, nº 578. Anche Le Quien, op. cit., coll. 197-198 (linea 9 di Naupacto).

Bibliografia

Collegamenti esterni

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